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La Piazza => Del più e del meno => Discussione aperta da: El Bonve il Sab 10 Gennaio, 2015, 13:45:34

Titolo: La terza guerra mondiale
Inserito da: El Bonve il Sab 10 Gennaio, 2015, 13:45:34
 :( i fatti di parigi mi fanno pensare e mi inquietano...
ormai è la terza guerra mondiale questa, ed è una cosa veramente angosciante che l'uomo faccia sempre gli stessi stramaledetti errori da sempre.
ed eccoci qui, in una situazione mondiale preoccupante, con due schieramenti. da una parte gli estremisti, pochi, che tengono in mano l'oriente e che vogliono la guerra con il "nemico", l'occidente corrotto.

e un nuovo, perverso e ,diciamolo, vigliacco di praticare il conflitto: l'attentato.

e noi possiamo fare ben poco per fermare questo e siamo tutti vulnerabili. e questo mi turba.

speriamo bene ragazzi, perchè l'umanità è completamente impazzita.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Sab 10 Gennaio, 2015, 13:55:35
Argomento davvero complesso. Difficile mantenere i nervi saldi, in queste situazioni. Ripropongo quel che ho appena scritto su Facebook:

http://www.gadlerner.it/2015/01/10/dal-bikini-al-niqab-amedy-e-hayat-una-mutevole-coppia-bifronte-di-francesi-del-nostro-tempo

Prima della cura:

(http://www.gadlerner.it/wp-content/uploads/2015/01/amedy-e-ayat-in-costume-da-bagno.jpg)

Dopo la cura:

(http://www.gadlerner.it/wp-content/uploads/2015/01/amedy-coulibaly-con-hayat-velata-1.jpg)

La compagna di uno dei terroristi giustiziati ieri è passata dal bikini al velo integrale nel giro di pochi mesi. Cosa porta dei ragazzi nati in Europa e vissuti per anni secondo i costumi occidentali a trasformarsi in fanatici islamisti? La colpa è tutta loro (che, ad onor del vero, spesso dimostrano di avere una cultura di merda) o è anche della nostra società, che fonda il proprio benessere sullo sfruttamento del Terzo Mondo e troppo spesso discrimina ed emargina i diversi, fomentando il loro odio nei nostri confronti?

Altra riflessione: i social network hanno sicuramente consentito a tutti noi di esprimere liberamente le nostre opinioni su tutto e di confrontarci senza quella montagna di inibizioni che la vita reale spesso ci impone. A margine di una serie di aspetti positivi legati alle piattaforme di questo tipo è fuori discussione che Facebook, Twitter eccetera abbiano sdoganando odio, volgarità, insulti. Quanto può influire sul percorso di conversione ad un islam radicale tutto questo? Mi metto nei panni di un giovane europeo di origine magrebina: leggere tutto questo odio nei confronti degli stranieri, degli immigrati, dell'islam non può contribuire in modo sostanziale all'inasprirsi dello scontro culturale? Secondo me sì.

Un amico sociologo mi ha risposto:

"Sai, oggi il mondo è in un continuo subbuglio di tensioni di varia natura. Tanti scontri che vengono definiti religiosi sono in realtà scontri etnici o di matrice indipendentista (del resto le cosiddette Guerre di Religione Europee furono lotte politiche per l'indipendenza). Pensa alla Cecenia, ad esempio. E in Medio-oriente non sappiamo definire il livello di scontro etnico perchè per noi sono tutti islamici. Gran parte di queste tensioni dipendono dalla crescita delle diseguaglianze che spesso si stratificano in base a variabili etniche e religiose. Così la frustrazione per la deprivazione relativa viene facilmente scaricata sul noi/loro. Questo dipende anche da altri fattori.

Il primo è la crisi delle ideologie storiche che dividevano la società in base a fattori socio-economici e quindi indicavano delle soluzioni ai problemi di natura eminentemente politca (anche lì c'erano comunque i brigatisti di turno). Questa crisi è stata camuffata da crisi delle ideologie tout court, cosa falsissima, perchè delle ideologie abbiamo bisogno (ecco perchè metto mano alla fondina quando mi parlano di post-ideologismo) e così sono nate (o rinate) ideologie che dividono il mondo in noi/loro sulla base di caratteri antropologici, culturali e morali. Così "tu" non stai di merda perchè la distribuzione della ricchezza non è equa, "tu" stai di merda perchè uno di un'altra etnia, cultura, religione, paese ecc. ti ruba la ricchezza.

