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le nevicate più avvincenti

Aperto da Thomyorke, Mer 18 Agosto, 2010, 17:22:15

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Thomyorke

Sbizzarriamoci qui a descrivere quelle che noi riteniamo siano state le nevicate più belle alle quali abbiamo assistito in Trentino Alto Adige!!
Magari documentando con foto, filmati e cartine sinottiche i bianchi eventi..
forza ragazzi!!
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

AltoGardameteo

Come ho spesso detto, una delle nevicate più "avvincenti" che ricordi è quella della vigilia di Natale 1993.

Ero ai primissimi tempi della passione meteo (anzi, nacque qualche mese dopo), e quindi non ero ancora avvezzo alle previsioni.

E, stando a quanto dicevano in TV e sul giornale, quel giorno doveva piovere fin sui 1000-1200 mt ....

Invece caddero una quindicina di cm che durarono al suolo una dozzina di giorni, spazzati via solo dalla mega sciroccata post-befana 1994.

Si trattò di una tipica nevicata "da Föhn": esso soffiò il 21-22 ed il 23 fù una giornata limpida e nemmeno molto fredda (ma asciutta ovviamente, con buon profilo) con estremi tipo -2°/ 8°.
Alla sera era ancora sereno e la temperatura calava rapidamente a 0°.

Al mattino verso le 7:00-7:30 venni svegliato dagli urli del bocia di sopra, e quando aprii la finestra veniva giù che Dio la mandava.
Continuò bene fino a mezzogiorno, poi verso le 13:00 si indebolì è ci fù una mezzoretta di acquaneve/pioviggine, condita fra l'altro da un paio di tuoni per l'arrivo del fronte freddo da NW.
Torno poi in neve, ma ormai stava per smettere.
A sera si alzò per qualche ora del Föhn "sporco" (con cielo nuvoloso) che fece sciogliere un pò di neve ma poi la fece subito gelare appena rasserenò.
Al mattino la Busa era una distesa di bianco sotto il cielo azzurro e l'aria frizzante sottozero.

Il Föhn con la -5° sulle Alpi
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122112.gif
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122212.gif

Arriva la saccatura da NNW
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122312.gif

Saccatura al lavoro
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122400.gif
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122412.gif

Föhn serale
http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra2/1993/Rrea1993122500.gif


Articoletto di alcuni giorni dopo



Fra l'altro fù una nevicata praticamente tutta trentina, perchè quel giorno sotto i 300-400 mt nel Norditalia nevicò solamente in valle dell'Adige e nell'alto Garda, a quanto ne sò io.


