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14 settembre 2010: finalmente apre il primo forum esclusivamente dedicato ai meteoappassionati del Trentino - Alto Adige / Südtirol!

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Nowcasting gennaio 2018

Aperto da Lorenz1982, Lun 01 Gennaio, 2018, 00:18:46

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AltoGardameteo

Sereno con leggera foschia, +2.4°, 92%



Riva-Nord +0.6°


MrPippoTN

Strembo, val Rendena, live. Se credete che questo bianco sposti di una sola virgola le mie considerazioni di questa notte avete preso un granchio. Io non sono il Franz e non metto la testa sotto la neve come uno struzzo alpino. Purtroppo la vista della neve non mi riconcilia col mondo, perché ho la consapevolezza che questa dovrebbe essere la normalità a fine febbraio/inizio marzo: è finita l'epoca in cui per consolarmi bastava che mi spostassi dove nevica ancora nonostante faccia più caldo che in passato e fingere di non sapere come stanno le cose.

MrPippoTN

Minima di Rovereto +1.1°C.
Meanwhile, in Mantova...

rjk

Come diceva un famoso " previsore" della prima repubblica : la neve logora chi non c'è l'ha. ;D
Buona domenica.

Heinrich

Citazione di: MrPippoTN il Dom 28 Gennaio, 2018, 00:35:48
Ora ti rispondo nel merito punto per punto, Bantu.

Questione numero uno. Ecco come funziona la pluviometria nella nostra regione:



Da quando raccogliamo i dati, osserviamo un'alternanza del tutto casuale tra annate piovose ed annate secche. Complessivamente però, al netto dei cambiamenti climatici in corso, le medie pluviometriche, da noi, sono stabili e non si apprezzano variazioni significative rispetto al passato. Ciò significa che l'aspetto precipitativo, attualmente, da noi non desta alcun allarme: gli inverni senza grosse precipitazioni, coi monti pelati, ci sono sempre stati e sempre ci saranno perché è NORMALE, nel senso che è sempre capitato che, ciclicamente, facesse un dicembre o un gennaio o un febbraio o un'intera stagione senza precipitazioni. Anche più stagioni di fila, tra l'altro.

Ecco invece qual'è il problema:



Siccome fa INEQUIVOCABILMENTE sempre più caldo, e negli ultimi anni l'aumento termico ha subito un'accelerazione esponenziale, è giusto che IN QUESTA SEDE, si diffonda non solo la presa di coscienza di questo fenomeno, ma anche un'ETICA ben precisa: quella di far entrare tutti quanti nell'ottica che il giudizio complessivo sull'andamento di un mese o di una stagione ormai dovrebbe essere sostanzialmente legato alla sua "capacità" di contenere l'avanzata del riscaldamento.

Insomma, ormai quando finisce un mese io lo giudico in modo positivo se termicamente è rimasto sotto media o in media, e lo giudico in modo negativo se si chiude sopra media. Tutte le altre considerazioni (nevicate, temporali, grandinate, etc.) per me vengono dopo.

Eventuali episodi nevosi eccezionali non sono in contraddizione con gli effetti del riscaldamento globale, anzi. Tuttavia il nostro ecosistema è a rischio per ragioni squisitamente termiche: i nostri ghiacciai si stanno fondendo perché fa sempre più caldo, a Riva, Rovereto, Trento, Bolzano, Merano nevica il 35% in meno rispetto a 50 anni fa perché fa sempre più caldo. E siccome il pericolo è legato all'aumento delle temperature e non al calo delle precipitazioni, l'unico parametro davvero sensato per monitorare lo stato di salute del nostro clima e la qualità dei fenomeni che osserviamo, è quello della temperatura. L'occhio di riguardo di noi appassionati deve assolutamente concentrarsi in questa direzione perché il discrimine per capire lo stato di avanzamento della febbre planetaria su scala locale, attualmente, è quasi esclusivamente quello della temperatura.

