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14 settembre 2010: finalmente apre il primo forum esclusivamente dedicato ai meteoappassionati del Trentino - Alto Adige / Südtirol!

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F0rZ4 d4N1zA !!!!1!!!!1!!!!

Aperto da Thomyorke, Mar 19 Agosto, 2014, 19:03:33

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ste77

#15
Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 20 Agosto, 2014, 11:00:28
Mh no, io penso che ciò che attira l'attenzione sono i casi dove la normalità viene interrotta, dove una situazione ordinaria e tranquilla viene spazzata via da una violenza brutale.
Questo nelle persone comuni ingenera spavento e paura perchè proietta la disgrazia su sè stessa. I media ci sguazzano con questo.
Appartengono a questa casistica Yara (una 14enne che torna a casa in un normalissimo pomeriggio che finisce morta in un prato), il piccolo Samuele di Cogne (bambino che dorme nel suo lettino ammazzato barbaramente), le risse in centro storico a Trento (città austera e pacifica in cui irrompono frotte di immigrati sempre in strada disoccupati e a far baccano, il contrario del prototipo del trentino medio), le rapine nelle ville, pure il caso di Mertedith (chi non ha una figlia/nipote/conoscente studente fuori sede?).

E' chiaro che i prototipi di normalità e di persone indifese siano i bimbi e le donne, specie giovani. Altre figure che citi sono comunque ritenute nel subconscio della gente come "diverse", quindi quel che gli accade colpisce meno perchè non la si ritiene una situazione vicina a sè, e quindi spaventevole.
Penso sia questo il punto del discorso, non la graziosità, almeno secondo me.

Anche la storia di Daniza appartiene a questa categoria: un uomo che va per funghi, quanti trentini non ci vanno? La situazione più paciosa e tipica per un trentino. E "paff", arriva l'orso e ti mangia!!! Cosa c'è di meglio per un giornale? Il signor Maturi non mi pare sia una bella biondona :D

ma sì hai fondamentalmente ragione...comunque non intendevo che il motivo principale per cui diventano casi mediatici sia la graziosità, è quello che hai detto su sono d'accordo, il mio ragionamento era al contrario che se fossero state persone brutte forse sarebbero state scartate come casi mediatici.
Comunque la probabile assassina di Meredith non è stata assolta dai media americani per la sua faccia d'angelo? non ha ricevuto migliaia di lettere in carcere d'amore? non è stata trattata in un certo modo dalla stampa?...avrei voluto vedere se era brutta sarebbe stata l'icona dell'amica invidiosa assassina...quello che effettivamnete è avvenuto con Sabrina di Avetrana...non dirmi che Amanda e Sabrina sono state mediaticamente trattate allo stesso modo...
Comunque io le foto che ho visto sono al 95% dell'orso, io la foto di sto Matura non l'ho mai vista  ;D...e poi la vittima per la quasi totalità è l'orso mica l'uomo, ma devo dire che non ho seguito molto il caso e devo dire la verità nemmeno mi appassiona, per questo sono andato off topic  ;D ;D
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

Thomyorke

Citazione di: Heinrich il Mar 19 Agosto, 2014, 23:59:52
Franz, hai un'idea di homo sapiens sapiens per me discutibile.


Innanzitutto: l'homo sapiens sapiens non è più intelligente di nessun altro vivente! Non ti sto dicendo che aderisco alla nuova 'moda filosofica' per cui si sta cercando d'uscire dall'antropocentrismo, ma sto dicendo di essere coscienti di cosa siamo!

Noi siamo bipedi e instabili nella nostra posizione fisica. Non abbiamo particolarità (artigli, antenne, zanne, protuberanze, corna, ecc.) per cui i nostri sensi sono specializzati.
Nella nostra mediocrità fisiologica la postura eretta, tale da 300mila anni, ci ha imposto l'adattabilità e la proiezione-prolungamento delle nostre capacità fisiche verso l'esterno: dal bastone per camminare alla selce, dalla techne alla scrittura!

Nel nostro prolungamento verso l'esterno abbiamo rapidamente preso coscienza del creato, abbiamo sviluppato forme di vita organizzata in modo complesso, abbiamo creato il linguaggio con cui, unitamente alla sedentarietà, s'è sviluppata la civiltà - partendo dalla nascita dell'idea di bene-padre-capitale (ereditabile).

Un plantigrado è un gigantesco mammifero quadrupede e peloso, dotato di un olfatto potente.
L'80% del suo DNA è identico al nostro.

L'idea dello stare al mondo, dal momento che ci stiamo, è condivisa dall'orso e dall'uomo. Noi la possiamo dire, lui no. Il moto verso l'esterno iniziato con l'instabilità della postura eretta, prosegue verso l'astrazione attraverso il linguaggio.

L'avere coscienza del grado di fratellanza che lega noi, inurbati e civilizzatici per scelta-destino, e loro, plantigradi pelosi quadrupedi, è già una forma d'evoluzione ulteriore della nostra specie.

Non c'è da dire niente intorno alla legge del più forte in natura. Così ponendoci non c'è da giustificare sotto nessuna legge l'intero creato.
Nessun sistema si crea, nessun modello, nessuna legge: i limiti sono presenti quali sono, fisici e fisiologici.