Thomyorke

#2
eccome se me la ricordo!!..avevo 9 anni e una passione smisurata per la neve, anche se le uniche informazioni previsionali di cui allora disponevo erano naturalmente le previsioni meteorologiche che trasmettevano in tv: questo fatto infondeva un aspetto ancora più "mistico" sui fenomeni nevosi, percepiti allora da me come una sorta di miracoli celesti che mi trasportavano in una dimensione parallela, favolosa ed idilliaca!Ricordo come il giorno prima della nevicata si parlava dell'arrivo di una perturbazione e sinceramente mi aspettavo solo una cosa, ovvero la neve, poichè l'aria era così fredda e limpida che sembrava trasudare inverno...e in inverno, si sa, quando arrivano le nuvole e fa freddo può solo nevicare, pensavo in cuor mio a fronte di altre esperienze simili vissute in precedenza..
In famiglia potevo allora contare su due grandissime appassionate di neve, mia madre e mia sorella. Con loro ricordo di aver notato verso sera (era già buio) le prime nubi: erano con mia grandissima gioia "a pecorelle" e ciò poteva essere indizio di precipitazioni in arrivo a breve, pensai, confortato dal famoso detto "nuvole a pecorelle, pioggia a catinelle"( anche allora non temevo la pioggia, esattamente come oggi...forse ero già contagiato da una sorta di consapevolezza ante litteram, istintiva e non scientificamente giustificata, delle grandi potenzialità di ristagno del gelo all'interno valle dell'adige). Quello che mi impressionava e gettava i dubbi sull'arrivo a breve della neve era la grande limpidità dell'aria e il fatto annesso che mi pareva dovessero intervenire troppi cambiamenti  in così poco tempo tali da trasformare un paesaggio ancora solo acerbamente invernale in uno che meritasse a pieno titolo la patente di Paesaggio Natalizio (fra l'altro la neve sarebbe caduta proprio alla vigilia di Natale)...Ma questa si sa, è una opinione poco scientifica e quando la perturbazione avanza, i cambiamenti possono essere repentini, anche se difficilmente percettibili all'interno del flusso di coscienza di un bambino di nove anni.
Per fortuna mi addormentai quasi subito, grazie anche alla partita amichevole giocata il pomeriggio a Salorno, e il risveglio fu uno dei più poetici che io ricordo: mia sorella mi tira letteralmente giù dal letto invitandomi con voce eccitata e incontenibile a "guardare fuori dalla finestra": rimasi imbambolato...tutto bianco e vellutato, rumori di spazzaneve in sottofondo..aaaaaaaaaaahhhh il paradiso, pensai..
Quella era la prima nevicata seria che vivevo dopo essermi trasferito da Gardolo a Martignano: l'anno prima c'erano state sì un paio di nevicate ma entrambe di poco superiori ai 10 cm mentre quella in corso aveva tutta l'intenzione di scaricare un ottimo quantitativo di neve! E infatti la sera misurai più di 35 cm di neve (Oscar ne riporta 28 a Gardolo). Ricordo che a fine giornata era così stanco e "pieno emotivamente" che rinunciai alla passeggiata fino alla chiesetta per riposarmi nel letto...ad un certo punto si alza anche il vento e dalla finestra "lampionofila" riesco anche a scorgere un po' di bufera...ma quello era il favonio che spingeva ed infatti la base delle nubi iniziava pian piano a sollevarsi fino a rendere visibile il Soprasasso, il Calisio e man mano tutte le montagne attorno..
Il giorno dopo cielo azzurro e T abbondantemente sottozero. Ehhh una nevicata abbondante e non seguita da acqua..a volte capita!!
E di lì a poco arrivò la neve di Capodanno...ma questa è un'altra storia!!
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MrPippoTN

Solo un commento al volo dal mare (dove tra l'altro non vedo una goccia di pioggia da quando sono arrivato, ovvero tipo dieci giorni fa): vi amo!!!

