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miraggio di metà Gennaio

Aperto da El Bonve, Dom 07 Gennaio, 2018, 10:41:50

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teuz

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

AltoGardameteo

#91
Intanto prendiamoci il bel freddo da est fra domenica e lunedì ... lunedì soprattutto, con le massime viste da tutti i LAM difficilmente sopra i +1°/+2° anche col sole ...

Lunedì notte entra addirittura la -8° ormai



Poi vediamo, sappiamo bene come da noi bastino a volte piccoli west-shift di situazioni come quella di martedì, ad esempio, per avere nevicatine tutt'altro che disprezzabili ...

Ricordiamoci cosa era previsto fino a 2 giorni prima del 13 gennaio scorso ... Föhn e 4 nuvole ... poi nel giro di 2-3 runs è saltata fuori una nevicata da 5-10 cm durata 2 settimana a terra.



Heinrich

Forse un altro sfondone per Gfs 12z? Siamo oltre le 120h, fino a -7°C a 1300mt., raccolti dalle Dolomiti e dal gruppo dell'Ortles i GM ed i LAM li vedono, a 72h.

Eskimo

Speriamo Enrico[emoji2]

messaggio inviato tramite Tapatalk

VAL DI FASSA FOREVER

Rovereto

Citazione di: AltoGardameteo il Gio 11 Gennaio, 2018, 12:36:14
Intanto prendiamoci il bel freddo da est fra domenica e lunedì ... lunedì soprattutto, con le massime viste da tutti i LAM difficilmente sopra i +1°/+2° anche col sole ...

Lunedì notte entra addirittura la -8° ormai



Poi vediamo, sappiamo bene come da noi bastino a volte piccoli west-shift di situazioni come quella di martedì, ad esempio, per avere nevicatine tutt'altro che disprezzabili ...

Ricordiamoci cosa era previsto fino a 2 giorni prima del 13 gennaio scorso ... Föhn e 4 nuvole ... poi nel giro di 2-3 runs è saltata fuori una nevicata da 5-10 cm durata 2 settimana a terra.




Piuttosto che un hp piantata su tutta Europa mi prendo questa irruzione continentale.
....mio padre, classe 1939,..."na volta non ho mai vist piover en dizembre"  (07/12/2010)

yakopuz

Dopo questo periodo di autunno va bene anche secco mi basta un po di freddo.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

El Bonve

Citazione di: yakopuz il Gio 11 Gennaio, 2018, 18:50:48
Dopo questo periodo di autunno va bene anche secco mi basta un po di freddo.
A me non va bene. Freddo sì ovvio, una bella irruzione tosta con minime a -10, ma la giusta ricompensa sarebbe una 20ina di cm di bella neve al seguito.

Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk

Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Giacomo da Centa

Io vorrei capitalizzare il freddo previsto.
Da qui al mio compleanno (il 27) vorrei vedere almeno 1 o 2 eventi anche non eclatanti, ma con neve bassa.
Un paio di bottarelle da 10/15 cm l'una andrebbero bene, se le facesse darei un "sufficiente/discreto" all'inverno ;D.

Giacomo da Centa

#98
Citazione di: MrPippoTN il Mer 10 Gennaio, 2018, 10:27:24
A mio avviso esistono due approcci alla meteorologia.

Da una parte c'è l'approccio fatalista e inconsapevole di chi pone la scienza sullo stesso piano degli oroscopi e reputa che in fondo possa sempre succedere di tutto. Quest'approccio (totalmente fuori luogo, in uno spazio come questo), è tipico dei profani che nella migliore delle ipotesi non sanno niente di statistiche, probabilità, modelli di calcolo e qualora ne abbiano sentito parlare considerano l'analisi previsionale poco più che un passatempo per esaltati, un tentativo allo stato embrionale che l'uomo mette in campo per gestire l'ignoto, l'imponderabile, l'imperscrutabile. Il motto dei depositari di quest'approccio è "infondo il tempo fa quel che vuole" e in nome di questo luogo comune essi sono convinti che in qualunque istante le probabilità di vivere eventi memorabili siano a portata di mano in quanto non necessitino di presupposti, condizioni ben precise e lunghi processi di causa-effetto.

