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Nowcasting 18 - 24 settembre 2017

Aperto da Lorenz1982, Lun 18 Settembre, 2017, 07:55:55

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MrPippoTN

#45
Citazione di: stefanocucco83 il Mer 20 Settembre, 2017, 15:48:50
Scusate, ma anch'io sono di quelli che credono che il Garda abbia una bella influenza, non solo sulle coste....addirittura è una roba che ricordo che si studia in geografia alle scuole medie...mi ricordo il mio prof che parlava di microclimi in Italia ed uno era proprio quello del lago. Ma poi basta guardare la vegetazione! In valle dei laghi per esempio fin poco sotto Lagolo si trovano i lecci o gli ulivi! Il clima è fortemente influenzato dal lago...almeno per quanto riguarda le temperature. Sulle precipitazioni non saprei...

Stavamo parlando della neve sopra i 1700-1800 m attorno al Lago, non dell'influenza delle sue brezze all'altezza del suolo (o al limite fino a quote collinari), che come è noto esiste e interessa tutta la Valle dei Laghi fin quasi a Vezzano.

La domanda però è questa: dal punto di vista climatico, pensi che sopra i 1700 metri di quota ci sia qualche differenza attribuibile al Lago di Garda tra Monte Altissimo di Nago (a picco sul lago stesso) e Monte Zugna (che si trova alla stessa latitudine, ma situato un po'più ad est, dall'altra parte dell'Adige, a 10 km di distanza)? Perché è questo che si ipotizza. Io credo di no. Ma per me nemmeno a 50 km di distanza, a quelle quote, esistono differenze sostanziali (certo, questo vale se ci si sposta verso est o verso ovest, perché se ci si sposta verso nord o verso sud le cose cambiano, ma a prescindere dal lago).

Le eventuali differenze di quota neve tra le vette della fascia prealpina compresa tra Trento e Ala, da Storo a Borgo Valsugana, per me sono quasi esclusivamente dovute a ragioni orografiche, che determinano precipitazioni più o meno intense a seconda dell'esposizione dei monti all'afflusso di correnti.

In altre parole, simili differenze sarebbero visibili anche se prosciugassimo il Lago di Garda. In qualunque valle dell'Arco Alpino, infatti, a prescindere dalla presenza o meno di un grande lago, spesso si osserva una diversa quota neve a seconda dei versanti. Questo fenomeno è per l'appunto legato alle correnti, che a loro volta determinano per ogni singolo rilievo effetti locali di stau e venti di caduta sul versante opposto.

AltoGardameteo

#46
Citazione di: stefanocucco83 il Mer 20 Settembre, 2017, 15:48:50
Scusate, ma anch'io sono di quelli che credono che il Garda abbia una bella influenza, non solo sulle coste....addirittura è una roba che ricordo che si studia in geografia alle scuole medie...mi ricordo il mio prof che parlava di microclimi in Italia ed uno era proprio quello del lago. Ma poi basta guardare la vegetazione! In valle dei laghi per esempio fin poco sotto Lagolo si trovano i lecci o gli ulivi! Il clima è fortemente influenzato dal lago...almeno per quanto riguarda le temperature. Sulle precipitazioni non saprei...

Stefano, su quello che scrivevano i vecchi libri di geografia sui climi, si potrebbe fare una raccolta stile "i nuovi mostri"; erano spesso capitoli farciti di luoghi comuni e robe stile "paese d'o sole" ... se vuoi ti posto qualcosa ...

Inoltre, come dice bene Filippo, stavamo parlando della presunta influenza del lago a 1600-1800 mt, non direttamente al suolo.

Quanto alla vegetazione: come già scritto prima, negli anni scorsi abbiamo discusso già molto sul tema; ti dico solo che la coltivazione degli ulivi c'è da sempre anche nella bassa Vallagarina, dove il Garda non centra nulla.
Idem sui colli fra Verona e Vicenza.

Addirittura alcuni oliveti ci sono in zona Merano e Termeno, e non da 5 anni fà ...