Thomyorke

Ebbene eccomi tornato da allenamento. Mi sento in vena di raccontare l'evento nevoso avvenuto la notte fra il 31 dicembre 1993 e capodanno 1994, vale a dire solo pochi giorni dopo il memorabile evento della Vigilia di Natale. Come di consuetudine la giornata del 31 scorre via veloce fra preparativi di cenone e qualche petardo scoppiato con gli amichetti di via dei castori. La giornata si presenta in parte serena, soleggiata e solo all'imbrunire cominciano a vedersi i segni dell'imminente cambiamento, di cui ero peraltro totalmente allo scuro: le prime nubi medie in contesto ancora poco nuvoloso iniziano ad addensarsi sulla cima della Paganella (ricordo che lo feci notare a mia madre la quale prontamente mi disse:"se la paganella la ga el capel, o che el fioca o che el fa bel") e comincia a spirare una brezzolina da sud..
Purtroppo o per fortuna (per ragioni che verranno in seguito esposte) eravamo stati invitati da parenti a Verona per passare lì la serata e festeggiare assieme il passaggio all'anno nuovo; la casa di Martignano restava in mano al fratello più grande, a cui subito prima di partire (col cielo ormai coperto e due gradi sotto zero) avevo parlato della possibilità di veder cadere qualche fiocco (in realtà in quel caso si trattava di una congettura puramente empirica, induttiva: freddo più nuvole uguale possibile neve...). La sua risposta fu sprezzante: ohh!!..non sono "nuvole da neve", indicando il cielo nuvoloso sulla cui volta si intuivano nettamente i contorni delle nuvole che lo componevano in tutta la sua densa compattezza minacciosa; non era certo una copertura omogenea con la classica nebbiolina pre nevicata, sembrava si dovesse piuttosto scaricare un temporale in effetti....in ogni caso sempre nubi erano, pensai, tagliando corto..
Giunti a Verona, pareva di essere in un altro mondo: umidume diffuso e classico odore tipico della campagna, nebbiolina londinese; insomma, l'antitesi dell'inverno che avevo appena lasciato a Trento, dove era presente una consistente copertura nevosa e l'aria era tagliente e secca...
Finito il cenone era tempo di aspettare il conto alla rovescia e stappare lo spumante, poi sarei andato di sotto a scoppiare con mio padre i botti! Finalmente si esce e con stupore mi accorsi che stava debolmente piovigginando: un classico caso di aerosol, posso dire ora a posteriori..Nebbiolina, pioviggine...desolazione...per fortuna che lo zio è un tipo un poco impaziente e così verso l'una decidiamo di tornare a casa...
Mi addormentai come un ghiro in macchina, assolutamente inconsapevole di cosa sarebbe successo di li a poco e di come l'adrenalina nel mio corpo mi avrebbe fatto risvegliare fino al mattino seguente..Arrivati verso Ala fui svegliato dal rumore assordante degli spazzaneve: ne avevamo uno davanti e uno dietro!Chiesi notizie: stava nevicando!!!..bagnato ma aveva già formato un velo poltiglioso sulla strada..che gioia provai, la ricordo ancora...fu una escalation: sotto Rovereto iniziava la neve seria ma a Besenello ci siamo fermati a montare le catene presso un benzinaio. Tutto "giallo" intorno a noi e neve fitta..verso nord poi c'era una esplosione di colori, quelli tipici da rifrazione di luci di città attraverso il candore leggero dei fiocchi...Dopo aver montato le catene, puntiamo verso nord, dove la nevicata assume connotati spettacolari con fiocchi grossi e secchi: maledetto Alberto (mio fratello), pensavo fra me e me, ansioso di poter toccare terra coi piedi, manco fossi un astronauta in procinto di sbarcare sula luna..Lo zio ci lascia all'imbocco della via dei Castori: neve fitta e paesaggio splendido: la neve fa rumore quando cade e a terra camminare non è affatto faticoso...provai a fare una palla: ci riusci solo con difficoltà, dopo aver riscaldato col palmo della mano l'oro bianco che ci cadeva in testa...Arrivati a casa, provai a dormire ma in realtà il mio occhio non poteva fare a meno di incrociare la luce del lampione, attorniato da uno scintillante festival di api bianche, laboriosamente impegnate nell'attività di ricoprire tutto, sacrificando se stesse. La neve è "adamitica": ha il potere originario e magico di dare vita nuova al mondo e di introdurre i suoi amanti in una dimensione inebriante. Ero ubriaco di neve ed avevo solo 9 anni. Il resto della notte trascorre in una specie di dormiveglia, fino a quando pigramente l'alba non interviene ingrigendo mano a mano l'atmosfera, ancora attraversata dai fiocchi..Continua a nevicare fino a metà mattina, poi subentra il favonio, questa volta più tiepidino rispetto a quello che era intervenuto nell'episodio precedente; il cielo rimane coperto e durante il giorno il favonio non da tregua facendo impennare la T fino a 6 – 7 C°...A fine nevicata registro più di 25 cm di neve, prima del fisiologico assestamento dovuto anche all'alito tiepido del vento di caduta. Ricordo di aver vissuto l'agonia della neve quasi si trattasse di una malattia che si era poco alla volta impossessata del mio corpo: fino a sera ero in totale empatia con la neve, sofferente ma ancora viva. La bassa umidità aveva limitato i danni ma ci voleva una bella gelata...Fui accontentato: il risveglio del 2 gennaio fu accompagnato da cielo sereno, calma di vento e tre gradi sotto lo zero...La mia amica neve era salva e io mi sentivo molto meglio!Alla prossima   
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MrPippoTN

Vorrei che il primo settembre ricominciasse l'inverno...