Nel nostro moto proiettivo verso l'esterno dalla postura eretta, l'uomo -affidandosi alla tecnica- è uscito dallo stato di natura, condizione di cui già ci si rendeva conto 2500 anni fa quando i Greci iniziarono con le domande.

Poi, sviluppata la civiltà, l'uomo s'è stanziato e isolato: ha addomesticato la natura, ma badare che l'addomesticamento non è sottomissione, è circondarsi di forme di natura non ostili, riconosciute come tali dopo migliaia d'anni di selezione.

Nel moto civilizzatore, il linguaggio ha allontanato dalla memoria viva dello stare al mondo e in alcune condizioni in cui il determinismo ambientale ha imposto restrizioni maggiori, ecco che l'unica legge delle leggi è stata scordata.





Da tutto ciò si può concludere che:

1. se misuriamo in base alla nostra techne il progresso e l'evoluzione, allora l'auto è qualcosa di troppo primitivo.
2. se misuriamo in base al rapporto che abbiamo con gli altri animali il nostro grado di civiltà, allora siamo fermi alla sedentarietà grezza, dove si lotta fra uomini di Cromagnon per accaparrarsi le sponde di un lago.





Mi pare che la posizione che sostieni è compromessa con un relativismo inaccettabile e vulnerabile alle autoconfutazioni. Dici che non è vero che l'homo sapiens è il più intelligente fra i viventi e poi mi fornisci una lista di dettagli fisici e abilità di cui noi esseri umani siamo carenti rispetto ad altri animali che sanno fronteggiare l'ambiente senza l'aiuto di strumenti provenienti da quella che chiami, non senza un certo abuso di pathos retorico, "téchne".
Ora, senza dubbio l'intelligenza e la razionalità hanno una provenienza biologica, ma negare il confine fra abilità fisiche e abilità intellettuali sulla scorta del fatto che dopotutto siamo "esseri biologici" mi pare quantomeno bizzarro. Se noi non avessimo dalla nostra un surplus di intelligenza, intesa grossomodo come capacità di modificare l'ambiente sulla base della nostra capacità di prevedere il futuro, saremmo già stati spazzati via dalla faccia della terra. Come riconosci tu stesso siamo caratterizzati da una sorta di "mediocrità fisiologica". Perché dunque non riconoscere che la nostra maggiore intelligenza ci permette non solo di sopravvivere, ma di creare con il linguaggio dei contesti semantici entro i quali riconoscere ciò che è moralmente giusto, distinguendolo da tutto ciò che può avere effetti nefasti per la nostra specie e per il nostro pianeta?
Riconoscere che siamo animali non implica il fatto che non si possano riconoscere delle sostanziali differenze fra il nostro modo di comportarci e quallo di altri animali: dalla nostra abbiamo la dimensione normativa, che ci permette di assumerci delle responsabilità, di fare promesse e di pretendere che il comportamento dei nostri simili sia adeguato a determinati canoni sulla falsariga di quelli che chiamiamo diritti e doveri. Mi pare che questo fatto sia fondamentale e mi sembra che la differenza fra una comunità umana e una popolazione di api verta proprio sul carattere normativo/semantico degli scambi linguistici che avvengono fra gli uomini: le api agiscono causalmente in base a degli stimoli (per quanto complessi essi siano), noi anche, ma oltre ad agire in base a degli stimoli (siano essi percezioni di fame/sete, come pure segni di un linguaggio) sappiamo anche riconoscere che certi segni sono dotati di significato, un fatto che è strettamente connesso alla possibilità di accedere ad uno "spazio delle ragioni" entro il quale ognuno può riconoscere se stesso come membro di una comunità.
Non ti rendi conto che già il fatto di poter dire che "non siamo più intelligenti di altri animali" è una prova della nostra maggiore intelligenza?
Un altro punto che mi risulta oscuro è quando sostieni che noi e l'orso condividiamo l'idea dello stare al mondo ma solo noi la possiamo dire. Secondo me questo è frutto di una confusione circa il rapporto fra idee e linguaggio. Mi pare che non sia ragionevole pensare che idee e segni linguistici siano elementi dicotomici che non sono legati a doppio filo: avere delle idee implica la capacità di padroneggiare un linguaggio. L'orso ha delle percezioni, ma non ha i concetti per classificare le sue esperienze. E la padronanza di un concetto, sebbene può avere come condizione causale la percezione, non si identifica certo con essa! A meno di non pensare che imparare un linguaggio significhi coordinare attraverso l'uso di segni linguistici idee preesistenti con elementi del mondo esterno. La questione è più complessa di così!
Forse hai ragione quando dici che "se misuriamo in base al rapporto che abbiamo con gli altri animali il nostro grado di civiltà, allora siamo fermi alla sedentarietà grezza, dove si lotta fra uomini di Cromagnon per accaparrarsi le sponde di un lago". Ma il fatto che tu abbia ragione deve derivare dalla presenza di un ideale di civiltà non corrotto rispetto al quale è possibile istituire un confronto con il nostro attuale comportamento. E la capacità di individuare questo ideale è strettamente connessa con il pensiero che l'uomo è in grado di formulare dei giudizi morali, cosa che invece è preclusa agli insetti e ai panda. Insomma, il fatto di poter descrivere l'uomo come un essere crudele, grezzo e immorale, ci obbliga a riconoscere la presenza in noi di tutte le potenzialità che rendono possibile l'agire morale. Altrimenti questi giudizi "naturalistici" non prenderebbero quella piega moraleggiante che è tipica di chi afferma con tono perentorio che fra noi e gli orsi in fondo non c'è nessuna differenza rilevante.
   