Inoltre tieni conto che anche qui in passato ogni tot anni capitava l'invernata che dimezzava la popolazione di olivo, tantè che a Riva ed Arco è difficile trovare olivi più vecchi di 40-50 anni ... e non parliamo certo solo del 1985 ...

Per il resto della vegetazione, vi sono pochissime essenza che sono presenti solo nell'alto Garda e non anche in Val d'Adige; i Lecci sono presenti maggiormente qui per altri motivi che non il clima, dato che i Lecci hanno una resistenza al gelo fino a -17° e dunque non avrebbero problemi a vivere anche in molte zone della val d'Adige.


Ribadisco, l'unica vera differenza marcata rispetto ad altre zone attorno, sono le minime a cielo sereno nelle zone rivierasche dove la notte soffia il vento; ma al di fuori di quelle aree, le differenze sono minime, basta vedere le minime della zona di Peschiera o di Garda, oppure la differenza fra Riva/Arco e Torbole, in certe nottate invernali anche di 6°/7° !

Le eventuali differenze invece di quota neve etc, sono dovute al 95% per altri motivi, ovveri morfologici e di correnti; altrimenti, ripeto, mi dovete spiegare come mai spesso e volentieri mentre a Desenzano piove con +4°, a Riva nevica con 0° ... eppure si trovano entrambe sul lago ed alla stessa quota  ;)
Per non parlare poi della quota neve della zona di Storo, a volte anche di 300-400 mt più alta rispetto all'alto Garda in situazione di libeccio e scirocco.

Ciao  :)


AltoGardameteo

Nel frattempo mi stanno arrivando le prime foto d'epoca scannerizzate dall'archivio storico di Riva: guardate che bella e "d'atmosfera" questa vicino alla chiesa dell'Inviolata con la neve spalata; ad occhio sembrerebbe di inizio '900.



A breve dovrebbe arrivarmene anche una, bellissima, scattata dall'alto su Riva e la Busa dopo la nevicata del 13-15 gennaio 1926  :)

AltoGardameteo

Ancora qualche residuo spiffero di Föhnb qui, con +15.0° e 54%, DP +5.8°

Alla stazione di MeteoTN invece come al solito in queste situazioni post favoniche il vento ha già mollato, è infatti a +8.9°  :o

Giacomo da Centa

#49
Ho fatto la tesi di laurea sulle precipitazioni del Monte Baldo, sviscerando le distribuzioni in base a direzione e velocità correnti, situazione sinottica, etc, ma non mi sono occupato né della neve (se non in termini generali, troppo pochi dati storici in quota per discutere di qualcosa) né delle temperature.
Credo in ogni caso che quando si parla di Arco e Riva, vada ricordato più spesso di quel che si fa che...semplicemente sono località basse, oltre 100 m meno di Trento o di Mori ad esempio e quindi uno "step" di nevosità e di temperatura media sarebbe comunque normale.

Sulle peculiarità climatiche della Val dei Laghi so che sono stati fatti bei studi, a proposito forse Lorenzo Giovannini ci sa dire (era in realizzazione un Atlante Climatico del Trentino tempo fa, non mi pare sia uscito).
Al di là della presenza del lago resta certa la completa apertura verso sud della "Busa" e, appunto, la sua bassa quota. Sulle brezze notturne, potrebbero invece essere incrementate dal lago stesso (ad es. in inverno le acque più miti favoriscono un incremento del Pelèr da terraferma verso il largo, una "banale" brezza termica).