Per questo motivo ormai un inverno secco e freddo è comunque qualcosa di positivo, mentre un inverno caldo e piovoso, seppur nevoso in quota o in alcuni microclimi momentaneamente privilegiati, rappresenta un ulteriore passo verso l'inferno. Questi non sono solo i miei gusti, sia chiaro, questa dovrebbe essere la Bibbia di chiunque abbia a cuore il destino del pianeta e dell'umanità. In altre parole qui non si ambisce unicamente a fare un minimo di divulgazione scientifica, ma si cerca di sensibilizzare i partecipanti tutti a tematiche di tipo sostanzialmente ambientalista. Dopodiché ciascuno di noi è libero di festeggiare la neve nel proprio orto o sui propri monti, ma il giudizio oggettivo di un mese, o di una stagione, deve passare necessariamente dal confronto termico con il passato. E se l'accelerazione del riscaldamento continua a correre, per me lo si deve dire senza se e senza ma, anche a costo di risultare pesanti.


Punto 2.

20-22 cm a Bolzano in 7 episodi significa una media di 3 cm a nevicata. E' questo il vostro concetto di gennaio da incorniciare? Personalmente lo trovo patetico, per due ragioni. La prima è legata ai gusti personali, ma quelli contano poco, de gustibus non disputandum est. La seconda è legata alla consapevolezza che a fronte di una stagione particolarmente ricca di precipitazioni Bolzano dovrebbe fare molto di più esattamente come Trento, Rovereto e Riva. In altre parole non è assolutamente vero che da voi si è visto un grande inverno e vi spiace se "nel basso Trentino la situazione è diversa". Ti faccio notare che nel basso trentino quei 20 cm li ha fatti in un colpo solo il 10 dicembre. E poi di neve se n'è vista anche altra a Trento, eppure a fronte di tutti i mm caduti il bilancio complessivo resta comunque preoccupante. Ovunque, Alto Adige compreso, altrimenti Merano sarebbe stata sepolta.


Punto 3.

Vedi punto 1. E' ovvio che i mesi più caldi si sono sempre alternati ai mesi più freddi, ma la frequenza e l'intensità con cui i mesi caldi superano i mesi freddi è lapalissiana. Pertanto abbandona le sensazioni e incomincia ad approfondire medie e report climatici. Non è accettabile che in questa sede si continui a leggere "tutto questo è sempre capitato" se si parla di temperature.

Punto 4.

Il presente non dice che a spanne siamo ormai almeno 1 grado sopra le medie storiche. L'analisi della serie storica delle temperature di Trento, ricostruita dal DICAM dell'Università di Trento, ha evidenziato un progressivo aumento della temperatura media annua che rispetto al periodo pre-industriale è di ben +1,9°C.

Aggiungo che tra gli effetti più evidenti del riscaldamento in atto emerge il progressivo ritiro dei ghiacciai in corso ormai sin dalla seconda metà del 1800, alla fine dell'ultima importante fase di avanzata dei ghiacciai nota come "Piccola Età Glaciale" (PEG). L'attuale ritiro glaciale si è accentuato negli ultimi decenni e non sembra volersi attenuare. Oggi, in Trentino, l'estensione glaciale è di 32,2 km2, il 28,5% di quella presente nel massimo della PEG, pari a 112,8 km2. Da una riduzione percentuale media annua di 0,48 nel periodo PEG-1958, nel decennio 2003-2013 si è passati a perdere 3 volte il ghiaccio che si perdeva prima (1,79% annuo).

Tutto questo, ribadisco, accade per ragioni squisitamente termiche, dato che non si evidenziano modifiche del regime delle precipitazioni che negli apporti medi annui sono rimaste mediamente costanti e addirittura mostrano degli incrementi nella stagione autunnale, nonostante le eccezioni degli ultimi anni.

