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1996, l'ultimo vero burian in Trentino

Aperto da Thomyorke, Lun 11 Agosto, 2014, 12:44:39

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Thomyorke

Ne sento particolarmente la mancanza, dunque apro il thread. Mi manca in particolare l'atmosfera generata dall'irruzione russa che da noi non si presentò con il favonio ma con vento da sudest. Ricordo la luce giallognola del cielo, la foschia che si addensava pian piano sui monti, progressivamente più cospicua, a segnalare l'incessante e trionfale accumulo dell'aria fredda nei bassi strati dell'atmosfera.
Ricordo la voce di un Caroselli emozionato che annunciava "gelo", dicendo che "stavolta l'alta pressione russa sta facendo sul serio..."
Dopo un Natale piovoso, già a S.Stefano le cose cambiarono con l'aria che si stava sempre più raffreddando. Già in mattinata era subentrato un vento freddo con cielo sereno: l'inizio dell'irruzione! Il 27 mattina la temperatura era precipitata e ricordo che provai a fare un esperimento gettando dell'acqua sul poggiolo: si ghiacciò all'istante...saliva al contempo la rabbia per le notizie dai tg che mostravano immagini di bufera sulle adriatiche. D'altra parte l'estrazione dell'aria era notevole. Osservate la lingua blu da dove diamine arriva:








Il 28 mattina mi svegliai presto e notai un cielo uniformemente coperto da nubi basse, mi fiondai in giardino per controllare se eventualmente stava cadendo qualche fiocco. Il tavolino di legno aveva dato un riscontro positivo, lasciandomi scorgere la presenza di cristalli perfettamente formati, didattici nella loro tipica forma: era in atto un flusso da sudest con le classiche nubi basse e qualche debolissima precipitazione nelle zone esposte allo stau. Ben presto le nubi si alzarono ma il cielo rimase fosco e algido: le montagne avvolte dalle nubi presentavano i classici segni di quella che adesso riconosco esser stata una potente galavernata. Ecco il sudest, con il lago freddo che si impossessa di pianure e vallate (grazie Alpi che hanno contribuito all'accumulo gelido!):







Proseguivano intanto le notizie di fortissime bufere di neve sulle coste adriatiche e sugli appennini ma le nevicate ora si stavano spingendo anche verso la bassa pianura padana, specie nelle zone adiacenti ai monti.
La bellezza dell'irruzione fredda, la prima che ho davvero vissuto con consapevolezza, mi aveva lasciato un senso di pace che quasi mi faceva dimenticare il desiderio di neve che le immagini dei tg mi avevano fatto crescere nei giorni precedenti. Ma qualcosa stava cambiando e un Caroselli determinato si era lasciato andare ad una previsione dal mio punto di vista elettrizzante...

(continua...)
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Thomyorke

Come detto, le cose stavano per cambiare in quanto un nuovo nucleo gelido era previsto aggirare le Alpi da nord per poi confluire in una struttura depressionaria mediterranea che avrebbe pilotato sul nord italia corpi nuvolosi forieri di forti nevicate da scorrimento. Caroselli disse lo disse esplicitamente (mimando con le mani il processo di "scorrimento" che stava per descrivere): l'aria più tiepida era in procinto di scorrere al di sopra del cuscino gelido ("l'aria fredda resta incollata al suolo e non sloggia facilmente") determinando estese nevicate sui settori finora colpiti solo dal gelo ma non dalle precipitazioni. Quasi non ci credevo. Eppure, avessi avuto la possibilità di accedere alle mappe, non ci sarebbe stato proprio nulla da eccepire. Ecco infatti il bombolone che si sta per infilare da nord est al posto "giusto":