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

El Bonve

e intanto quei ridicoli animalisti si fanno buttare fuori di peso con una bella figura di merda ;D ;D ;D
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Heinrich

Dunque, con ordine.

Va stabilita adesso cosa sia techne. Dunque, rispondi a questo intanto.
Non vedo un distinguo qualitativo delle intelligenze fra specie nella mia possibilitä di dire l´orso. Il linguaggio ci appartiene come elemento biologico distintivo, chiaro, ma non credo che lo sia anche per distinguere le intelligenze e classificarle.
Altra domanda: cosa sia l´intelligenza - la entelechia?

E ancora: l´idea, radice greca -id- legata al vedere, al percepire con gli occhi, non appartiene anche al panda? Con la differenza che lui quadrupede l´idea la vive-vede e non la ripete, mentre noi la viviamo-vediamo e la ri-viviamo grazie al linguaggio che ci permette di dirla, ripeterla, esprimerla?
La dicibilitä delle cose, o prima ancora delle "cose", degli oggetti (ob-iecta / gegen-stand / pro-blemata), posso dire che appartiene al nostro moto di proiezione verso il fuori dei nostri limiti fisici? Mi spiego: il linguaggio, dandosi, ci ha gettati nella possibilitä di dire e ri-dire le cose, quindi nella semantizzazione del mondo in cui siamo e quindi nella sua previdibilitä e pensabilitä. Da qui la differenza che ho in mente fra la idea-vivente che ha l´orso e la idea-idea che abbiamo noi. Ma niente di qualitativo.

La possibilitä di dire la morte, dopo aver ucciso, di dire il bene, dopo averlo fatto, non credo si discosti troppo dall´agire istintivo delle bestie: ci fornisce la gamma delle azioni a noi ripetibili, ma niente altro.
La morale ancora una volta si dimostra uno dei primi artifici (concetti?) che ci hanno tolto dalla condizione di natura.
La scrittura, dopo la parola parlata, credo sia la cesura definitiva dell´homo sapiens sapiens dallo stato di natura (parlare) e credo sia quindi l´avvio di una condizione altra: arti-ficiale.

Queste premesse credo siano necessarie per ricomporre (decostruire?) quello che si ha in mente per ´idea-concetto-intelligenza´.


Franz, sii paziente con me, sto leggendo Derrida e Heidegger e il ilnguaggio pare sia un bell´inghippo  :P :P

Thomyorke

Citazione di: Heinrich il Sab 23 Agosto, 2014, 17:57:32
Dunque, con ordine.

Va stabilita adesso cosa sia techne. Dunque, rispondi a questo intanto.
Non vedo un distinguo qualitativo delle intelligenze fra specie nella mia possibilitä di dire l´orso. Il linguaggio ci appartiene come elemento biologico distintivo, chiaro, ma non credo che lo sia anche per distinguere le intelligenze e classificarle.
Altra domanda: cosa sia l´intelligenza - la entelechia?

E ancora: l´idea, radice greca -id- legata al vedere, al percepire con gli occhi, non appartiene anche al panda? Con la differenza che lui quadrupede l´idea la vive-vede e non la ripete, mentre noi la viviamo-vediamo e la ri-viviamo grazie al linguaggio che ci permette di dirla, ripeterla, esprimerla?
La dicibilitä delle cose, o prima ancora delle "cose", degli oggetti (ob-iecta / gegen-stand / pro-blemata), posso dire che appartiene al nostro moto di proiezione verso il fuori dei nostri limiti fisici? Mi spiego: il linguaggio, dandosi, ci ha gettati nella possibilitä di dire e ri-dire le cose, quindi nella semantizzazione del mondo in cui siamo e quindi nella sua previdibilitä e pensabilitä. Da qui la differenza che ho in mente fra la idea-vivente che ha l´orso e la idea-idea che abbiamo noi. Ma niente di qualitativo.

La possibilitä di dire la morte, dopo aver ucciso, di dire il bene, dopo averlo fatto, non credo si discosti troppo dall´agire istintivo delle bestie: ci fornisce la gamma delle azioni a noi ripetibili, ma niente altro.
La morale ancora una volta si dimostra uno dei primi artifici (concetti?) che ci hanno tolto dalla condizione di natura.
La scrittura, dopo la parola parlata, credo sia la cesura definitiva dell´homo sapiens sapiens dallo stato di natura (parlare) e credo sia quindi l´avvio di una condizione altra: arti-ficiale.

Queste premesse credo siano necessarie per ricomporre (decostruire?) quello che si ha in mente per ´idea-concetto-intelligenza´.