Di fronte a questi dati, a me importa molto poco se fa due metri di neve in Val Venosta o sul Baldo. Io continuo a guardare quasi esclusivamente il termometro e invito tutti a fare lo stesso per giudicare la qualità dell'andamento climatico e capire che se non sensibilizziamo tutti coloro che ci circondano in questo senso, le ragioni per cui oggi sclero io tra vent'anni faranno sclerare anche in alta Val Senales. Tu mi dici: il clima ormai è così, lo sappiamo e non ci possiamo fare niente, basta menate, accontentiamoci. La mia replica è: accontentarsi significa arrendersi, mentre l'unica ragione per cui ci tengo a mantenere in piedi tutta sta baracca, ormai, è far capire a chiunque metta piede qui dentro che dobbiamo entrare nell'ottica che se vogliamo salvare le future generazioni dobbiamo vivere in funzione della lotta ai cambiamenti climatici, impegnandoci fare ricerca per frenare l'avanzata del caldo e a cambiare abitudini in una direzione ecosostenibile, e il primo passo per farlo è capire che di fronte ad un inverno come questo gioire è semplicemente un atteggiamento miope perché, ripeto, è la temperatura che conta prima di ogni cosa.

Potrei concludere dicendo che in campagna elettorale non sto vedendo alcun partito trattare questo genere di argomenti, e che anzi il dibattito è fermo ai 2 cent in più che paghiamo per dei sacchetti di materiale biodegradabile al supermercato... Proprio questo è il problema del mondo che mi circonda. Io sono avvelenato nell'anima, questa è la verità, e lo ammetto apertamente perché a nessuno sembra fregare veramente del problema numero uno del pianeta Terra: il caldo. Se da qualche parte questo caldo non ha ancora sconvolto il clima, è solo questione di tempo, ma io vivo dove i cambiamenti negli ultimi anni sono stati radicali e sono qui solo per sottolinearlo, anche perché ormai non mi rimane più nient'altro da raccontare.



Beh, pur non concordando col giudizio del Pippo, questo post é monumentale.
Dá una idea piuttosto schietta della situazione climatica in regione e del legame inevitabile con l'aumento termico globale, che ci condanna ad inverni sempre peggiori.


Pippo comunque tu elogi il gennaio 2017, ma c'era meno neve di oggi attorno ai laghi ghiacciati all'epoca, oggi neanche a metá.
E se il minimo di piovositá annua in inverno, qui, consente di sperare nel resto del 2017 per controbilanciare all'inverno secco e senza neve in quota, i fatti meteo dello scorso anno smentiscono questa speranza.

Per cui, a conti fatti, meglio una stagione fredda che inizia con le prime derrate nevose ad alta quota giá da metá novembre, com'era frequente, e prosegua con un dicembre segnato da almeno un paio di ondulazioni alte, fresche e in transito. Secondo me.




P.S.:

Pippo, se il caldo, il GW, é il tuo psicodramma - sappi allora che il 60% delle emissioni di CO2 deriva dagli allevamenti intensivi in America del Sud e Nord. Oltre la metá del GW ha le cause nella nostra dieta.
Far cambiare queste abitudini a simili societá pare impossibile? Bene: basta neve, basta ossigeno, basta vita sulla Terra allora.  ;D ;D

MrPippoTN

Enrico, di fronte a un gennaio orribile come quello di quest'anno, persino il gennaio dell'anno scorso, secchissimo in termini di precipitazioni, diventa qualcosa di auspicabile. Il gennaio di quest'anno è stato, dati alla mano, 3,5 gradi più caldo del dicembre dello scorso inverno. A questo punto io non capisco perché il dicembre dello scorso inverno sia additato come monumento al Global Warning mentre questo gennaio no. Solo perché ci sono stati degli sfondamenti che hanno prodotto copiose nevicate sulle creste di confine devo far finta di non vedere quanto è stato caldo?

MrPippoTN

Citazione di: rjk il Dom 28 Gennaio, 2018, 10:35:58
Come diceva un famoso " previsore" della prima repubblica : la neve logora chi non c'è l'ha. ;D
Buona domenica.