Inoltre: sul piano verticale l'effetto del lago è ovvio vada via via rapidamente riducendosi salendo di quota e avvicinandosi alla libera atmosfera; tuttavia a me restano dubbi su quale sia la quota media dello strato limite sul lago; servirebbero dati per stabilire se in certe occasioni, per esempio con vento da sud nei mesi freddi, la superficie più mite possa portare a maggiore instabilizzazione della colonna specie a fine "fiordo" dopo chilometri di "fetch" del vento incanalato sul lago, ma qui si parla davvero di micrometeorologia.
E servirebbero dei bilanci energetici per dirlo (quanta energia tiro fuori da n kmq di acqua che perde un decimo di grado di temperatura in tot ore durante un peggioramento autunnale o invernale? Cosa causa e dove va quell'energia estratta dall'acqua, immagazzinata nell'estate precedente? Sto esagerando volutamente, ma sono domande a cui sarebbe bello dare risposta). 
Un'altra domanda è pure questa: sulla scala orizzontale invece quanto è vasta l'influenza della massa d'acqua? Sul parametro dell'umidità l'influenza è di decine di chilometri in certi periodi dell'anno, dato che l'Ora umidifica (e raffredda) molte zone della val d'Adige.

Sul leccio (una specie sempreverde) ne avevamo parlato all'esame di Ecologia Forestale a Ingegneria, se non erro le popolazioni spontanee più a nord d'Italia sono proprio quelle lungo il lago di Toblino. Ce ne sono anche sugli altri grandi laghi italiani, sui colli Euganei e sulle Prealpi friulane; al di là della resistenza al gelo della specie, conta la distribuzione spontanea. A me francamente, avendo il papà di Pergolese (vicino a Sarche e Pietramurata) ha sempre colpito molto la zona di Santa Massenza/Sarche, alla quota di 250 m che ha medie annue più calde di Gardolo dove abitavo (a 200 m). Non le ho qui, devo cercarle. Anche qui naturalmente non è detto sia "il Garda", magari è l'esposizione particolarmente aperta verso sud.
Ma come mai Santa Massenza e Padergnone hanno medie di temperatura superiori a Trento (e nevosità molto inferiore) pur avendo altitudine lievemente maggiore e latitudine identica? Effetti favonici molto frequenti sui venti di drenaggio da nord? Maggiore apertura ai flussi meridionali? Il Garda quanto conta?  Resta da capire.

Sulla nevicata "alta" dell'altro giorno anch'io sono d'accordo che il Garda non c'entri particolarmente, dal wrf erano chiare le minori temperature in quota verso est legate al minimo freddo in alto adriatico.

Lorenz1982

Giornata "föhnata" oggi, estremi 8,1°C / 21,5°C.
Media di 14,1°C (ieri 11,5°C), media mensile di 15,5°C.
Attuale 9,5°C UR 58%.


MeteoBorgo www.meteoborgo.it

Dati MeteoBorgo in tempo reale: www.meteoborgo.it/dati.html

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AltoGardameteo

Beh ma è notorio che la zona di Toblino e Santa Massenza abbia minime alte a causa del vento da nord durante la notte.

Infatti basta andare poi una manciata di km a S-SE di Sarche e la stazione di Pietramurata misura non raramente 3°/4° in meno, perchè ovviamente in quella zona dove si trova, il vento da nord è assente.

E' lo stesso motivo per cui nella maggior parte delle notti serene invernali, mentre magari a Riva ed Arco ci sono -4° con brinatona, nei 3-4 km quadrati di Torbole ci sono invece nel contempo +2° col 55% di UR.

Quanto alle brezze notturne, è chiaro che un lago grande e profondo come il Garda influisca ed esalti le locali brezze di valle, d'altronde è un sistema di scambio d'aria fra due zone a pressione differente legata alla temperatura superficiale, quindi è chiaro che la presenza di un lago aumenti il fenomeno.

Per quanto riguarda il Leccio, se non sbaglio la sua distribuzione areale è molto, se non per la maggior parte, legata ad un discorso di impollinazione e distribuzione delle correnti d'aria.
Perchè altrimenti non si spiega come zone della val d'Adige pressochè uguali come tipo di terreno, esposizione e clima, a quelle delle Busa dove c'è, non ne abbiano (come detto resiste fino a -17°)
O meglio, a me è sempre risultato che ad esempio in certe zone sotto la Marzola e nella zona sopra Mezzacorona, vi fossero esemplari di Leccio.