Franz, sii paziente con me, sto leggendo Derrida e Heidegger e il ilnguaggio pare sia un bell´inghippo  :P :P

Davvero una brutta compagnia ti sei scelto. Fra l'altro si ispirava pure ad idee di stampo nazionalsocialista. Quando iniziai a leggere una sua opera avevo come la strana sensazione di essere l'unico a non comprendere quello strano linguaggio così carico di sacralità e presunzione. Poi mi sono imbattuto in una intervista a Kripke, il genio della logica modale e mi sono tirato su di morale... ;D

Eccone uno stralcio: Ci dica però che cosa pensa, allora, della fenomenologia. «Certamente ci sarà del lavoro serio e interessante. Io ho letto solo qualche traduzione di Husserl, non molto buona: non si capiva niente. Di Heidegger ho letto soltanto le frasi citate da Carnap: credevo che se le fosse inventate lui, ma sono andato a controllare e Heidegger le aveva dette sul serio. Ricorda? "Parlerò dell' essere stesso e di niente altro". Che altro potrebbe esserci, oltre l' essere? Queste sono barzellette». Conosce la sua intervista postuma Solo un Dio ci può salvare? Heidegger dice che i suoi amici francesi gliel' hanno confermato: quando iniziano a pensare, devono farlo in tedesco. «Ridicolo. Fra l' altro, Diderot diceva lo stesso del francese».

Insomma, penso proprio che dietro quel modo oscuro e apocalittico di dispiegare le parole si celi una drammatica aridità del concetto. Le solite lagnanze contro la scienza e la tecnica senza che ciò sia accompagnato da una conoscenza dell'argomento che possa garantire una competenza anche solo sufficiente per poter giudicare senza patetismi e luoghi comuni il rapporto fra l'uomo e la scienza. Una serie infinita di stanghette per unire parole e formare dei presunti "superconcetti" in grado di svelare il senso della realtà. Il tutto dalla poltrona di casa o in qualche elegante sala universitaria degna delle élite accademiche allora accondiscendenti al potere in ascesa.
Naturalmente ciò che per prima è sacrificata è la chiarezza del discorso. Un esempio?


CitazioneE ancora: l´idea, radice greca -id- legata al vedere, al percepire con gli occhi, non appartiene anche al panda? Con la differenza che lui quadrupede l´idea la vive-vede e non la ripete, mentre noi la viviamo-vediamo e la ri-viviamo grazie al linguaggio che ci permette di dirla, ripeterla, esprimerla?
La dicibilitä delle cose, o prima ancora delle "cose", degli oggetti (ob-iecta / gegen-stand / pro-blemata), posso dire che appartiene al nostro moto di proiezione verso il fuori dei nostri limiti fisici? Mi spiego: il linguaggio, dandosi, ci ha gettati nella possibilitä di dire e ri-dire le cose, quindi nella semantizzazione del mondo in cui siamo e quindi nella sua previdibilitä e pensabilitä. Da qui la differenza che ho in mente fra la idea-vivente che ha l´orso e la idea-idea che abbiamo noi. Ma niente di qualitativo.

Non è con l'astrusità dello stile che avviene la ricerca della verità: filosofi come Heidegger hanno confuso la banale possibilità di utilizzare un linguaggio ermetico con l'idea che trascendere i contorni linguistici del senso comune sia necessario per toccare la "profondità" delle cose. Ma l'alone di sacralità e misticismo che fuoriesce dai suoi scritti non sono altro che un residuo delle antiche superstizioni per le quali la verità deve essere rivelata attraverso la lettura di un testo piuttosto che nel contesto di una seria ricerca empirica. Ora, tu chiami idee le percezioni sensoriali provate dall'orso. Ma che significa idea? L'orso ha una "idea di albero" quando vede di fronte a sé un albero? Io credo che semplicemente gli arrivino degli stimoli sensoriali a cui poi l'animale reagisce in base alla specifica costituzione della rete neuronale che forma il suo cervello, in cui la disposizione delle sinapsi può variare in base alle modifiche che avvengono grazie all'esperienze da lui vissute e che possono sfociare in una variazione del comportamento. O vogliamo forse affermare che l'orso decide attraverso delle inferenze che si sviluppano nel contesto di eventuali sue credenze? Non che il nostro cervello sia qualitativamente diverso rispetto a quello di un orso. Ma molto spesso la complessità e l'arricchimento quantitativo comportano una trasformazione netta che si riflette nella possibilità di attualizzare funzioni e comportamenti complessi, fra cui la possibilità di comunicare attraverso segni dotati di un significato sorretto da regole condivise. Non c'è bisogno di introdurre una strana entità eterea come la "coscienza" (o res cogitans) per dar conto della differenza che ci separa da altre specie animali. Anche se nessuno si sognerebbe di dire che fra quattro granelli di sabbia e una spiaggia c'è una differenza "qualitativa" (dopotutto si tratta di un mero incremento quantitativo), converrai con me che le due cose sono ben diverse. Negare che vi sia una differenza equivale a misconoscere le caratteristiche e le peculiarità del mondo in cui viviamo.
Per me il tratto distintivo della intelligenza è la normatività delle regole che sorreggono il linguaggio e che sono alla base della possibilità di dare e ricevere ragioni per ciò che diciamo. Un pappagallo può essere un utile rivelatore della presenza di un oggetto verde se opportunamente istruito a dire "verde" ogni volta che davanti ai suoi occhi si presenta una certa sfumatura cromatica. La sua abilità è ancora conoscenza? Non credo si possa dire che lo sia, a meno di non attribuire la capacità di avere conoscenze alle fotocellule o ai giradischi. Non basta infatti che una emissione sonora sia sintomo del fatto che qualcosa è verde di fronte a noi per caratterizzare l'emissione come conoscenza. Colui che la pronuncia deve essere in grado di caratterizzare l'emissione sonora come sintomo della presenza di qualcosa di verde: e ciò significa che la conoscenza è tale solo se è conoscenza giustificata.
Si noti che tutto ciò non tocca ancora la questione della verità (e fornisce quindi ottimi indizi per pensare che verità e giustificazione siano cose diverse): tizio nel tentativo di indovinare il numero di palline presenti in un cesto potrebbe affermare una cosa vera - "le palline sono 12340" - ma credo che nessuno caratterizzerebbe la sua affermazione come una conoscenza. Infatti non è giustificata. Tizio non ha nessuna ragione per dire che le palline sono 12340: infatti ha tirato ad indovinare e "indovinare" significa cogliere la verità per caso, aspetto molto comune e banale che mette però in seria difficoltà coloro i quali (relativisti alla Heidegger) pensano che la verità dipenda dal modo in cui noi pensiamo le cose e dai nostri criteri di giustificazione, piuttosto che dal modo in cui le cose sono. 
 