L'altro problema è che con quella che si chiama globalizzazione le identità culturali sono state messe in crisi. Sembra che lo stato-nazione sia qualcosa di superato e una cultura omogenea si diffonde erodendo le tradizioni consolidate. La reazione è l'esplosione di rivendicazioni identitarie in forme forti e violente. Ciò si somma al problema di cui sopra, cioè il rivendicare "noi siamo x" è anche un modo per protestare contro questa globalizzazione che produce diseguaglianza. A ciò aggiungi che laddove c'è relativo benessere e canali politici per la gestione dei conflitti, spinte identitarie rimangono circoscritte a mezzi politici leciti: es. gli indipendentisti scozzesi indicono il referendum. In paesi dove si sono creati Stati a cazzo, dando potere ad un etnia su un altra, queste tensioni assumono i contorni della guerra (es. Mali, dove non sono i quaedisti che lottano, ma i Tuareg che sono stati privati dei loro territori e sottomessi al potere di un'altra etnia).

Come dici tu, giovani che vivono in condizioni di deprivazione relativa e discriminati, cercano qualcosa. Non trovandolo in ideologie politiche, si buttano su altre forme ideologiche. Da lì ad imbracciare armi il passo è breve.

Sul ruolo dei social. Sì può darsi, ma il nazismo si diffuse senza social network."


Poi mi ha sottoposto quest'articolo:

http://www.glistatigenerali.com/articoli/noi-musulmani-alla-periferia-deuropa-vi-spieghiamo-la-nostra-voglia-di-isis/

All'interno di quest'articolo si legge il punto di vista di un giovane siriano, studente di medicina, rifugiato politico in Svezia. Interessantissimi un paio di passaggi dove dichiara:

"A voi manca un elemento chiave per capire la situazione: il discorso sociale. La matrice religiosa è forte, di sicuro orienta la leadership. Ma state sicuri che è la questione sociale quella che riesce, più di tutto, ad affascinare una generazione intera. Perché di redistribuir ricchezze, nazionalizzare i proventi della vendita delle risorse, dare servizi di base alla popolazione civile parlano solo loro. I discorsi che io, da giovane di sinistra, facevo all'università sono adesso diventata un'agenda in mano ad altri, per il nostro fallimento e per la vostra incapacità di sostenere le forze progressiste, in Siria come altrove."
"Per noi era solo immaginare una vita senza corruzione, dove un lavoro lo trovi se sai fare qualcosa e non se tuo padre è nelle grazie del clan al potere. Dove, in un caffé, puoi dir la tua senza sparire nella notte. Dove le risorse dei paesi arabi non siano il conto privato all'estero di famiglie di satrapi, ritenuti grandi statisti, ma vengano distribuite a tutta la popolazione."
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 11 Gennaio, 2015, 18:38:39
Parigi oggi capitale del Mondo. Avrei voluto essere lì. Spettacolo.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: El Bonve il Sab 14 Febbraio, 2015, 18:37:57
Dio bono sono arrivati in libia sti pazzoidi. Ma vi rendete conto che li abbiamo dietro casa?   :-X
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Bernie il Sab 14 Febbraio, 2015, 19:36:49
E oggi in Danimarca.......
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: El Bonve il Ven 13 Novembre, 2015, 22:55:19
Ragazzi sta succedendo un macello a parigi, gravissimo attentato
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: El Bonve il Ven 13 Novembre, 2015, 23:41:34
Stanno arrivano notizie scioccanti... Io son traumatizzato...
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 21:54:47
Franz, approfondiamo? Daje.