AltoGardameteo

Un'altra nevicata "degna di nota" per me è sicuramente quella del Natale 2000, perchè fù una delle prime che seguii attivamente su internet (dopo le 2-3 del 1999) e la prima che fotografia digitalmente  :)

Bella e classica nevicata da scorrimento dopo la moderata entrata fredda da est nei bassi strati del 21-22 dicembre, peccato per il seguito fra nubi e temperature leggermente soprazero che hanno lasciato ben poco entro capodanno.
Da ricordare che sul medio-basso lago nevicò solo fin verso mezzanotte o poco più e con 3-4 cm massimo, mentre qui proseguì neve sino al mezzogiorno del 25.

Cmq ecco qualche scatto dell'epoca

Prima infarinatura la sera del 24, notare la mia vecchia WMR-918  ;D


Gente che sia avvia alla messa di mezzanotte


Natale !


L'alba del 25








Scoglimento in action alla sera  :(


Ciao

MrPippoTN

È bellissimo leggere i vostri nivoresoconti da quaggiù, dove mi trovo da ormai 15 giorni e mi sono persino dimenticato come son fatte le nuvole!

Thomyorke

vorrei si ripetesse una stagione invernale INCREDIBILE come quella relativa al periodo 1977-1978..
tantissime nevicate...accumuli incredibili (più di 2 metri e 10 a gardolo)...neve al suolo continua..
3 episodi over 50 cm e altre emozionantissime nevicate...ahhhhhhh
A merano avevano trasformato l'ippodromo in una pista da sci..
Andatevi a vedere le carte del 10 e 11 febbraio..
MAMMA MIAAAAA!!!!..chi può postare posti qualche sequenza, sono sull'ipod touch! 8)
mi stampo una maglietta con quelle carte!!
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MrPippoTN