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Heinrich

Heidegger nel '36 accetta da Hitler in persona la reggenza della cattedra di filosofia a Francoforte. Al discorso d'insediamento, tiene un'orazione d'elogio al nazionalsocialismo.
Fino agli anni '70 e alla morte le sue risposte alla domanda 'ma perché aderì?' furono sempre evasive. Era fondamentalmente convinto di un'epurazione della razza umana per vivere meglio nel pianeta, ben immaginandosi scenari abominevoli in cui viviamo noi oggi.

Non credo però Heidegger fosse un filosofo sprovvisto di una giusta riflessione sulle scienze e sulla condizione moderna (e postmoderna oggi) dell'uomo e della civiltà.
Derrida oggi è ancora più distante da Heidegger, ma comunque il suo linguaggio filosofico, come il pastore tedesco cinquant'anni prima, si fonda sulla capacità poetica della lingua filosofica, per avvicinarsi sempre più appunto allo svelamento 'sacrale' del reale.
Componente imprescindibile secondo me per appropriarci del nostro mondo, per sapere come funziona un poco, è l'esser consci del valore sacrale di tutti i segni che danno senso al nostro stare al mondo.
La decostruzione proposta da Derrida, applicata ai testi e non solo, è il massimo impegno etico che possiamo avere oggi: eticamente ci affranca dalla catena delle necessità e dal sistema sociale massificato iper-capitalistico e consumistico in cui siamo incatenati.


Ciò detto a me Heidegger piace, anche perché ha aperto alla letteratura un intero vocabolario. Jacques Lacan e Jacques Derrida sono altrettanto validi, ma ostici sì.
Non credo in quel che dici, Derrida -tuttora accusato di sproloquio- rispose a chi gli chiese cosa stesse dicendo che la sua filosofia erano "fuochi di parole", si percepiva uno sforzo notevole certamente rotante attorno al linguaggio, che segna e connota indubbiamente la nostra condizione postmoderna.

Ti rimando a Maurizio Ferraris, Documentalità, perché abbiamo bisogno di lasciare tracce, 2013.


Derrida era un etologo oltreché filosofo, esperto del comportamento dei grandi primati.





Fatte queste premesse, più tardi risponderò a quel che hai risposto a me. Comunque volevo prima di tutto difendere il nome di Heidegger, un nazista reazionario esoterico e elitario, che però aveva capito come funzionavano le vite degli uomini delle civiltà in cui lui era gettato, in un sistema fallologocentrico che non fa mai male ricordare.