Il 30 fu una giornata speciale, rimase sereno fino al tardo pomeriggio quando in realtà secondo le previsioni il cielo si sarebbe dovuto coprire già in mattinata: credevo che qualcosa fosse andato storto e non sapevo che in pianura già nel primo pomeriggio aveva incominciato a nevicare. Trascorsi la giornata con un mio amico, andammo a vedere i presepi a Trento con suo padre e nel pomeriggio giocammo a calcio in una "busa dei cavai" (martignano) algida e secca. Il mio sguardo ogni tanto si rivolgeva al cielo e prima dell'imbrunire ecco che le prime nuvole si affacciarono da sud. Sta arrivando, pensai...e infatti in tarda serata ecco i primi fiocchi volteggiare, dapprima timidi, poi sempre più fitti. Attaccavano ovunque e stavano trasformando il paesaggio. Stanco ma felice cercai di dormire...

Sveglia presto la mattina del 31! Tripudio di neve, consistenza siberiana. Caroselli aveva ragione. Fra l'altro i bollettini annunciavano un peggioramento delle condizioni meteo in giornata ma con mia grande delusione dopo aver scaricato una quindicina di cm abbondanti il cielo si alzò nel pomeriggio. Fu solo una pausa. Guardate cosa si stava preparando per la notte di S.Silvestro:






Fine dell'anno trascorsa a Gardolo sotto un diluvio di neve farinosa. Ricordo che in TV scorrevano le immagini di una irriconoscibile Genova sotto una vera e propria tormenta di neve con tanto di temporale (tramontana scura, aria fredda che dalla pianura padana tracimava con violenza verso il mare, erano i primi segnali del "rimescolamento"). La nevicata si fece epica e pensai, a ragione, che quei momenti non li avrei più dimenticati.
Ecco l'apice del peggioramento, con libeccio bello cattivo sopra un "mare" di aria siberiana:




La mattina ci alzammo e di fronte ai nostri occhi una quarantina abbondante di cm aspettavano di essere spalati.
E il giorno dopo nuova neve, una quindicina di cm...ma questa è un'altra storia! ;)


www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

AltoGardameteo

Quanti ricordi anchio di quel fine dicembre in Busa ... stupendo ...

Ricordo benissimo il forte raffreddamento ed il vento del 26 dicembre, come pure i fiocchi coreografici e ghiacciati su ogni cosa a -5°/-6° del 27 e 28 dicembre ... le massime sottozero ... -4°C alle 18:00 del 29 dicembre ...
E poi l'apice: la nuvolosità in aumento il 30 dicembre dopo il -9° e passa della mattina ... la neve che iniziò verso le 21:30 ... la mattinata del 31 con neve siberia asciutta a -3°/-2° ... la pausa del pomeriggio con monti visibili fin sui 1000-1500 mt con pallini di ghiaccio ... e poi il "botto" da SW da metà sera, con nevone proprio attorno a mezzanotte ... e poi l'alba del 1° gennaio con 30 e passa cm al suolo ...
Peccato solo che fù una parentesi di una settimana in un inverno poi assai anonimo.

Qualche mio scatto dell'epoca

L'alba del 31


Mattina del 31


I miei 2 nipoti, sempre nella mattinata del 31


Il pomeriggio del 1° gennaio


Piccola chicca  ;D



El Bonve

ah perchè un buriano produce questi effetti? :o
io mi son sempre limitato al fohn freddo ;D ;D ;)
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

AltoGardameteo

Beh no, di solito il Burian vero e proprio entra bene da est senza particolari effetti favonici (e nel caso è Föhn da NE comunque molto freddo).

Inoltre la nevicata successiva ovviamente è avvenuta perchè il secondo impulso freddo è entrato da E-NE sulle Alpi andando a "tuffarsi" e scavare una depressione sul golfo di Marsiglia/Ligure, un classico dei migliori inverni (stessa dinamica, infatti, per il nevone del gennaio 1985 e quello del gennaio 2006, tanto per capirci).

MrPippoTN

Immenso, Franz. Stanotte ho sognato questa burianata qui, nel disagio mediterraneo più totale.