E il ban colpisce chi non rispetta il regolamento del forum. Buona domenica a te.
;D

El Bonve

Io il giudizio di gennaio lo do considerando il contesto. Se gennaio 2017 fosse arrivato quest'anno, dopo le vicissitudini dicembrine, sarei stato contento come una pasqua, molyo più che con un gennaio orrido come questo, ovviamente.

Ma gennaio 2017 non mi ha dato nessunissima soddisfazione, ha accentuato il mio stato di frustrazione dato da una stagione che altro non è stata che il coronamento di un periodo fatto di inverni che mi hanno fatto andare fuori di testa.

Complessivamente, comunque vada da ora in poi e considerando anche questo scialbo gennaio, non potrei mai preferire l'inverno scorso rispetto a questa. Almeno quest'anno una soddisfazione l'ho avuta, no come gli ultimi quattro inverni fatti di nulla a fondovalle.

Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk

Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

bantu86



Citazione di: El Bonve il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:31:04

Complessivamente, comunque vada da ora in poi e considerando anche questo scialbo gennaio, non potrei mai preferire l'inverno scorso rispetto a questa. Almeno quest'anno una soddisfazione l'ho avuta, no come gli ultimi quattro inverni fatti di nulla a fondovalle.

Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk

Desto isch wichtig! Ben detto.

P.s. Appena ho tempo ti rispondo meglio Pippo. Comunque ottimo post il tuo veramente, ma io non sto dando contro a quello che dici.

Aus Bozner Kessel mit Liebe


MrPippoTN

Citazione di: El Bonve il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:31:04
Io il giudizio di gennaio lo do considerando il contesto. Se gennaio 2017 fosse arrivato quest'anno, dopo le vicissitudini dicembrine, sarei stato contento come una pasqua, molyo più che con un gennaio orrido come questo, ovviamente.

Ma gennaio 2017 non mi ha dato nessunissima soddisfazione, ha accentuato il mio stato di frustrazione dato da una stagione che altro non è stata che il coronamento di un periodo fatto di inverni che mi hanno fatto andare fuori di testa.

Complessivamente, comunque vada da ora in poi e considerando anche questo scialbo gennaio, non potrei mai preferire l'inverno scorso rispetto a questa. Almeno quest'anno una soddisfazione l'ho avuta, no come gli ultimi quattro inverni fatti di nulla a fondovalle.

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Si ma queste sono opinioni soggettive. Il prima, il dopo, il contesto... Il fatto che a dicembre abbia nevicato o meno, il fatto di avere i monti bianchi o meno...

Ognuno faccia i conti con le proprie stazioni meteo di riferimento. Io ho la mia, e quella guardo.

Media gennaio 2017: 0.5°C
Media gennaio 2018 finora: 4.1°C

Quest'anno, rispetto all'anno scorso abbiamo avuto molto più caldo e reputo si sia registrata anche una grossa anomalia rispetto alle medie storiche anche recenti, che andrò a verificare tra qualche giorno. In montagna ha nevicato di più di un anno fa? Certo, è palese e rappresenta un indiscutibile punto a favore di questo gennaio rispetto a quello passato. Ma è ovvio che da qualche parte nevichi ancora, anche in presenza di diversi gradi sopra la norma: viviamo in un contesto montuoso dove da qualche parte potrà nevicare ancora per anni in virtù del gradiente termico verticale e delle sacche di freddo imprigionate in determinate valli, grazie all'orografia.  Ecco perché, in larga parte della regione, basta ancora che precipiti qualcosa dal cielo: ancora per qualche anno sarà neve. Ma non è che ci volesse tanto a vedere qualche precipitazione in più rispetto a un anno fa, eh. Da questo punto di vista è ovvio che questo gennaio è andato meglio dello scorso. Ma è questo il problema? Ovviamente no. Statistiche alla mano, l'annata secca è normale. E' la continua reiterazione del caldo a preoccuparmi, ed è quella che va sottolineata anche in presenza di una buona annata per i monti (o parte di essi perché dipende dai settori). A chi dice "dicembre è stato freddo" faccio nuovamente notare che se mettiamo insieme dicembre e gennaio e li confrontiamo con il bimestre dicembre e gennaio dello scorso inverno, il saldo complessivo è chiaro: ha fatto più caldo quest'anno. Trovate i numeri nei miei post di ieri sera.