AltoGardameteo

Niente da fare, incredibilmente le residue brezze favoniche non mollano ancora, eppure dai LAM erano previste cessare in serata

Qui al momento +14.1° e 58%, ancora vento da nord ... e si sono pure aggiunte un pò di nuvole ...

Pensate che mezzora fà la stazione di Arco-MeteoTN segnava +7.8° rispetto ai +14° e passa di qua ... 7° di differenza, siamo vicini ad un record o quasi !

Cmq anche lì adesso è arrivato qualche refolo di vento secco, è salita a +11° in un'amen 15 minuti fà.


Per lo stesso motivi differenze enormi anche in Lombardia con valori di 8°/9° localmente ed a pochi km di distanza +15°, ovviamente con UR dal 50% al 90%; ma anche in Trentino non si scherza, vedo le stazioni di Calliano e Besenello sui 13° mentre Volano è a +5°


Col vento calmo le minime odierne scendevano comodamente sui 5°/7° dappertutto, ora bisogna vedere se e quando cessa 'sto vento.
Fra l'altro come detto si è aggiunta anche della nuvolosità in zona prealpina



Peccato, questa era una notte da sfruttare per staccare una minima notevole per settembre  :(

yakopuz

Matteo anche oggi vedo che la mia stazione di villazzano ha staccato la stessa minima di 8.8 della tua stazione, questo per dire che il clima del fondovalle della Busa è paragonabile a una zona della val d Adige di versante bene esposta, dove tra l altro le massime sono spesso più alte. A villazzano in giardino le specie mediterranee prosperano ma il leccio spontaneo nei boschi mai visto. Credo però che le medie in collina a Trento siano più basse, per via della quota.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

MrPippoTN

Rovereto San Giorgio 6.2°C, stanotte. Il settembre più bello della mia vita, almeno da quando ho memoria meteo e raccolgo dati.

stefanocucco83

#55
Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 20 Settembre, 2017, 23:16:49
A me francamente, avendo il papà di Pergolese (vicino a Sarche e Pietramurata) ha sempre colpito molto la zona di Santa Massenza/Sarche, alla quota di 250 m che ha medie annue più calde di Gardolo dove abitavo (a 200 m). Non le ho qui, devo cercarle. Anche qui naturalmente non è detto sia "il Garda", magari è l'esposizione particolarmente aperta verso sud.
Ma come mai Santa Massenza e Padergnone hanno medie di temperatura superiori a Trento (e nevosità molto inferiore) pur avendo altitudine lievemente maggiore e latitudine identica? Effetti favonici molto frequenti sui venti di drenaggio da nord? Maggiore apertura ai flussi meridionali? Il Garda quanto conta?  Resta da capire.


In merito all'effetto Garda, sono d'accordo anch'io che a 1700-1800 non conti più nulla.. ;)
La zona sopra Santa Massenza, versante che da su Calavino e Vezzano, è davvero particolare. Li ci sono dei pianori ben riparati dal vento dove persistono sacche di calore e quando passavo di li in MTB era incredibile...sembrava di entrare di colpo in una sauna.
Non so quanto crederci, ma secondo alcuni anziani del posto, in quelle zone, ci sono anche particolari rocce di colore rossastro che accumulano molto calore.... ::)

Io ho vissuto in valle dei laghi, a Calavino per 4 inverni e sono subito rimasto colpito come cambiassero in modo repentino le temperature e le precipitazioni nevose attraversando la valle dei laghi da Terlago fin su a Cavedine passando per Vezzano.
Mi è capitato più di una volta di essere magari sotto una copiosa nevicata a Terlago, con neve già "attaccata" al suolo, poi di colpo, pioggia da Vezzano fin su a Calavino/Lasino....poi di nuovo di colpo neve dopo Lasino verso Cavedine.