Everest

Tornando a discorsi terra terra vorrei dire due parole da appassionato di montagna e anche di orsi. Lo dico con orgoglio che ho incontrato molti orsi sui miei passi in slovenia, un paio di volte qui in Trentino. Nel 100% dei casi l'orso é fuggito a gambe levate. Perché non si comincia a capire che qualsiasi animale sulla faccia della terra che ha vicino i cuccioli é pericoloso?! Della donna morta in Tirolo a causa di una mucca? Ne parliamo?! I pericoli della montagna sono ben altri.... L'imprudenza su tutte, quanti si avvicinano alla montagna come se fosse il giardino di casa e ci rimette la pelle salvo poi leggere montagna assassina? Parliamo della caccia? Bene...  http://www.ilcambiamento.it/caccia/caccia_italia_113_vittime_46_giorni.html  questi sono dati (no fuffa e fantasie di orsi che attaccano i bambini). Una vipera dieci giorni fa ha mandato all'ospedale una turista in rendena proprio (silenzio totale dei giornali).
Il LIFE ursus (terminato dieci anni fa e tutti ne parlano come un progetto in corso) é un progetto di ripopolamento delle Alpi centrali non del Trentino con tanto di studio di fattibilità (nel web lo trovate), firmato da altre regioni che però ora si tirano indietro. Se l'orso sconfina in alto adige dura una settimana, in Austria due giorni, in Svizzera mezz'ora. Complimenti per aver rispettato gli accordi Luis & c.
Parliamo della nostra classe politica. Ugo Rossi parla di progetti vecchio e debole (come detto dovrebbe sapere che è terminato anni fa), Dallapiccola è l'unico che ha parlato di      comportamento anomalo dell'orsa (genio), Boso ha proposto di sterilizzare gli orsi (si sterilizzi chi lo ha fatto nascere). In buone mani siamo no? Qui non si deve essere ne animalisti ne estremisti (e io non sono né uno né l'altro). A me piace la montagna e quando all'interno di una parco naturale come l'adamello  Brenta costruiscono impianti di sci (collegamento Pinzolo-Campiglio camuffato come piani di viabilità), lago di serodoli con devastazione in programma, caccia in motoslitta all'interno del parco, strade forestali aperte al traffico viene il voltastomaco.... In tutto questo è l'orso il soggetto che con la montagna non c'entra nulla? Questa è l'idea del turismo trentino, in pesante rosso da anni e anni. Questa montagna e chi la difende mi fa schifo. L'orso dove è presente in maniera massiccia é fonte di turismo e la gente paga fior di soldi per un giorno in capanno... Succede in Slovenia, Finlandia, Usa, Canada ecc ecc.

Ps #iostocondaniza

Everest

#22
http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/la-fuga-dellimprendibile-orsa-daniza-1966367/

"Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago, ha dichiarato che «interverrà direttamente e personalmente alla cattura immediata o, in ultima istanza, all'abbattimento dell'orsa». Le sorelle Ghedina non commentano. Mostrano un foglio appeso nel rifugio. «Una valle dove vivono gli orsi — non occorre essere poeti per capirlo — è più bella di una valle senza orsi». Firmato: Dino Buzzati."

Giacomo da Centa

Citazione di: Everest il Lun 08 Settembre, 2014, 22:34:54
Tornando a discorsi terra terra vorrei dire due parole da appassionato di montagna e anche di orsi. Lo dico con orgoglio che ho incontrato molti orsi sui miei passi in slovenia, un paio di volte qui in Trentino. Nel 100% dei casi l'orso é fuggito a gambe levate. Perché non si comincia a capire che qualsiasi animale sulla faccia della terra che ha vicino i cuccioli é pericoloso?! Della donna morta in Tirolo a causa di una mucca? Ne parliamo?! I pericoli della montagna sono ben altri.... L'imprudenza su tutte, quanti si avvicinano alla montagna come se fosse il giardino di casa e ci rimette la pelle salvo poi leggere montagna assassina? Parliamo della caccia? Bene...  http://www.ilcambiamento.it/caccia/caccia_italia_113_vittime_46_giorni.html  questi sono dati (no fuffa e fantasie di orsi che attaccano i bambini). Una vipera dieci giorni fa ha mandato all'ospedale una turista in rendena proprio (silenzio totale dei giornali).
Il LIFE ursus (terminato dieci anni fa e tutti ne parlano come un progetto in corso) é un progetto di ripopolamento delle Alpi centrali non del Trentino con tanto di studio di fattibilità (nel web lo trovate), firmato da altre regioni che però ora si tirano indietro. Se l'orso sconfina in alto adige dura una settimana, in Austria due giorni, in Svizzera mezz'ora. Complimenti per aver rispettato gli accordi Luis & c.
Parliamo della nostra classe politica. Ugo Rossi parla di progetti vecchio e debole (come detto dovrebbe sapere che è terminato anni fa), Dallapiccola è l'unico che ha parlato di      comportamento anomalo dell'orsa (genio), Boso ha proposto di sterilizzare gli orsi (si sterilizzi chi lo ha fatto nascere). In buone mani siamo no? Qui non si deve essere ne animalisti ne estremisti (e io non sono né uno né l'altro). A me piace la montagna e quando all'interno di una parco naturale come l'adamello  Brenta costruiscono impianti di sci (collegamento Pinzolo-Campiglio camuffato come piani di viabilità), lago di serodoli con devastazione in programma, caccia in motoslitta all'interno del parco, strade forestali aperte al traffico viene il voltastomaco.... In tutto questo è l'orso il soggetto che con la montagna non c'entra nulla? Questa è l'idea del turismo trentino, in pesante rosso da anni e anni. Questa montagna e chi la difende mi fa schifo. L'orso dove è presente in maniera massiccia é fonte di turismo e la gente paga fior di soldi per un giorno in capanno... Succede in Slovenia, Finlandia, Usa, Canada ecc ecc.

Ps #iostocondaniza

Sono colpito dalle tue parole da quanto le condivido, le sottoscrivo in pieno, per quel che mi riguarda!