Poi c'è l'approccio scientifico, analitico e consapevole di coloro che negli anni hanno compiuto lo sforzo di studiare, approfondire modelli, processi e trend climatici con un occhio di riguardo rispetto ai cambiamenti climatici legati al riscaldamento globale, i cui effetti si ripercuotono anche su scala locale. Gente che raccoglie dati da anni, li osserva, li analizza, li rielabora ed è consapevole di quali siano i presupposti necessari affinché le cose girino per il verso giusto, concedendoci un po' di respiro in un contesto comunque più caldo che in passato. Parlo di chi sa che, dati alla mano, l'analisi della serie storica di dati raccolti dal 1816 a Trento ha evidenziato un progressivo aumento della temperatura media davvero importante, confermando la fase più intensa negli ultimi decenni. In questo spazio è fondamentale che tutti, dai soci ai semplici visitatori del forum, acquisiscano la consapevolezza del fatto che l'aumento di temperatura media annua rispetto al periodo pre-industriale compreso tra 1850 e 1899, a Trento, si attesta su +1,9°C, con contributi al riscaldamento in tutte le stagioni, ma più marcato nella stagione estiva dove è pari a +2.4°C. Non so se rendo l'idea.

Parlo di cosucce che tu, caro rjk, sembri ignorare o far finta di ignorare, venendo qui a postare da sempre contributi ironici, caratterizzati da un inspiegabile buonumore, quando a Trento, stando all'analisi climatica dei dati raccolti nell'ultimo secolo, emerge chiaramente un sensibile calo della nevosità che negli ultimi 30 anni ammonta ad una perdita di circa il 35% rispetto ai periodi precedenti. Tra l'altro è noto che questa riduzione è da imputarsi al fatto che la temperatura media invernale è aumentata di circa un grado mentre non è cambiata la quantità delle precipitazioni invernali, che in città si stanno quindi manifestando sempre più in forma liquida (pioggia) piuttosto che solida (neve). E allora di che cosa diavolo stiamo parlando?

Questi sono i presupposti su cui si basano le nostre discussioni.

Nella seguente figura è rappresentata la quantità di neve mediamente caduta nei tre mesi invernali nelle diverse fasi climatiche che hanno caratterizzato l'ultimo secolo; si nota chiaramente la forte riduzione media che caratterizza il periodo a noi più vicino, essa risulta inferiore rispettivamente del 38% e 36% dai due precedenti; nella fase climatica attuale è quindi venuta a mancare oltre un terzo della neve invernale:

(...)

La significativa riduzione delle nevicate negli ultimi decenni non è imputabile alla diminuzione delle precipitazioni invernali complessive che, come emerge dalla seguente figura, presentano medie climatiche trentennali (pioggia+neve) fra loro abbastanza simili e vicine alla media secolare:

(...)

Il seguente grafico mostra direttamente l'ammontare della frazione nevosa delle precipitazioni invernali nei tre periodi climatici considerati, esso è stato determinato utilizzando un coefficiente medio di conversione acqua/neve pari a 1 cm di neve ogni mm di pioggia; si vede chiaramente che a Trento nei primi due trentenni considerati le precipitazioni invernali sono risultate nevose per circa un terzo del totale, mentre dopo il 1990 questa frazione è scesa mediamente a poco più di un quinto.

(...)

Veniamo a noi. Perché quest'anno, a mio avviso, il meglio è già alle nostre spalle? Per ragioni statistiche. Non è una certezza, è un ragionamento finalizzato a far scattare in noi un campanello d'allarme dato che la prima decade di gennaio ce la siamo bruciata (cosa che emergeva già a Capodanno dai modelli e ad oggi consentitemi di dire CVD) e a questo punto ci restano 20 giorni di speranza prima del mese di febbraio che, statisticamente, ha ormai connotazioni primaverili dato che perso quasi il 70% della sua nevosità del passato. Non ci credi? Non ne eri al corrente? Ecco qua:

(...)