Giacomo da Centa

#56
Citazione di: stefanocucco83 il Gio 21 Settembre, 2017, 09:48:15
Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 20 Settembre, 2017, 23:16:49
A me francamente, avendo il papà di Pergolese (vicino a Sarche e Pietramurata) ha sempre colpito molto la zona di Santa Massenza/Sarche, alla quota di 250 m che ha medie annue più calde di Gardolo dove abitavo (a 200 m). Non le ho qui, devo cercarle. Anche qui naturalmente non è detto sia "il Garda", magari è l'esposizione particolarmente aperta verso sud.
Ma come mai Santa Massenza e Padergnone hanno medie di temperatura superiori a Trento (e nevosità molto inferiore) pur avendo altitudine lievemente maggiore e latitudine identica? Effetti favonici molto frequenti sui venti di drenaggio da nord? Maggiore apertura ai flussi meridionali? Il Garda quanto conta?  Resta da capire.


In merito all'effetto Garda, sono d'accordo anch'io che a 1700-1800 non conti più nulla.. ;)
La zona sopra Santa Massenza, versante che da su Calavino e Vezzano, è davvero particolare. Li ci sono dei pianori ben riparati dal vento dove persistono sacche di calore e quando passavo di li in MTB era incredibile...sembrava di entrare di colpo in una sauna.
Non so quanto crederci, ma secondo alcuni anziani del posto, in quelle zone, ci sono anche particolari rocce di colore rossastro che accumulano molto calore.... ::)

Io ho vissuto in valle dei laghi, a Calavino per 4 inverni e sono subito rimasto colpito come cambiassero in modo repentino le temperature e le precipitazioni nevose attraversando la valle dei laghi da Terlago fin su a Cavedine passando per Vezzano.
Mi è capitato più di una volta di essere magari sotto una copiosa nevicata a Terlago, con neve già "attaccata" al suolo, poi di colpo, pioggia da Vezzano fin su a Calavino/Lasino....poi di nuovo di colpo neve dopo Lasino verso Cavedine.

Già! però quest'ultima cosa rientra nella altimetria dei luoghi. Andando da Trento verso Sarche sulla statale, dal curvone dopo le gallerie di Cadine (dove vedi giù Terlago) a Vigolo Baselga la strada è per un lungo tratto a 490 m s.l.m.; Vezzano paese è già a 390 m, il bivio per la val di Cavedine è a 360 m s.l.m.; a Calavino sei tornato a 400 m s.l.m. mentre a Lasino risali di nuovo a 460 m s.l.m. e poi oltre andando a Cavedine, quindi il limite che citi è comunque altimetrico e "in bolla".
Il "tema" semmai è che mentre lì nevica a quelle quote (dai 450/500 m diciamo) a Trento (194 m) fa quasi sempre nevoni.

Lorenz1982

Minima di 5,1°C alle 6:50.
Notevole considerando che gli scorsi anni (dal 2014, anno della messa a norma della mia stazione) la temperatura di settembre non era mai scesa sotto i 7,9°C. Quest'anno invece è già la terza volta che ritocco la minima storica.
Attuale 14,4°C ur 49%.


MeteoBorgo www.meteoborgo.it

Dati MeteoBorgo in tempo reale: www.meteoborgo.it/dati.html

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yakopuz

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 21 Settembre, 2017, 10:07:17
Citazione di: stefanocucco83 il Gio 21 Settembre, 2017, 09:48:15
Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 20 Settembre, 2017, 23:16:49
A me francamente, avendo il papà di Pergolese (vicino a Sarche e Pietramurata) ha sempre colpito molto la zona di Santa Massenza/Sarche, alla quota di 250 m che ha medie annue più calde di Gardolo dove abitavo (a 200 m). Non le ho qui, devo cercarle. Anche qui naturalmente non è detto sia "il Garda", magari è l'esposizione particolarmente aperta verso sud.
Ma come mai Santa Massenza e Padergnone hanno medie di temperatura superiori a Trento (e nevosità molto inferiore) pur avendo altitudine lievemente maggiore e latitudine identica? Effetti favonici molto frequenti sui venti di drenaggio da nord? Maggiore apertura ai flussi meridionali? Il Garda quanto conta?  Resta da capire.