Citazione di: Thomyorke il Ven 20 Agosto, 2010, 00:54:32
Ebbene eccomi tornato da allenamento. Mi sento in vena di raccontare l'evento nevoso avvenuto la notte fra il 31 dicembre 1993 e capodanno 1994, vale a dire solo pochi giorni dopo il memorabile evento della Vigilia di Natale. Come di consuetudine la giornata del 31 scorre via veloce fra preparativi di cenone e qualche petardo scoppiato con gli amichetti di via dei castori. La giornata si presenta in parte serena, soleggiata e solo all'imbrunire cominciano a vedersi i segni dell'imminente cambiamento, di cui ero peraltro totalmente allo scuro: le prime nubi medie in contesto ancora poco nuvoloso iniziano ad addensarsi sulla cima della Paganella (ricordo che lo feci notare a mia madre la quale prontamente mi disse:"se la paganella la ga el capel, o che el fioca o che el fa bel") e comincia a spirare una brezzolina da sud..
Purtroppo o per fortuna (per ragioni che verranno in seguito esposte) eravamo stati invitati da parenti a Verona per passare lì la serata e festeggiare assieme il passaggio all'anno nuovo; la casa di Martignano restava in mano al fratello più grande, a cui subito prima di partire (col cielo ormai coperto e due gradi sotto zero) avevo parlato della possibilità di veder cadere qualche fiocco (in realtà in quel caso si trattava di una congettura puramente empirica, induttiva: freddo più nuvole uguale possibile neve...). La sua risposta fu sprezzante: ohh!!..non sono "nuvole da neve", indicando il cielo nuvoloso sulla cui volta si intuivano nettamente i contorni delle nuvole che lo componevano in tutta la sua densa compattezza minacciosa; non era certo una copertura omogenea con la classica nebbiolina pre nevicata, sembrava si dovesse piuttosto scaricare un temporale in effetti....in ogni caso sempre nubi erano, pensai, tagliando corto..
Giunti a Verona, pareva di essere in un altro mondo: umidume diffuso e classico odore tipico della campagna, nebbiolina londinese; insomma, l'antitesi dell'inverno che avevo appena lasciato a Trento, dove era presente una consistente copertura nevosa e l'aria era tagliente e secca...
Finito il cenone era tempo di aspettare il conto alla rovescia e stappare lo spumante, poi sarei andato di sotto a scoppiare con mio padre i botti! Finalmente si esce e con stupore mi accorsi che stava debolmente piovigginando: un classico caso di aerosol, posso dire ora a posteriori..Nebbiolina, pioviggine...desolazione...per fortuna che lo zio è un tipo un poco impaziente e così verso l'una decidiamo di tornare a casa...
Mi addormentai come un ghiro in macchina, assolutamente inconsapevole di cosa sarebbe successo di li a poco e di come l'adrenalina nel mio corpo mi avrebbe fatto risvegliare fino al mattino seguente..Arrivati verso Ala fui svegliato dal rumore assordante degli spazzaneve: ne avevamo uno davanti e uno dietro!Chiesi notizie: stava nevicando!!!..bagnato ma aveva già formato un velo poltiglioso sulla strada..che gioia provai, la ricordo ancora...fu una escalation: sotto Rovereto iniziava la neve seria ma a Besenello ci siamo fermati a montare le catene presso un benzinaio. Tutto "giallo" intorno a noi e neve fitta..verso nord poi c'era una esplosione di colori, quelli tipici da rifrazione di luci di città attraverso il candore leggero dei fiocchi...Dopo aver montato le catene, puntiamo verso nord, dove la nevicata assume connotati spettacolari con fiocchi grossi e secchi: maledetto Alberto (mio fratello), pensavo fra me e me, ansioso di poter toccare terra coi piedi, manco fossi un astronauta in procinto di sbarcare sula luna..Lo zio ci lascia all'imbocco della via dei Castori: neve fitta e paesaggio splendido: la neve fa rumore quando cade e a terra camminare non è affatto faticoso...provai a fare una palla: ci riusci solo con difficoltà, dopo aver riscaldato col palmo della mano l'oro bianco che ci cadeva in testa...Arrivati a casa, provai a dormire ma in realtà il mio occhio non poteva fare a meno di incrociare la luce del lampione, attorniato da uno scintillante festival di api bianche, laboriosamente impegnate nell'attività di ricoprire tutto, sacrificando se stesse. La neve è "adamitica": ha il potere originario e magico di dare vita nuova al mondo e di introdurre i suoi amanti in una dimensione inebriante. Ero ubriaco di neve ed avevo solo 9 anni. Il resto della notte trascorre in una specie di dormiveglia, fino a quando pigramente l'alba non interviene ingrigendo mano a mano l'atmosfera, ancora attraversata dai fiocchi..Continua a nevicare fino a metà mattina, poi subentra il favonio, questa volta più tiepidino rispetto a quello che era intervenuto nell'episodio precedente; il cielo rimane coperto e durante il giorno il favonio non da tregua facendo impennare la T fino a 6 – 7 C°...A fine nevicata registro più di 25 cm di neve, prima del fisiologico assestamento dovuto anche all'alito tiepido del vento di caduta. Ricordo di aver vissuto l'agonia della neve quasi si trattasse di una malattia che si era poco alla volta impossessata del mio corpo: fino a sera ero in totale empatia con la neve, sofferente ma ancora viva. La bassa umidità aveva limitato i danni ma ci voleva una bella gelata...Fui accontentato: il risveglio del 2 gennaio fu accompagnato da cielo sereno, calma di vento e tre gradi sotto lo zero...La mia amica neve era salva e io mi sentivo molto meglio!Alla prossima

Ricordo bene questa nevicata anch'io, e mi permetto di aggiungere la mia testimonianza vissuta dal punto di vista vallagarino. All'epoca avevo 14 anni, ero in prima superiore e per l'occasione festeggiai il Capodanno con i miei compagni di scuola a Noriglio (frazione di Rovereto, sui 5-600 metri), a casa di un'amica. Ricordo anche che nel tardo pomeriggio, a Rovereto città, le precipitazioni erano iniziate sotto forma di pioviggine e per questo motivo io ero molto triste: tanto per cambiare temevo che quell'orribile sputacchiamento mi avrebbe rovinato il Capodanno, oltre alla neve di Natale ancora presente al suolo. Ovviamente non potevo neanche lontanamente immaginare che, per una volta, la pioggia sarebbe girata in neve, cosa sempre più rara da vedere persino a Trento, figurarsi a Rovereto.

