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Alluvione del 66'

Aperto da Thomyorke, Ven 23 Agosto, 2013, 15:42:32

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Solandro

i pochi ricordi che ha mio papà sono che qui a Ossana caddero più di 1 metro di neve...  80 cm in una notte.
Poi però ha piovuto... e sono successi un po' di danni..

Mi piacerebbe sapere se in Tonale fu sempre neve;
altri dettagli non si ricorda purtroppo..dovrei chiedere a qualcuno più anziano

brunzy

Citazione di: preda il Ven 23 Agosto, 2013, 18:34:41
Predazzo 376 mm alcuni morti in paese... :(
Un solo morto a Predazzo.

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Thomyorke

Citazione di: Solandro il Sab 24 Agosto, 2013, 12:42:53
i pochi ricordi che ha mio papà sono che qui a Ossana caddero più di 1 metro di neve...  80 cm in una notte.
Poi però ha piovuto... e sono successi un po' di danni..

Mi piacerebbe sapere se in Tonale fu sempre neve;
altri dettagli non si ricorda purtroppo..dovrei chiedere a qualcuno più anziano

lo sapevo!!lo sapevo!!!!!!!
1 metro a 900 mt durante una alluvione...pazzesco, incredibile!
Secondo me è nevicato anche in val di non, d'altra parte con quella configurazione mi stupirei del contrario.
In tonale fu neve al 100% per tutto l'evento, carte alla mano. ;)
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Heinrich

A Bolzano fu l'Isarco che nel '66 diede preoccupazioni.
Il Rienza, torrente affluente dell'Isarco che nasce a Sesto Pusteria e fa 90km fra V.Pusteria e V.Isarco, provocò enormi danni a Bressanone, l'unica città dell'A.Adige che veramente subì danni diretti dalla perturbazione del novembre '66.
Numerose colate detritiche ostruirono villaggi e paesi sui versanti, mentre a Brixen il Rienza portò con sé una vasta colata di fango che all'alba del terzo giorno investì Varna e parte del centro del paese. Da lì gli argini furono modificati.

L'Isarco ingrossatosi ancor più coll'apporto del Rienza scende a Bolzano con gran velocità e all'altezza del casello di Bz Nord si portò via un ponte in ferro e legno che una volta c'era e non è stato più ricostruito.

A Bolzano dei 5 ponti dell'epoca 4 furono chiusi per sicurezza: i detriti si accatastavano sulle balaustre e in alcuni casi (p.te Roma e p.te Resia, proprio sopra l'Isarco) l'acqua superò le arcate.

AltoGardameteo

Da quanto so qui non fece niente di davvero eccezionale, ma cmq notevole: il 3 novembre caddero 80-90 mm, più un'altra cinquantina fra il 4 ed il 5.

yakopuz

L'alluvuione del 66 fu soprattutto Trentino Est e Bellunese e Friuli e poi Toscana. Trentino ovest e AA relativamente pochi mm. Da qualche parte avevo visto una mappa con epicentro sui 500 mm tra Trento e Belluno.

Fa impressione la quantita impressionante di pioggia che prese il Lagorai. Una configurazione insolita  che fece andare in piena l'Avisio abiutato a piogge più leggere.

Poi bisogna dire che la gestione della diga di Stramentizzo fu pessima. Per paura di un possibile cedimento della diga perche si stava riattivando una vecchia frana aprirono le paratie proprio in concomintanza della portata massima dell'Avviso.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Alessandro de Costa

Citazione di: yakopuz il Dom 25 Agosto, 2013, 00:57:09
Poi bisogna dire che la gestione della diga di Stramentizzo fu pessima. Per paura di un possibile cedimento della diga perche si stava riattivando una vecchia frana aprirono le paratie proprio in concomintanza della portata massima dell'Avviso.
Probabilmente adesso con le previsioni meteo più affidabili e un po' di esperienza in più sul controllo delle dighe si avrebbero piene minori, negli ultimi anni in previsione di importanti precipitazioni si scaricano i bacini in tempo utile per avere del posto nel momento di massima piena dei fiumi principali, nel 66 i gestori dei grossi impianti finche il bacino non era pieno non scaricavano per non perdere acqua turbinabile.

Thomyorke

Citazione di: yakopuz il Dom 25 Agosto, 2013, 00:57:09
L'alluvuione del 66 fu soprattutto Trentino Est e Bellunese e Friuli e poi Toscana. Trentino ovest e AA relativamente pochi mm. Da qualche parte avevo visto una mappa con epicentro sui 500 mm tra Trento e Belluno.

Fa impressione la quantita impressionante di pioggia che prese il Lagorai. Una configurazione insolita  che fece andare in piena l'Avisio abiutato a piogge più leggere.

Poi bisogna dire che la gestione della diga di Stramentizzo fu pessima. Per paura di un possibile cedimento della diga perche si stava riattivando una vecchia frana aprirono le paratie proprio in concomintanza della portata massima dell'Avviso.

Io credo poi che il limite della neve molto basso nell'ovest del trentino abbia giovato non poco! (1 m di neve ad ossana...)
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Giacomo da Centa

Citazione di: Thomyorke il Dom 25 Agosto, 2013, 08:40:30
Citazione di: yakopuz il Dom 25 Agosto, 2013, 00:57:09
L'alluvuione del 66 fu soprattutto Trentino Est e Bellunese e Friuli e poi Toscana. Trentino ovest e AA relativamente pochi mm. Da qualche parte avevo visto una mappa con epicentro sui 500 mm tra Trento e Belluno.

Fa impressione la quantita impressionante di pioggia che prese il Lagorai. Una configurazione insolita  che fece andare in piena l'Avisio abiutato a piogge più leggere.

Poi bisogna dire che la gestione della diga di Stramentizzo fu pessima. Per paura di un possibile cedimento della diga perche si stava riattivando una vecchia frana aprirono le paratie proprio in concomintanza della portata massima dell'Avviso.

Io credo poi che il limite della neve molto basso nell'ovest del trentino abbia giovato non poco! (1 m di neve ad ossana...)

Sì però attenzione: l'ingegner Menna "salvò" trento perchè porto il livello di Santa Giustina sopra il livello di collaudo, evitando all'Adige il contributo del Noce, che da quel che ho sempre letto sarebbe comunque stato importante ed avrebbe notevolmente aggravato la situazione.
Peraltro oltre alle piogge e alla scaldata dell'evento, l'alluvione cadde al termine di un lungo periodo di notevoli precipitazioni: il terreno e i fiumi erano già ricchi d'acqua prima del 4 novembre.