https://www.youtube.com/watch?v=rBNRJTs3Bf0

Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 22:04:23
Il finale del video doppiato in italiano salta le conclusioni dell'autore. Ti invito a guardarle qui (dal minuto 8:24):

https://www.youtube.com/watch?v=LKtWekfXtng
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Thomyorke il Dom 15 Novembre, 2015, 22:21:26
Grazie ora guardo, intanto ti segnalo questo approfondimento:

http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/11/15/news/come_possiamo_vincere_la_barbarie_del_terrorismo_disumano-127389822/?ref=m%7Chome%7Criapertura2%7Cpos_2
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 22:48:12
Un ragazzino di 16 anni spiega la faccenda in modo incredibilmente lucido, dimostrando di saperne molto più del 90% degli adulti che ci circondano:

https://www.facebook.com/darwishalii/videos/1087240644627628/?pnref=story

Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 22:50:27
Questo articolo lo dedico al Bernie: http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-terrorismo-dellisis-e-le-complicita-delloccidente/

In particolare il passaggio:

"Ancor meno sopportabile è il balbettamento ideologico sui colpevoli, i provvedimenti da prendere, il dovere di reagire. Non a caso risuscitano in queste ore le pagliacciate ideologiche della Fallaci, grande sostenitrice (come tutti quelli che ora la recuperano) delle guerre di George W. Bush, ormai riconosciute anche dagli americani per quello che in realtà furono: un cumulo di menzogne e di inefficienze che servì da innesco a molti degli attuali orrori del Medio Oriente."
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 23:11:29
Citazione di: Thomyorke il Dom 15 Novembre, 2015, 22:21:26
Grazie ora guardo, intanto ti segnalo questo approfondimento:

http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/11/15/news/come_possiamo_vincere_la_barbarie_del_terrorismo_disumano-127389822/?ref=m%7Chome%7Criapertura2%7Cpos_2

Interessante: Scalfari scopre l'acqua calda e nonostante l'analisi degna di un ragazzino delle scuole medie da ragione a me, rispetto ai discorsi che facevamo ieri su Whatsapp. Esattamente come ti dicevo io ieri, infatti, sembra che persino Scalfari abbia capito che quella in atto non è una guerra di religione, dato che la religione non c'entra nulla, è solo uno specchietto per le allodole. Ciò che tradisce quanto poco ferrato sia Scalfari sull'argomento è che egli scriva: "i carnefici usano la strategia di colpire gli altri; non importa chi sono, giovani, vecchi, bambini; non importa in quale Paese: hanno colpito a New York, a Parigi, in Turchia, in Egitto, nel Bangladesh, in Pakistan, nelle Filippine, in Afghanistan, in Tunisia, in Iraq ed ora minacciano Roma e Londra. Tra le persone occasionalmente uccise ci potrebbero essere perfino musulmani."

OCCASIONALMENTE? PERFINO?
Questo significa non avere la minima idea delle proporzioni della faccenda.

Allora, cominciamo col dire le cose come stanno:

(http://i66.tinypic.com/359l855.jpg)

Piu del 95% delle vittime di questi terroristi sono i musulmani che non la pensano come loro, musulmani che si oppongono alla pazzia di questi individui, molto spesso pagando con la propria vita (come nella foto) la propria opposizione all'avanzata dell'ISIS. La foto ritrae musulmani libici catturati e sgozzati perché tentavano di difendere le loro città da questi pazzi!

Come te la cavi con l'inglese? Guardati questo video:

https://www.facebook.com/TheBrizzler/videos/313288765548660/?pnref=story

Questo è il punto di vista della stragrande maggioranza dei musulmani europei.

Te lo riassumo:

(http://cdn1.vn24.it/wp-content/uploads/2015/01/not-in-my-name.jpg)

(http://s3-eu-west-1.amazonaws.com/cdn.thepostinternazionale.it/files/FotoArticoli/10511248_946476395367874_6742393259714502936_n.jpg)

(http://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2015/01/not-in-my-name.jpg)

(http://moked.it/files/2014/09/Not-in-my-name.jpg)

(http://static.euronews.com/articles/282486/1200x630_282486_isil-not-in-my-name-l-occident.jpg?1411746120)

(http://www.franceinfo.fr/sites/default/files/styles/mea_635x357/public/asset/images/2014/09/notinmyname_0.jpg?itok=rAbbRh3c)