Analizzando i dati su base mensile si nota come il forte decremento relativo alla nevosità è pesato maggiormente sul mese di febbraio che ha gradualmente perso quasi il 70% degli accumuli; decisamente più contenuti risultano i decrementi degli altri due mesi che ammontano a circa il 18% in dicembre e 22% in gennaio; ma attenzione: per esso, l'eccezionale nevicata del 1985 determina il picco di 25 centimetri nel periodo intermedio, quindi non illudiamoci troppo.

Ora... Da quel che lasciano intravedere i modelli le speranze di vedere neve A FONDOVALLE (a me, in pieno gennaio, poco importa delle piste da sci) nel breve e nel medio termine ce ne sono ben poche. Certo, a dieci giorni i modelli possono cambiare ma tra dieci giorni sarà il 20 gennaio e allora prima di febbraio ne rimarranno solo altri dieci. Insomma... Cosa sto cercando di dirvi? Che il tempo stringe! La stagione vola! E la parte migliore, dal punto di vista statistico è finita. Se si vuole vivere un episodio freddo, davvero invernale, nevoso anche a fondovalle e conservare la neve al suolo per più di un giorno... URGONO SEGNALI CONCRETI, che ad oggi NON CI SONO.

Se a te da fastidio che lo si dica senza girarci tanto intorno, a me dispiace. Se sei diverso avviso però ti invito ad argomentare la tua posizione in modo credibile, perché finora (da sempre) i tuoi post si sono contraddistinti solo ed esclusivamente per questo sarcasmo di dubbio gusto di fronte a chi cerca di farvi realizzare che le cose devono svoltare al più presto, altrimenti il rischio è che si possa già parlare di GAME OVER. Ok? Buona giornata.

Bella analisi sul trend Pippo, concordo.
Sempre estrapolando i dati dal lavoro di Meteotrentino, è interessante anche notare come sull'intera serie storica di 96 inverni, in ben 60 la nevosità sia stata inferiore alla media. Questo per dire che ogni anno c'è quasi il 65% di possibilità che nevichi meno della media; la nevosità quindi da un lato è un parametro estremamente variabile nel tempo (forse Meteotrentino avrebbe dovuto riportare anche la mediana, ossia il dato centrale della serie di dati in ordine crescente o descrescente, più rappresentativo della stagione "normale") e dall'altro si presti a ricordi selettivi, visto che la media nivometrica è molto influenzata da pochi inverni molto nevosi.
E' un po' come se a Trento la vera "discriminante" fosse il presentarsi o meno di una/due grosse nevicate nella stagione: o ci sono (35% degli inverni) o non ci sono (65% degli inverni) anche se, come scriveva Teo, negli anni '60 e '70 c'era maggior costanza di piccole quantità.
Penso sia intrinseca nel fenomeno una simile variabilità: con una perturbazione da 50 mm, un grado in più o in meno può portarti dal nulla alla media annua esatta. Magari è per questo che (r)esiste la nostra passione: a fronte di numerosi scotti, si ha sempre la speranza nel fenomeno "intenso", riparatore di medie e delusioni. 



Alessandro de Costa

Per curiosità sono andato sui dati dei frati di Rovereto a vedere dagli anni 20 al 1991 quanti cm. di neve cadeva in un anno a rovereto, attenzione anno dal primo gennaio al 31 dicembre e non stagione invernale perciò i dati sono indicativi/esatti ma non confrontabili con stagioni invernali

1920 13.5
1921 0
1922 2
1923 1.4
1924 31.8
1925 25
1926 36.2
1927 40.5
1928 15.5
1929 5
1930 2
1931 15.3
1932 7.5
1933 82.4
1934 17
1935 10.2
1936 10
1937 16
1938 60
1939 29
1940 22.3
1941 19.5
1942 25.6
1943 27.1
1944 11
1945 35.5
1946 35.8
1947 64.1
1948 54.3
1949 10
1950 32
1951 30
1952 74
1953 10
1954 45
1955 36.5
1956 43
1957 14
1958 48.3
1959 66.6
1960 10
1961 22.7
1962 29.1
1963 24.4
1964 20
1965 72
1966 41
1967 41.8
1968 27.5
1969 48.9
1970 94
1971 18.5
1972 29.5
1973 33.5
1974 0
1975 4
1976 22
1977 49
1978 107
1979 60
1980 8
1981 56
1982 6
1983 16
1984 25
1985 nuncelò
1986 81
1987 25
1988 39
1989 0
1990 0
1991 0
fine dati

