Discussioni

Oggi m'e' caduto l'occhio su questa iniziativa. Interessante: in pratica hanno scoperto un modo di ricavare info sulle condizioni meteo durante la prima guerra mondiale seguendo i log books delle navi da guerra. Cercano volontari che "seguano" le navi durante le loro navigazioni e segnino su una mappa le condizioni meteo rilevate dal comandante.
Pare roba solo folle e senza un perche' preciso, ma in realta' serve un sacco per ricostruire la variabilita' climatica naturale nel vicino passato e per fornire input il piu' precisi possibile ai modelli climatici.

Idea pazzesca, ma pare gi' abbiano gente che sta "seguendo" diverse navi da guerra http://www.oldweather.org/

A chi possa interessare, 3 giorni sul clima a Trento. Ci saranno speaker interessanti e anche "illustri scettici" (e mi taccio).
Se non sapete cheffare, magari è interessante farci un salto...dovrebbe essere libero (o in caso contrario vedro' di informarmi direttamente).

http://www.naturmed.unimi.it/eventi/CLIMATE_CHANGE-Trento_2010.pdf

Un paio di scatti dall'isola di Skye e dalle Highlands occidentali. La prima foto mostra i Cuillin, la catena di montagne di Skye, cima massima il Sgurr Alasdair a 992m nei Black Cuillin. Quelli della foto sono i Red Cuillin, più dolci. L'erba delle brughiere diventa rosso fuoco in autunno, li durante una giornata tempestosa con raffiche sopra i 50km/h e rovesci.



Qui il Loch Loyne, tra Skye e il Loch Ness. Sullo sfondo, tra i rovesci l'Aonach air Chrith che sfiora i 1000m

Posto qui...in caso i capi spostino dove ritengano più opportuno.

La notizia è di oggi e purtroppo, conoscendo come funziona la scienza in Italia, non mi stupisce. Ma se la cosa dovesse davvero andare fino in fondo, sarebbe una vergogna.

L'Osservatorio meterologico storico del Collegio Romano, uno dei più antichi d'Italia e sede da sempre dell'UCEA (banca dati di insetimabile valore per gli ossevatori storici italiani), rischia di chiudere per la noncuranza e ignoranza della classe dirigente del nostro paese.
La cosa mi sta a cuore per diversi motivi: primo, è semplicemente una barbarie scientifica ed è una delle tante testimonianze dell'ignoranza diffusa tra chi dovrebbe governare il nostro paese. Secondo, l'Osservatorio storico di Rovereto collabora da un secolo con il Collegio Romano assieme al quale è nella rete degli osservatorici secolari italiani e ne ha condiviso le sorti lungo tutto il 1900. Terzo, anche l'Osservatorio di Rovereto ha rischiato di cadere nell'oblio, la sua serie storica secolare abbandonata e la bibliotechina meteorologica persa in qualche sede centrale dell'arcivescovile a Trento. Invece grazie al sostegno del Museo Civico, della Società Meteorologica Italiana e degli enti locali (meteotrentino in primis), siamo riusciti a mantenere le osservazioni storiche che continuano tutt'ora li dove si eseguono dal 1882.

Ora sapere che anche l'Osservatorio centro della rete storica italiana rischia la stessa sorte fa parecchio ic****are ed intristire.

Invito a chi fosse interessato a fare un salto a questo sito http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-losservatorio-meteorologico-di-roma/2200 dove si può firmare una petizione per fermare l'ignoranza dilagante.

Altre info sul sito dell'UCEA http://www.cra-cma.it/

Slainte!!

Beh, ripresentiamoci sul nuovo forum: Alessio, Roveretano ma residente ad Edinburgh, Scotland

Slainte!!

Inauguro un topic Trentino-Scozzese per chi fosse interessato su notizie meteo dal nord del Regno Unito.
Vivo nella incantevole Edinburgh, capitale scozzese.

Le estati quassù sono una sotra di infinito aprile trentino (la pacchia per chi non resiste alle caldazze mediterranee, un inferno per chi ama crogiolarsi al sole mediterraneo. Io ci sto d'incanto).
Le ultime settimane sono state movimentate, parecchia pioggia la settimana scorsa, finalmente dopo una primavera piuttosto secca (deficit di precipitazioni in Scozia da aprile)...i prati ingialliti in città cominciavano a fare un po' impressione.

Ora 16°C, coperto qualche goccia, venticello SW 20 km/h

Slainte!