(http://www.ossidiseppia.eu/wp-content/uploads/2014/09/10334238_946476255367888_1906448008022150196_n.jpg)

(http://www.asiansunday.co.uk/wp-content/uploads/2014/09/ACF-Not-in-my-Name-2.jpg)
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Dom 15 Novembre, 2015, 23:45:30
Adesso ti dico io che idea mi sto facendo io di tutto sto casino. Sostanzialmente, pur non essendo io un antiamericano (ANZI),sposo le teorie di Tiziano Terzani, il quale sin dai tempi dell'11 settembre si pose in chiave polemica con Oriana Fallaci:

Niente nella storia umana è semplice da spiegare e fra un fatto ed un altro c'è raramente una correlazione diretta e precisa. Ogni evento, anche della nostra vita, è il risultato di migliaia di cause che producono, assieme a quell'evento, altre migliaia di effetti, che a loro volta sono le cause di altre migliaia di effetti. L'attacco alle Torri Gemelle è uno di questi eventi: il risultato di tanti e complessi fatti antecedenti. Certo non è l'atto di "una guerra di religione" degli estremisti musulmani per la conquista delle nostre anime, una Crociata alla rovescia, come la chiami tu, Oriana. Non è neppure "un attacco alla libertà ed alla democrazia occidentale", come vorrebbe la semplicistica formula ora usata dai politici. Un vecchio accademico dell'Università di Berkeley, un uomo certo non sospetto di anti-americanismo o di simpatie sinistrorse da' di questa storia una interpretazione completamente diversa. "Gli assassini suicidi dell'11 settembre non hanno attaccato l'America: hanno attaccato la politica estera americana", scrive Chalmers Johnson nel numero di The Nation del 15 ottobre. Per lui, autore di vari libri – l'ultimo, Blowback, contraccolpo, uscito l'anno scorso (in Italia edito da Garzanti, ndr) ha del profetico – si tratterebbe appunto di un ennesimo "contraccolpo" al fatto che, nonostante la fine della Guerra Fredda e lo sfasciarsi dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno mantenuto intatta la loro rete imperiale di circa 800 installazioni militari nel mondo. Con una analisi che al tempo della Guerra Fredda sarebbe parsa il prodotto della disinformazione del Kgb, Chalmers Johnson fa l'elenco di tutti gli imbrogli, complotti, colpi di Stato, delle persecuzioni, degli assassinii e degli interventi a favore di regimi dittatoriali e corrotti nei quali gli Stati Uniti sono stati apertamente o clandestinamente coinvolti in America Latina, in Africa, in Asia e nel Medio Oriente dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

Il "contraccolpo" dell'attacco alle Torri Gemelle ed al Pentagono avrebbe a che fare con tutta una serie di fatti di questo tipo: fatti che vanno dal colpo di Stato ispirato dalla Cia contro Mossadeq nel 1953, seguito dall'installazione dello Shah in Iran, alla Guerra del Golfo, con la conseguente permanenza delle truppe americane nella penisola araba, in particolare l'Arabia Saudita dove sono i luoghi sacri dell'Islam. Secondo Johnson sarebbe stata questa politica americana "a convincere tanta brava gente in tutto il mondo islamico che gli Stati Uniti sono un implacabile nemico". Così si spiegherebbe il virulento anti-americanismo diffuso nel mondo musulmano e che oggi tanto sorprende gli Stati Uniti ed i loro alleati.

Esatta o meno che sia l'analisi di Chalmers Johnson, è evidente che al fondo di tutti i problemi odierni degli americani e nostri nel Medio Oriente c'è, a parte la questione israeliano-palestinese, la ossessiva preoccupazione occidentale di far restare nelle mani di regimi "amici", qualunque essi fossero, le riserve petrolifere della regione. Questa è stata la trappola. L'occasione per uscirne è ora. Perchè non rivediamo la nostra dipendenza economica dal petrolio? Perchè non studiamo davvero, come avremmo potuto già fare da una ventina d'anni, tutte le possibili fonti alternative di energia? Ci eviteremmo così d'essere coinvolti nel Golfo con regimi non meno repressivi ed odiosi dei talebani; ci eviteremmo i sempre più disastrosi "contraccolpi" che ci verranno sferrati dagli oppositori a quei regimi, e potremmo comunque contribuire a mantenere un migliore equilibrio ecologico sul pianeta. Magari salviamo così anche l'Alaska che proprio un paio di mesi fa è stata aperta ai trivellatori, guarda caso dal presidente Bush, le cui radici politiche – tutti lo sanno – sono fra i petrolieri.