Fede

Citazione di: Everest il Lun 08 Settembre, 2014, 22:34:54
Tornando a discorsi terra terra vorrei dire due parole da appassionato di montagna e anche di orsi. Lo dico con orgoglio che ho incontrato molti orsi sui miei passi in slovenia, un paio di volte qui in Trentino. Nel 100% dei casi l'orso é fuggito a gambe levate. Perché non si comincia a capire che qualsiasi animale sulla faccia della terra che ha vicino i cuccioli é pericoloso?! Della donna morta in Tirolo a causa di una mucca? Ne parliamo?! I pericoli della montagna sono ben altri.... L'imprudenza su tutte, quanti si avvicinano alla montagna come se fosse il giardino di casa e ci rimette la pelle salvo poi leggere montagna assassina? Parliamo della caccia? Bene...  http://www.ilcambiamento.it/caccia/caccia_italia_113_vittime_46_giorni.html  questi sono dati (no fuffa e fantasie di orsi che attaccano i bambini). Una vipera dieci giorni fa ha mandato all'ospedale una turista in rendena proprio (silenzio totale dei giornali).
Il LIFE ursus (terminato dieci anni fa e tutti ne parlano come un progetto in corso) é un progetto di ripopolamento delle Alpi centrali non del Trentino con tanto di studio di fattibilità (nel web lo trovate), firmato da altre regioni che però ora si tirano indietro. Se l'orso sconfina in alto adige dura una settimana, in Austria due giorni, in Svizzera mezz'ora. Complimenti per aver rispettato gli accordi Luis & c.
Parliamo della nostra classe politica. Ugo Rossi parla di progetti vecchio e debole (come detto dovrebbe sapere che è terminato anni fa), Dallapiccola è l'unico che ha parlato di      comportamento anomalo dell'orsa (genio), Boso ha proposto di sterilizzare gli orsi (si sterilizzi chi lo ha fatto nascere). In buone mani siamo no? Qui non si deve essere ne animalisti ne estremisti (e io non sono né uno né l'altro). A me piace la montagna e quando all'interno di una parco naturale come l'adamello  Brenta costruiscono impianti di sci (collegamento Pinzolo-Campiglio camuffato come piani di viabilità), lago di serodoli con devastazione in programma, caccia in motoslitta all'interno del parco, strade forestali aperte al traffico viene il voltastomaco.... In tutto questo è l'orso il soggetto che con la montagna non c'entra nulla? Questa è l'idea del turismo trentino, in pesante rosso da anni e anni. Questa montagna e chi la difende mi fa schifo. L'orso dove è presente in maniera massiccia é fonte di turismo e la gente paga fior di soldi per un giorno in capanno... Succede in Slovenia, Finlandia, Usa, Canada ecc ecc.

Ps #iostocondaniza

:clap: condivido in pieno!

MrPippoTN

Citazione di: Everest il Lun 08 Settembre, 2014, 22:34:54
Tornando a discorsi terra terra vorrei dire due parole da appassionato di montagna e anche di orsi. Lo dico con orgoglio che ho incontrato molti orsi sui miei passi in slovenia, un paio di volte qui in Trentino. Nel 100% dei casi l'orso é fuggito a gambe levate. Perché non si comincia a capire che qualsiasi animale sulla faccia della terra che ha vicino i cuccioli é pericoloso?! Della donna morta in Tirolo a causa di una mucca? Ne parliamo?! I pericoli della montagna sono ben altri.... L'imprudenza su tutte, quanti si avvicinano alla montagna come se fosse il giardino di casa e ci rimette la pelle salvo poi leggere montagna assassina? Parliamo della caccia? Bene...  http://www.ilcambiamento.it/caccia/caccia_italia_113_vittime_46_giorni.html  questi sono dati (no fuffa e fantasie di orsi che attaccano i bambini). Una vipera dieci giorni fa ha mandato all'ospedale una turista in rendena proprio (silenzio totale dei giornali).
Il LIFE ursus (terminato dieci anni fa e tutti ne parlano come un progetto in corso) é un progetto di ripopolamento delle Alpi centrali non del Trentino con tanto di studio di fattibilità (nel web lo trovate), firmato da altre regioni che però ora si tirano indietro. Se l'orso sconfina in alto adige dura una settimana, in Austria due giorni, in Svizzera mezz'ora. Complimenti per aver rispettato gli accordi Luis & c.
Parliamo della nostra classe politica. Ugo Rossi parla di progetti vecchio e debole (come detto dovrebbe sapere che è terminato anni fa), Dallapiccola è l'unico che ha parlato di      comportamento anomalo dell'orsa (genio), Boso ha proposto di sterilizzare gli orsi (si sterilizzi chi lo ha fatto nascere). In buone mani siamo no? Qui non si deve essere ne animalisti ne estremisti (e io non sono né uno né l'altro). A me piace la montagna e quando all'interno di una parco naturale come l'adamello  Brenta costruiscono impianti di sci (collegamento Pinzolo-Campiglio camuffato come piani di viabilità), lago di serodoli con devastazione in programma, caccia in motoslitta all'interno del parco, strade forestali aperte al traffico viene il voltastomaco.... In tutto questo è l'orso il soggetto che con la montagna non c'entra nulla? Questa è l'idea del turismo trentino, in pesante rosso da anni e anni. Questa montagna e chi la difende mi fa schifo. L'orso dove è presente in maniera massiccia é fonte di turismo e la gente paga fior di soldi per un giorno in capanno... Succede in Slovenia, Finlandia, Usa, Canada ecc ecc.