Volete il bicchiere mezzo pieno? Sono cadute più precipitazioni, ok. E in presenza di precipitazioni anche con 3°C in più rispetto alla norma si può assistere a belle nevicate ad alta quota o in zone privilegiate. Ma se il quadro generale è improntato al caldo, per me lo si deve comunque sottolineare affinché non ci si illuda che si stia vivendo un inverno in controtendenza rispetto al problema dei problemi: quello del caldo, che ieri creava problemi solo a Rovereto e Riva, oggi li crea a Trento e Bolzano e domani li creerà anche in Val di Non e su al Tonale.

Possiamo passare giorni a fare il gioco del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, i gusti sono gusti. Ma i dati sono questi: le cose vanno male e a fondovalle non stiamo vivendo un inverno in controtendenza rispetto a quelli passati, ma una stagione pienamente coerente con la solita schifosissima solfa.

MrPippoTN

Citazione di: bantu86 il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:44:02


Citazione di: El Bonve il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:31:04

Complessivamente, comunque vada da ora in poi e considerando anche questo scialbo gennaio, non potrei mai preferire l'inverno scorso rispetto a questa. Almeno quest'anno una soddisfazione l'ho avuta, no come gli ultimi quattro inverni fatti di nulla a fondovalle.

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Desto isch wichtig! Ben detto.

P.s. Appena ho tempo ti rispondo meglio Pippo. Comunque ottimo post il tuo veramente, ma io non sto dando contro a quello che dici.

Aus Bozner Kessel mit Liebe



Grazie, Bantu. Facciamo fare un salto di qualità al forum impegnandoci a portare le nostre discussioni su un binario costruttivo!  ;)

ste77

ma stiamo confrontando gli inverni o il mese di gennaio?

c'è un po' di confusione in questo gennaio se escludiamo le zone da sfondamento ma che hanno un clima totalmente diverso ci sono state un paio di nevicate da 2/3cm ovunque per un totale di 5cm sciolti sempre in poche ore... quindi oltre ad aver fatto più caldo non ha fatto più neve dell'anno scorso...solo sopra i 1800m dove ha nevicato all'epifania ha fatto neve
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

El Bonve

Citazione di: MrPippoTN il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:52:43
Citazione di: El Bonve il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:31:04
Io il giudizio di gennaio lo do considerando il contesto. Se gennaio 2017 fosse arrivato quest'anno, dopo le vicissitudini dicembrine, sarei stato contento come una pasqua, molyo più che con un gennaio orrido come questo, ovviamente.

Ma gennaio 2017 non mi ha dato nessunissima soddisfazione, ha accentuato il mio stato di frustrazione dato da una stagione che altro non è stata che il coronamento di un periodo fatto di inverni che mi hanno fatto andare fuori di testa.

Complessivamente, comunque vada da ora in poi e considerando anche questo scialbo gennaio, non potrei mai preferire l'inverno scorso rispetto a questa. Almeno quest'anno una soddisfazione l'ho avuta, no come gli ultimi quattro inverni fatti di nulla a fondovalle.

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Si ma queste sono opinioni soggettive. Il prima, il dopo, il contesto... Il fatto che a dicembre abbia nevicato o meno, il fatto di avere i monti bianchi o meno...

Ognuno faccia i conti con le proprie stazioni meteo di riferimento. Io ho la mia, e quella guardo.