Cominci ad avere il quadro, Franz? La rovina del pianeta terra è il petrolio. Secondo me parte tutto da lì.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 09:47:42
Io ragazzi vado avanti anche da solo, eh, nessun problema.

In questi giorni mi sono chiesto: ma perché l'Isis se l'è presa con la Francia? Forse perché la Francia, dalla guerra a Gheddafi all'intervento in Siria contro l'ISIS, ha recentemente dimostrato di essere in prima linea in una guerra che molti cittadini del mondo arabo percepiscono come una forma di neocolonialismo occidentale travestito da una scarsamente credibile volontà di esportare i valori della democrazia in quei paesi. Del resto in Libia c'è il petrolio e l'importanza strategica della Siria è ben spiegata nel video che ho postato qualche intervento più in sù.

Ora... Io non metto in dubbio che nel testo della rivendicazione degli attentati di Parigi da parte dell'Isis i riferimenti religiosi siano molteplici. Ma a mio avviso la distorsione dei valori della religione musulmana in questo caso è finalizzata a fare presa sulle menti manipolabili dei musulmani più ignoranti ed emarginati d'Europa. In altre parole: meno li integriamo, più li discriminiamo e più rischiamo che finiscano per odiarci e di conseguenza essere attirati dalla propaganda dello Stato Islamico.

Come si combatte sta cosa? Io non lo so. Tuttavia penso che ci troviamo di fronte ad una guerra non convenzionale, per cui non so quanto abbia senso andare in Siria a bombardare l'Isis. Magari può servire, ma non basta. Il punto è che il terrorismo colpisce a tradimento quindi se anche facessimo tabula rasa dell'Isis a casa loro, questi ci piazzerebbero comunque nuove bombe sotto il culo, a casa nostra e a sorpresa. La lotta al terrorismo ai tempi delle BR ci ha insegnato che il terrorismo si vince distribuendo cultura e benessere, non certo rispondendo alla violenza con altra violenza. Cultura in questo caso significa dare a tutti gli strumenti per condurre una vita equilibrata e laica, perché nel 2015 avere una fede religiosa è già abbastanza medievale, farlo al punto da ammazzare ed ammazzarsi è allucinante. E... Bernie, il mio non è buonismo, è ricerca della tattica più efficace. Sono pronto a mettere in discussione le mie ricette ma sto cercando di individuare una strategia percorribile. Fare tabula rasa del Medio Oriente non è percorribile e soprattutto non sarebbe efficace: più bombardiamo quei paesi più fomentiamo odio verso di noi e ci alleviamo serpi in seno pronte a sparare e farsi esplodere nelle nostre strade. Ripulire etnicamente e culturalmente l'Europa è ancora meno percorribile a meno di non intraprendere una nuova stagione nazista, che francamente eviterei. Impedire la libertà di culto o impedire alle persone di circolare liberamente in Europa significa rinunciare alle nostre libertà democratiche, il che equivalrebbe ad un enorme passo indietro. Insomma... E' un bel casino. E finora l'unica strategia che mi convince è quella di Gino Strada, che a sua volta cita Bertold Brecht:

"La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima c'erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente".
Bertold Brecht