Ps #iostocondaniza

Amen, fratello!!!  :rocknroll: :respect:

Everest

Ah due parole sui personaggi che hanno manifestato prima in piazza dante e poi a Pinzolo... Pae (partito animalista europeo), non sapevo nemmeno esistesse, forse era meglio non saperlo visto che il presidente del partito ha parlato di daniza come un'orsa di 500 kg (un grizzly maschio adulto non arriva a quel peso).... Irriducibili toscani presenti anche loro (e chi caxxo sono?). Questo per dire che quei personaggi sono interessati a daniza poiché ha avuto un enorme vista mediatica (finito anche su The Guardian) e loro ne hanno approfittato per farsi pubblicità. Di certo non fanno il bene degli orsi...

Ciao!

MrPippoTN

Citazione di: Everest il Mar 09 Settembre, 2014, 08:15:10
Ah due parole sui personaggi che hanno manifestato prima in piazza dante e poi a Pinzolo... Pae (partito animalista europeo), non sapevo nemmeno esistesse, forse era meglio non saperlo visto che il presidente del partito ha parlato di daniza come un'orsa di 500 kg (un grizzly maschio adulto non arriva a quel peso).... Irriducibili toscani presenti anche loro (e chi caxxo sono?). Questo per dire che quei personaggi sono interessati a daniza poiché ha avuto un enorme vista mediatica (finito anche su The Guardian) e loro ne hanno approfittato per farsi pubblicità. Di certo non fanno il bene degli orsi...

Ciao!
Santo subito. L'animalismo modaiolo fa più danni dei cortei anarchici. Troppo spesso infatti la gente comune finisce per credere che questi estremisti siano gli unici depositari di questioni talmente complesse da non meritare di essere ridotte ad una mera questione ideologica.

Thomyorke

Sono sostanzialmente d'accordo con Everest, specie per la questione "animalismo estremo"...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Heinrich

Citazione di: Everest il Lun 08 Settembre, 2014, 22:34:54
Tornando a discorsi terra terra vorrei dire due parole da appassionato di montagna e anche di orsi. Lo dico con orgoglio che ho incontrato molti orsi sui miei passi in slovenia, un paio di volte qui in Trentino. Nel 100% dei casi l'orso é fuggito a gambe levate. Perché non si comincia a capire che qualsiasi animale sulla faccia della terra che ha vicino i cuccioli é pericoloso?! Della donna morta in Tirolo a causa di una mucca? Ne parliamo?! I pericoli della montagna sono ben altri.... L'imprudenza su tutte, quanti si avvicinano alla montagna come se fosse il giardino di casa e ci rimette la pelle salvo poi leggere montagna assassina? Parliamo della caccia? Bene...  http://www.ilcambiamento.it/caccia/caccia_italia_113_vittime_46_giorni.html  questi sono dati (no fuffa e fantasie di orsi che attaccano i bambini). Una vipera dieci giorni fa ha mandato all'ospedale una turista in rendena proprio (silenzio totale dei giornali).
Il LIFE ursus (terminato dieci anni fa e tutti ne parlano come un progetto in corso) é un progetto di ripopolamento delle Alpi centrali non del Trentino con tanto di studio di fattibilità (nel web lo trovate), firmato da altre regioni che però ora si tirano indietro. Se l'orso sconfina in alto adige dura una settimana, in Austria due giorni, in Svizzera mezz'ora. Complimenti per aver rispettato gli accordi Luis & c.
Parliamo della nostra classe politica. Ugo Rossi parla di progetti vecchio e debole (come detto dovrebbe sapere che è terminato anni fa), Dallapiccola è l'unico che ha parlato di      comportamento anomalo dell'orsa (genio), Boso ha proposto di sterilizzare gli orsi (si sterilizzi chi lo ha fatto nascere). In buone mani siamo no? Qui non si deve essere ne animalisti ne estremisti (e io non sono né uno né l'altro). A me piace la montagna e quando all'interno di una parco naturale come l'adamello  Brenta costruiscono impianti di sci (collegamento Pinzolo-Campiglio camuffato come piani di viabilità), lago di serodoli con devastazione in programma, caccia in motoslitta all'interno del parco, strade forestali aperte al traffico viene il voltastomaco.... In tutto questo è l'orso il soggetto che con la montagna non c'entra nulla? Questa è l'idea del turismo trentino, in pesante rosso da anni e anni. Questa montagna e chi la difende mi fa schifo. L'orso dove è presente in maniera massiccia é fonte di turismo e la gente paga fior di soldi per un giorno in capanno... Succede in Slovenia, Finlandia, Usa, Canada ecc ecc.

Ps #iostocondaniza


Ecco, grazie.

Stupisce sempre l'idiozia umana: all'improvviso ci si infuria perché gli orsi si comportano da orsi e non da animali-che-noi-umani-abbiamo-reintrodotto.


@ Franz, tutto sospeso, riprenderò quando avrò un sufficiente bagaglio di letture. ;)