Media gennaio 2017: 0.5°C
Media gennaio 2018 finora: 4.1°C

Quest'anno, rispetto all'anno scorso abbiamo avuto molto più caldo e reputo si sia registrata anche una grossa anomalia rispetto alle medie storiche anche recenti, che andrò a verificare tra qualche giorno. In montagna ha nevicato di più di un anno fa? Certo, è palese e rappresenta un indiscutibile punto a favore di questo gennaio rispetto a quello passato. Ma è ovvio che da qualche parte nevichi ancora, anche in presenza di diversi gradi sopra la norma: viviamo in un contesto montuoso dove da qualche parte potrà nevicare ancora per anni in virtù del gradiente termico verticale e delle sacche di freddo imprigionate in determinate valli, grazie all'orografia.  Ecco perché, in larga parte della regione, basta ancora che precipiti qualcosa dal cielo: ancora per qualche anno sarà neve. Ma non è che ci volesse tanto a vedere qualche precipitazione in più rispetto a un anno fa, eh. Da questo punto di vista è ovvio che questo gennaio è andato meglio dello scorso. Ma è questo il problema? Ovviamente no. Statistiche alla mano, l'annata secca è normale. E' la continua reiterazione del caldo a preoccuparmi, ed è quella che va sottolineata anche in presenza di una buona annata per i monti (o parte di essi perché dipende dai settori). A chi dice "dicembre è stato freddo" faccio nuovamente notare che se mettiamo insieme dicembre e gennaio e li confrontiamo con il bimestre dicembre e gennaio dello scorso inverno, il saldo complessivo è chiaro: ha fatto più caldo quest'anno. Trovate i numeri nei miei post di ieri sera.

Volete il bicchiere mezzo pieno? Sono cadute più precipitazioni, ok. E in presenza di precipitazioni anche con 3°C in più rispetto alla norma si può assistere a belle nevicate ad alta quota o in zone privilegiate. Ma se il quadro generale è improntato al caldo, per me lo si deve comunque sottolineare affinché non ci si illuda che si stia vivendo un inverno in controtendenza rispetto al problema dei problemi: quello del caldo, che ieri creava problemi solo a Rovereto e Riva, oggi li crea a Trento e Bolzano e domani li creerà anche in Val di Non e su al Tonale.

Possiamo passare giorni a fare il gioco del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, i gusti sono gusti. Ma i dati sono questi: le cose vanno male e a fondovalle non stiamo vivendo un inverno in controtendenza rispetto a quelli passati, ma una stagione pienamente coerente con la solita schifosissima solfa.
E infatti mica lo metto in dubbio. Io, con questi numeri, preferisco questo inverno rispetto allo scorso, il succo del mio discorso è questo.

Ps: ho appena visto sul davanzale una mosca, una vespa e una coccinella nera. Bel trittico ;D.

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Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Heinrich

Segnali di forte disgelo in atto. Metá settimana sará marzo, poi da febbraio rientriamo in febbraio.....  ::) ::) :o :o :-X :-X :-\ :-\ :( :(

E nient'altro da aggiungere dopo questi dati:
Citazione di: MrPippoTN il Dom 28 Gennaio, 2018, 11:52:43

Ognuno faccia i conti con le proprie stazioni meteo di riferimento. Io ho la mia, e quella guardo.

Media gennaio 2017: 0.5°C
Media gennaio 2018 finora: 4.1°C

Quest'anno, rispetto all'anno scorso abbiamo avuto molto più caldo e reputo si sia registrata anche una grossa anomalia rispetto alle medie storiche anche recenti, che andrò a verificare tra qualche giorno.
Possiamo passare giorni a fare il gioco del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, i gusti sono gusti. Ma i dati sono questi: le cose vanno male e a fondovalle non stiamo vivendo un inverno in controtendenza rispetto a quelli passati, ma una stagione pienamente coerente con la solita schifosissima solfa.