L'unico modo per far finire la violenza è smettere di usarla. Qualcuno mi dirà: ma io non sono violento. Che abbiamo fatto noi di male? Vi risponderò con questo video tratto da un vecchio film di Alberto Sordi, "finché c'è guerra c'è speranza":

https://www.youtube.com/watch?v=hdaz53bNjXo

Forse stiamo cominciando a realizzare che il nostro benessere si fonda su squilibri planetari e presuppone lo sfruttamento di un numero sempre crescente di persone. Se vogliamo continuare a vivere con questi standard dobbiamo prepararci a combattere a casa loro e a difenderci in casa nostra, altrimenti è il caso di cominciare a ridimensionarli. Ognuno è libero di fare la propria scelta, io fucili non ne imbraccio. Piuttosto cerco di utilizzare la mia arma migliore: il cervello. E in questo senso sono giorni che rifletto su una terza via, ovvero: è possibile un mondo che non si fondi sugli squilibri che hanno caratterizzato la storia dell'umanità? E' immaginabile un mondo senza oppressi ed oppressori? Forse no ma... cosa possiamo fare per costruirlo? Secondo me il primo passo è emanciparsi dal petrolio perché ogni volta che facciamo un pieno alla nostra auto, noi stiamo mettendo un kalashnikov in mano ad un terrorista.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: ross il Lun 16 Novembre, 2015, 10:02:07
Sulla distorsione delle associazioni islam-terrorismo e sulla generale ignoranza che vige qui in "occidente" sulla storia e pratiche musulmane, e' interessante sentire come risponde un professore di teologia e storia delle religioni...e soprattutto le sue tragicomiche interazioni con i "giornalisti" di cnn e fox news (sono video di un annetto fa, ma attualissimi)

https://www.youtube.com/watch?v=Bwdhib-bZ-s

https://www.youtube.com/watch?v=Jt1cOnNrY5s
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 10:08:59
Grazie per i contributi. Questa sera vedo di replicare. Una cosa Pippo, Scalfari si riferiva evidentemente ad attacchi terroristici strictu  sensu e non ad azioni di sterminio in un contesto di guerra civile. Detesto questo taglio "facebookkaro" nell'affrontare questioni complesse e delicate.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 10:39:08
Citazione di: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 10:08:59
Grazie per i contributi. Questa sera vedo di replicare. Una cosa Pippo, Scalfari si riferiva evidentemente ad attacchi terroristici storici sensu e non ad azioni di sterminio in un contesto di guerra civile. Detesto questo taglio "facebookkaro" nell'affrontare questioni complesse e delicate.

"Strictu sensu", "in un contesto di guerra civile"... Non credere di confondermi con queste supercazzole, le parole di Scalfari sono chiare, lui fa riferimento agli attentati di matrice islamista:

"almeno in apparenza, sembra una guerra di religione. Infatti, prima di uccidere le loro vittime, i terroristi dell'Is invocano il loro Dio: Allah è grande, gridano, e poi sparano a raffica o si fanno saltare in aria in mezzo alla gente che hanno scelto come agnelli da sacrificare. Muoiono essi stessi pur di uccidere. Sembra appunto una guerra di religione.

E come tale i carnefici usano la strategia di colpire gli altri; non importa chi sono, giovani, vecchi, bambini; non importa in quale Paese: hanno colpito a New York, a Parigi, in Turchia, in Egitto, nel Bangladesh, in Pakistan, nelle Filippine, in Afghanistan, in Tunisia, in Iraq ed ora minacciano Roma e Londra. Tra le persone occasionalmente uccise ci potrebbero essere perfino musulmani. "

Ripeto: occasionalmente? "In Turchia, in Egitto, nel Bangladesh, in Pakistan, nelle Filippine, in Afghanistan, in Tunisia, in Iraq" occasionalmente? Lasciamo perdere Scalfari, dai. Sta cominciando a scoprire l'acqua calda con anni di ritardo rispetto all'ultimo dei lettori del Blog di Beppe Grillo, e ho detto tutto.

Scalfari scrive anche:

"I barbari sono pochi numericamente parlando, ma molti per le modalità del loro operare e stanno crescendo di numero. In Francia per esempio i musulmani sono 7 milioni. In gran parte moderati, ma pur sempre musulmani. I capi delle comunità sono, salvo pochi, desiderosi di inserirsi nella società dove hanno scelto di vivere; ma nelle loro file specie tra i giovani, il gusto dell'avventura, di imporsi, di valorizzare il loro esser "diversi", è diffuso. Questo modo di sentire si trova soprattutto nelle "banlieue" di Parigi e nelle grandi città non soltanto in Francia."