Flavioski

Citazione di: Alessandro de Costa il Gio 11 Gennaio, 2018, 23:52:41
Per curiosità sono andato sui dati dei frati di Rovereto a vedere dagli anni 20 al 1991 quanti cm. di neve cadeva in un anno a rovereto, attenzione anno dal primo gennaio al 31 dicembre e non stagione invernale perciò i dati sono indicativi/esatti ma non confrontabili con stagioni invernali

1920 13.5
1921 0
1922 2
1923 1.4
1924 31.8
1925 25
1926 36.2
1927 40.5
1928 15.5
1929 5
1930 2
1931 15.3
1932 7.5
1933 82.4
1934 17
1935 10.2
1936 10
1937 16
1938 60
1939 29
1940 22.3
1941 19.5
1942 25.6
1943 27.1
1944 11
1945 35.5
1946 35.8
1947 64.1
1948 54.3
1949 10
1950 32
1951 30
1952 74
1953 10
1954 45
1955 36.5
1956 43
1957 14
1958 48.3
1959 66.6
1960 10
1961 22.7
1962 29.1
1963 24.4
1964 20
1965 72
1966 41
1967 41.8
1968 27.5
1969 48.9
1970 94
1971 18.5
1972 29.5
1973 33.5
1974 0
1975 4
1976 22
1977 49
1978 107
1979 60
1980 8
1981 56
1982 6
1983 16
1984 25
1985 nuncelò
1986 81
1987 25
1988 39
1989 0
1990 0
1991 0
fine dati


Interessante notare come una città oggi ritenuta piuttosto allergica alla neve come Rovereto abbia fatto registrare solo 2 "zeri" dal 1920 al 1988, quindi in quasi 70 anni. Per quanto riguarda gli ultimi 2 anni della serie, ossia il 1990 ed il 1991 nutro però dei forti dubbi, dubito infatti che negli eventi di dicembre 1990 e soprattutto del mitico febbraio 1991 non abbia fatto nulla; Pippo, Ross & c, notizie in merito?

ross

Citazione di: Flavioski il Ven 12 Gennaio, 2018, 00:09:07
Citazione di: Alessandro de Costa il Gio 11 Gennaio, 2018, 23:52:41
Per curiosità sono andato sui dati dei frati di Rovereto a vedere dagli anni 20 al 1991 quanti cm. di neve cadeva in un anno a rovereto, attenzione anno dal primo gennaio al 31 dicembre e non stagione invernale perciò i dati sono indicativi/esatti ma non confrontabili con stagioni invernali



Interessante notare come una città oggi ritenuta piuttosto allergica alla neve come Rovereto abbia fatto registrare solo 2 "zeri" dal 1920 al 1988, quindi in quasi 70 anni. Per quanto riguarda gli ultimi 2 anni della serie, ossia il 1990 ed il 1991 nutro però dei forti dubbi, dubito infatti che negli eventi di dicembre 1990 e soprattutto del mitico febbraio 1991 non abbia fatto nulla; Pippo, Ross & c, notizie in merito?


si non so da dove gli abbia presi Alessandro ma non credo siano i dati ripuliti e aggiornati. Tralaltro ci sono anche quelli con gli accumuli per stagione, non solo per anno. Li abbiamo postati piu' volte qui io e Pippo, io feci anche un'analisi della significativita' del trend in una serie con variabilita' molto alta  come quella della neve. Magari li rimetto visibili in didattica
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

ross

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 11 Gennaio, 2018, 22:42:36
Citazione di: MrPippoTN il Mer 10 Gennaio, 2018, 10:27:24
A mio avviso esistono due approcci alla meteorologia.