Per andare a Noriglio, camminavo in direzione della fermata dell'autobus in compagnia di mio cugino Giampiero, che stava passando le vacanze di Natale in Trentino, ospite a casa mia, e che quella sera si sarebbe imbucato al party dei miei compagni di liceo.

Che dire? Appena arrivato a Noriglio nevicava fitto e sottile, e andò avanti così per ore. A un certo punto però (verso le 10) la precipitazione incominciò ad intensificare, e soprattutto giunse alle mie orecchie la notizia che stava nevicando anche giù in città! Così mi scattò l'esaltazione totale e cominciai davvero a divertirmi!!!

Ricordo anche che quella sera avevo monopolizzato lo stereo perchè avevo appena scoperto il cd di Frankie HI-NRG "Verba Manent" (uno dei primi cd di hip hop italiano) e pompavo in heavy rotation il pezzo "Omaggio, Tributo, Riconoscimento", contenente un loop fischiettato che che mi ricorderà per sempre quella splendida nevicata:

Frankie Hi Nrg MC - Omaggio, tributo, riconoscimento

Passata la mezzanotte, dopo cioè i vari brindisi, botti e compagnia bella, andammo tutti a dormire nella casa dei nonni di questa ragazza, nella frazione di Saltarìa (a meta strada tra Noriglio e Volano). Ricordo che la passeggiata lungo la strada che da Noriglio conduce a Saltarìa passando per Zaffoni era INCANTEVOLE. Nevicava a larghe falde, il bosco era illuminato a giorno dai lampioni e al suolo c'erano almeno 20 cm di neve fresca.

Inutile aggiungere che il risveglio fu SPETTACOLARE! E il bello è che, statistiche alla mano, gli anni '90 sono stati i più avari di neve eppure per me sono stati i più belli... A Rovereto e dintorni, negli anni a cavallo tra le medie e le superiori ho vissuto nevicate SPETTACOLARI, e grazie a questo thread ve le racconterò un po' tutte.

Saludos amigos!  ;)

Thomyorke

è stupendo avere un quadro a 360 gradi delle nevicate vissute: avere a disposizione più punti focali per gettare lo sguardo sui fenomeni che emergono sulla superficie della propria memoria è di una ricchezza infinita perchè permette di rivivere degli splendidi momenti anche con gli occhi degli altri, con il risultato di raggiungere idealmente una sorta di dono dell'ubiquità!
Ottimo racconto Pippo...a noriglio ho vissuto ben 2 nevicate (giocavo nel rovereto): 21 novembre 1999 e 18 gennaio 2001...
8) 8) 8)
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AltoGardameteo

Ricordo anche qui la nevicata di Capodanno 1993-1994, con la pioviggine girata in neve poco prima di mezzanotte.
Cmq alla fine non fece molto, se non ricordo male tipo 3-4 cm ... daltronde era una nevicata "tirata per i cavei" alla massima potenza guardando tutto il contesto, e molto altimetrica.
Credo che già a Tenno caddero 15-20 cm.

Cmq il giorno dopo ricordo la neve (vecchia e nuova) gelata e incrostata a causa del Föhn.

AltoGardameteo

Una nevicata molto bella che ricordo è anche quella di martedì 9 febbraio 1999.

Ricordo bene come fino al giorno prima i bollettini e Meteotrentino per la regione mettevano solo nuvolosità variabile e possibilità di qualche debole nevischiata sui monti a nord.

Invece la Genoa-Low portata dal minimo in discesa dalla Francia si approfondì bene e portò 10-15 cm di neve farinosa a -1° ... ricordo davvero neve di qualità excelsior (anche se non ai livelli di quella del 21 dicembre scorsi, ovviamente) e del Föhn gelido del giorno dopo.
Peccato solo che nei 2-3 giorni successivi il minimo traslato verso E-Ne si piantò sull'Ungheria senza muoversì e portò Föhn a manetta; freddo si, ma anche secchissimo con UR al 10% che fece in parte sublimare ("asciugare") la neve.
Cmq la neve nel paesaggio durò vari giorni, ricordo bene il torneo Beppe Viola con la neve gelatissima ai lati dei campi, come pure la fontata di Arco ghiacciata con la neve in città durante la sfilata dei carri la domenica successiva.

Thomyorke

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