Brividi. Va anche aggiunto che Dicembre 2017 resta sottomedia '81-'10, mezzo grado/un grado, ma sarebbe sopra le medie '61-'90 e le storiche che partono dal 1921 o 1870.
Per cui basta solo l'attuale tiepidissima seconda metá di gennaio per far saltare termicamente la stagione. Ma questo stiamo documentando d'altronde, coi nostri nowcasting, almeno dal 2010 in questo forum.  ;)
Ovverosia documentiamo l'estinzione della nostra meteo-passione (il freddo, la neve) e l'aumento energetico in atmosfera (fenomeni estremi, temporali).
Siamo, fra la popolazione civile, i maggiori testimoni dei famosi cambiamenti climatici. Abbiamo l'occhio per vederne gli effetti su flora e fauna.
Flora che si risveglia prima (fiori, boccioli, pollini e prati verdi), fauna idem (ciclisti, bikini, leggins e insetti).  ;D ;D

Penso che tirando le somme avremmo fra le mani -a scanso di un mega febbraio- un inverno brutta copia del 2010/2011 o 2009/2010, con la seconda parte anonima, tiepida e secca. Ed il gelo invernale nel finale, com'era nel marzo ´10 e ´11.

É ancora una volta, chiaramente, un inverno perfettamente dentro i trend al rialzo del GW: come fu il 2008/2009, nella sua epocale piovositá e nevositá. O peggio il 2013/2014, esasperazione totale dei pattern atlantici. Non esistono piú intere stagioni segnate da temperature negative anche rispetto alla media 1961-1990.
A stento lo fu l'estate 2014, con l'unica ondata di calore di 90h ad inizio giugno, poi solo Atlantico.



bantu86

Ottimi ed eloquenti quei due grafici, niente da ridire, sappiamo bene che la nostra spada di damocle è la temperatura però se proprio volessimo fare i puntini sulle i dovremmo fare una media delle precipitazioni nel trimestre invernale e non sull'intero anno anche perché è sempre più usuale assistere a temporali senza senso estivi che portano su la cumulata annuale in maniera anomala (tipo Bolzano quest'anno con 100 mm in una botta).

Magari non cambia niente, ma sarebbe interessante sapere cosa succede nei mesi invernali.

Quello che ci tengo a farti capire che gioire di un mese invernale come si vede non è necessariamente voler mettere la testa sotto la terra come gli struzzi. Tu pensi che non mi sia chiaro che inesorabilmente ci stiamo scaldando? Pensi veramente che il Franz, a dispetto dei suoi 20 cm da tempo immemore, si sia dimenticato del GW? Io penso di no.

Provo a fare un'analogia del cavolo, ma sono portato per la matematica e non per l'italiano  ;D.

Supponiamo che vai dal dottore e ti dica, varda Filippo hai un tumore e al 95% morirai entro 10 anni. La probabilità di guarire è bassissima. Come ti comporti?

Ipotesi A

Ti incazzi con il mondo, non trovi modo di gioire neanche nelle giornate in cui stai bene, e vai in giro a dire che se non si trova una cura sempre più gente morirà. Ovviamente cerchi un modo per curarti.

Ipotesi B

Anche in questo caso ti incazzi con il mondo, ma quelle poche giornate in cui stai bene esci, ti vai a fare una passeggiata all'area aperta e ti godi quella giornata. Magari con meno fervore, ma comunque andrai in giro ad allertare le persone sui rischi dei tumori. Ma come nell'ipotesi A pensi che anche se uno si gode quel poco di buono che ha non cercherà comunque una cura?

Il problema a parer mio è questo. Come mostra il grafico delle temperatura per quanto un mese possa essere sottomedia ormai sicuramente sarà seguito da uno o più mesi sopramedia che porteranno inesorabilmente la media annuale a +1 (+1 per semplificare).
Perché sperare in un inverno secco e freddo quando tanto al 90% arriverà la primavera o l'estate a fare da contrappasso?
Non è meglio sperare in un inverno dinamico come questo visto che tanto alla resa dei conti sempre a +1 saremo?

Oltre alla questione dei ghiacciai, che tra l'altro sono più sensibili alle temperature estive e a parer mio non hanno scampo, sai che disastro è stato per le riserve idriche gli ultimi 3 inverni? L'anno scorso Alperia è stata "obbligata" dal Veneto ad aprire le dighe per far defluire l'acqua in pianura nonostante i loro bacini fossero tutt'altro che pieni.