In merito all'effetto Garda, sono d'accordo anch'io che a 1700-1800 non conti più nulla.. ;)
La zona sopra Santa Massenza, versante che da su Calavino e Vezzano, è davvero particolare. Li ci sono dei pianori ben riparati dal vento dove persistono sacche di calore e quando passavo di li in MTB era incredibile...sembrava di entrare di colpo in una sauna.
Non so quanto crederci, ma secondo alcuni anziani del posto, in quelle zone, ci sono anche particolari rocce di colore rossastro che accumulano molto calore.... ::)

Io ho vissuto in valle dei laghi, a Calavino per 4 inverni e sono subito rimasto colpito come cambiassero in modo repentino le temperature e le precipitazioni nevose attraversando la valle dei laghi da Terlago fin su a Cavedine passando per Vezzano.
Mi è capitato più di una volta di essere magari sotto una copiosa nevicata a Terlago, con neve già "attaccata" al suolo, poi di colpo, pioggia da Vezzano fin su a Calavino/Lasino....poi di nuovo di colpo neve dopo Lasino verso Cavedine.

Già! però quest'ultima cosa rientra nella altimetria dei luoghi. Andando da Trento verso Sarche sulla statale, dal curvone dopo le gallerie di Cadine (dove vedi giù Terlago) a Vigolo Baselga la strada è per un lungo tratto a 490 m s.l.m.; Vezzano paese è già a 390 m, il bivio per la val di Cavedine è a 360 m s.l.m.; a Calavino sei tornato a 400 m s.l.m. mentre a Lasino risali di nuovo a 460 m s.l.m. e poi oltre andando a Cavedine, quindi il limite che citi è comunque altimetrico e "in bolla".
Il "tema" semmai è che mentre lì nevica a quelle quote (dai 450/500 m diciamo) a Trento (194 m) fa quasi sempre nevoni.

Secondo me non e´solo altimetrico, contano le brezze locali. Probabilmente l´aria calda da sud entra molto bene sopra i laghi di Telago e Santa Massenza, oppure il gradino altimetrico dove sta dal Molino (450 m) a Toblino (250 m) instaura un vento da nord favonizzato.

Quanto alla zona di Cavedine, Vigo Cavedine mi sembra ben nevosa, in quel caso penso si instauri un flusso di aria fredda dallo Stivo che scende. Ho osservato che molte le zone di fondovalle ai piedi di versanti Nord non troppo ripidi sono piu nevose. La neve accumula meglio. Non so se conti il suolo gelato e che comunque il sole li batte poco e aiuta anche in una nevicata o subito dopo.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

AltoGardameteo

#59
Si, nel caso di Vezzano e Santa Massenza/Toblino c'è anche da considerare il vento da nord favonizzato durante precipitazioni, in "stile Verona"; è lo stesso problema che ha spesso Molveno oppure che colpisce Bassano del Grappa col ventone dallo sbocco della Valsugana.
Oltre che "asciugare" e scaldare leggermente l'aria, c'è anche da considerare che il vento disturba il profilo termico verticale e quindi in certe situazioni può causare problemi alla neve.

Tantè che in passato non è stato raro vedere più neve in Busa rispetto a Dro e Sarche; ricordo ancora bene la mattina del 30 novembre 2005, dopo la nevicata del 29, quando dopo essere partito da Riva con una dozzina di cm, improvvisamente fra Dro e Santa Massenza si scendeva sui 2-3 cm a far tanto, con i boschi sopra Sarche "puliti" dal vento fin sui 300 mt di quota.

Anzi, vi aggiungo un paio di foto di quell'episodio (non guidavo io, eh !)
Partenza da Riva


Poco prima di Dro, guardate per terra ! c'è giusto un velo


In zona Pietramurata/Sarche; si vede poco perchè la foto è anche mossa, ma si nota come al suolo c'è davvero pochissima roba




Anche a Torbole, con nevicate al limite, non è raro faccia solo acquaneve mentre a Riva ed Arco nevica, o cmq accumula assai meno.


Intanto alla fine minima +8.8°, ma come detto si poteva fare assai meglio; Arco-MeteoTN +6.4°

Adesso serenissimo e +18.9°, 52%