Da una parte c'è l'approccio fatalista e inconsapevole di chi pone la scienza sullo stesso piano degli oroscopi e reputa che in fondo possa sempre succedere di tutto. Quest'approccio (totalmente fuori luogo, in uno spazio come questo), è tipico dei profani che nella migliore delle ipotesi non sanno niente di statistiche, probabilità, modelli di calcolo e qualora ne abbiano sentito parlare considerano l'analisi previsionale poco più che un passatempo per esaltati, un tentativo allo stato embrionale che l'uomo mette in campo per gestire l'ignoto, l'imponderabile, l'imperscrutabile. Il motto dei depositari di quest'approccio è "infondo il tempo fa quel che vuole" e in nome di questo luogo comune essi sono convinti che in qualunque istante le probabilità di vivere eventi memorabili siano a portata di mano in quanto non necessitino di presupposti, condizioni ben precise e lunghi processi di causa-effetto.

[...]


Bella analisi sul trend Pippo, concordo.
Sempre estrapolando i dati dal lavoro di Meteotrentino, è interessante anche notare come sull'intera serie storica di 96 inverni, in ben 60 la nevosità sia stata inferiore alla media. Questo per dire che ogni anno c'è quasi il 65% di possibilità che nevichi meno della media; la nevosità quindi da un lato è un parametro estremamente variabile nel tempo (forse Meteotrentino avrebbe dovuto riportare anche la mediana, ossia il dato centrale della serie di dati in ordine crescente o descrescente, più rappresentativo della stagione "normale") e dall'altro si presti a ricordi selettivi, visto che la media nivometrica è molto influenzata da pochi inverni molto nevosi.
E' un po' come se a Trento la vera "discriminante" fosse il presentarsi o meno di una/due grosse nevicate nella stagione: o ci sono (35% degli inverni) o non ci sono (65% degli inverni) anche se, come scriveva Teo, negli anni '60 e '70 c'era maggior costanza di piccole quantità.
Penso sia intrinseca nel fenomeno una simile variabilità: con una perturbazione da 50 mm, un grado in più o in meno può portarti dal nulla alla media annua esatta. Magari è per questo che (r)esiste la nostra passione: a fronte di numerosi scotti, si ha sempre la speranza nel fenomeno "intenso", riparatore di medie e delusioni. 




C'e' anche la bella analisi sul penultimo Nimbus sulla nevosita del N italia con anche i dati di Rovereto e dove e' bene evidenziato il calo generale della nevosita' in tutte le stazioni delle Prealpi e Pianura...
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

stefanocucco83

Citazione di: ross il Ven 12 Gennaio, 2018, 09:34:15

si non so da dove gli abbia presi Alessandro ma non credo siano i dati ripuliti e aggiornati. Tralaltro ci sono anche quelli con gli accumuli per stagione, non solo per anno. Li abbiamo postati piu' volte qui io e Pippo, io feci anche un'analisi della significativita' del trend in una serie con variabilita' molto alta  come quella della neve. Magari li rimetto visibili in didattica
Mi chiedevo appunto se qualcuno l'avesse fatta.
Perchè ad esempio, osservando un grafico come questo:

a me difficilmente viene da pensare che un 1 cm di differenza tra 1931-60 e 1961-90 possa essere statisticamente significativo.

Elaborare questi dati richiede molta attenzione.

ross

Citazione di: stefanocucco83 il Ven 12 Gennaio, 2018, 10:02:42
Citazione di: ross il Ven 12 Gennaio, 2018, 09:34:15

si non so da dove gli abbia presi Alessandro ma non credo siano i dati ripuliti e aggiornati. Tralaltro ci sono anche quelli con gli accumuli per stagione, non solo per anno. Li abbiamo postati piu' volte qui io e Pippo, io feci anche un'analisi della significativita' del trend in una serie con variabilita' molto alta  come quella della neve. Magari li rimetto visibili in didattica
Mi chiedevo appunto se qualcuno l'avesse fatta.
Perchè ad esempio, osservando un grafico come questo:

a me difficilmente viene da pensare che un 1 cm di differenza tra 1931-60 e 1961-90 possa essere statisticamente significativo.

Elaborare questi dati richiede molta attenzione.


eh trovi tutta la discussione qui http://www.meteotrentinoaltoadige.it/forum/index.php?topic=1055.45 ma mannaggia i miei grafici sono spariti. Devo ripescarli nel mio computer.....
BAROMETER, n.
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