Per quanto possa o non posso piacere, un inverno anche sopramedia, ma che scarica metrate di neve sopra i 2000 metri è comunque manna dal cielo. Perché per quanto sopramedia si possa essere d'inverno, al 90% sopra i 2000 metri è neve. E' neve che rimane e che può riempire le falde durante la primavera.
Sperare in un inverno freddo e secco (soprattutto dopo gli ultimi autunni) è allo stesso modo fare come gli struzzi, tanto sai ben anche te che alla fine dell'anno quel +1 in qualche modo sarà raggiunto. Oltretutto se poi le precipitazioni arrivano da marzo/aprile la quota neve solitamente è così alta da non permettere un rimpinguamento delle falde e il rischio è quello di sommare al problema del riscaldamento da GW anche la siccità.

Per cui si, io PERSONALMENTE, spero in un inverno dinamico anche se sopramedia, ma non perché, come pensi tu, per far finta che il GW non esista, ma per alimentare la nostra passione, per avere qualcosa da vedere nei modelli, per discutere animatamente sulla quota neve, per vedere Ortisei finalmente con 30 cazzo di cm.
Gennaio 2017 per quanto bello termicamente è stato da morte meteo, senza uno straccio di speranza di vedere anche un'ondulazione misera da 5 mm, vedere 20 e passa giorni di gelo svanire verso il caldo senza neanche una nevicata da addolcimento.

E' questo che non capisco. Speri che tutto l'inverno sia freddo e secco, ma tanto sai bene anche tu, e ripeto, che a fine anno non si scappa, perché non puoi goderti quei piccoli scampi di normalità che ancora esistono? Cosa ce ne facciamo di un inverno sottomedia se poi d'estate bruciamo a +2? Se le falde piangono e tanto i ghiacciai si sciolgono lo stesso?

Ripeto non voglio banalizzare il dramma del GW, ma devi anche capire chi comunque si gode quel poco di buono che c'è e in un contesto ormai definitivamente sopramedia spera ancora in quel minimo di dinamismo per mantenere viva la passione.

Eh si Pippo per Bolzano è stato un dicembre da incorniciare, da pregare che capiti sempre. Una nevicata da 12 cm, una da 7 cm e altre 5 nevicate con accumulo dal velo al cm. 30 giorni di neve al suolo marmorizzata.
Si per Bolzano, per la città meno nevosa delle Alpi, per la città in cui la gente neanche si ricordava dei mucchi di neve, è stato super.
Poi giustamente possiamo discutere che con i mm caduti poteva fare 1 metro, certo. Però a me importa avere raggiunto la media annuale e aver goduto di Bolzano in versione old style per 1 mese. Aver goduto nel vedere tutta la provincia bianca, di essere andato a sciare in Gardena finalmente sulla neve vera. Si mi basta. Poteva far di più però almeno è riuscito a fare quel tanto che basta per regalarci un mese di poesia.

Poi se posso avrei anche un suggerimento pratico. Perché non facciamo sul forum una discussione apposita del tipo "Effetti concreti del GW" in cui analizziamo, postiamo dati precisi (anche esteri - io posso dare un contributo su quelli austriaci) e lasciamo libero sfogo all'Enrico  :D?.

Altrimenti secondo me riempire il nowcasting di GW di qua e GW di la diventa pesante. Se l'obiettivo è fare informazione, facciamola bene in una discussione separata altrimenti rischiamo che i visitatori neanche vedano i tuoi commenti in mezzo al nowcasting e rischiamo che solo noi, che sappiamo cosa sta succedendo, continuiamo a leggere queste cose.

E ripeto essere contenti per le montagne o per il dicembre passato NON vuol dire far finta che il GW non esista, ma solo godere un po' di quei pochi momenti in cui la nostra passione ci da ancora gioie.