E' come se nel suo cervello convivesse una parte razionale ed una completamente annebbiata dai comizi di Salvini. In sostanza, Scalfari, prima dichiara "attenzione, non è una guerra di religione" ma poi scrive "in Francia ci sono 7 milioni di musulmani, in gran parte moderati MA PUR SEMPRE MUSULMANI". Se non fosse così confuso, lo troverei quasi agghiacciante.

La Repubblica, così come la stragrande maggioranza dei quotidiani italiani, ormai non va bene neppure per incartare il pesce. Trovo che le analisi di Scalfari siano di una banalità disarmante, meglio leggere Limes o MicroMega come minimo. In alcuni casi persino Famiglia Cristiana:

http://www.famigliacristiana.it/articolo/francia-almeno-smettiamola-con-le-chiacchiere.aspx

Scalfari vive fuori dal mondo e fuori dal tempo, rappresenta una generazione completamente disconnessa dall'età contemporanea. E se non ti fai un account su Facebook, Franz, anche tu rischi di fare la stessa fine, io te lo dico. Supera queste tue paturnie da radical chic con la puzza sotto il naso, scendi da quel piedistallo e mescolati alla gente comune, se vuoi capire come gira il mondo. Il che non significa che su Facebook si impari la verità, anzi, sappiamo tutti che Internet è una discarica di idiozia, violenza verbale, complottismo ed opinioni scarsamente attendibili... così come sappiamo che è sempre meglio prediligere i pareri di professori, accademici e premi Nobel, ma Facebook - piaccia o non piaccia - è lo specchio della società civile, o per lo meno della sua parte tecnologicamente alfabetizzata e va studiato per capire le dinamiche che muovono l'opinione pubblica.

Sono anni che i media tradizionali italiani, dalla carta stampata ai talk show televisivi (salvo rarissime eccezioni come ad esempio alcune puntate di Piazza Pulita di Formigli), dimostrano di non essere all'altezza di quanto sta accadendo sul pianeta Terra. Tutto il problema immigrazione verte su discorsi superficiali tipo: "accogliamoli, non accogliamoli, sono troppi, dove li mettiamo, non c'è spazio per tutti, rimandiamoli a casa loro"... Siamo completamente impreparati ad affrontare questi temi perché l'agenda politica dei nostri partiti e l'informazione non sono assolutamente in grado di approfondire i veri temi di questa fase storica: economia sostenibile, neocolonialismo, green economy, crisi del modello capitalista, cambiamenti geopolitici e dinamiche democrafiche conseguenti ad essi. Gli approfondimenti di simili tematiche non fanno ascolti. Ecco perché La7 chiude l'Infedele di Gad Lerner e spinge il pattume come la Gabbia. Certo Scalfari non sarà Paragone, ma il livello di analisi, nonostante la buona volontà che ci mette, a me pare lo stesso.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 10:41:43
Citazione di: ross il Lun 16 Novembre, 2015, 10:02:07
Sulla distorsione delle associazioni islam-terrorismo e sulla generale ignoranza che vige qui in "occidente" sulla storia e pratiche musulmane, e' interessante sentire come risponde un professore di teologia e storia delle religioni...e soprattutto le sue tragicomiche interazioni con i "giornalisti" di cnn e fox news (sono video di un annetto fa, ma attualissimi)

https://www.youtube.com/watch?v=Bwdhib-bZ-s

https://www.youtube.com/watch?v=Jt1cOnNrY5s

Interessantissimi, sti video. Grazie, Ale.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 11:15:15
Vedi, come tanti novelli scrittori/opinionisti webnauti hai il difetto di assolutizzare e di essere presuntuoso. Ripeto, questa sera replico.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 11:19:52
Citazione di: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 11:15:15
Vedi, come tanti novelli scrittori/opinionisti webnauti hai il difetto di assolutizzare e di essere presuntuoso. Ripeto, questa sera replico.

Io non assolutizzo nulla, semplicemente esprimo un'opinione riguardo alle analisi di Scalfari ed individuo una crisi dell'autorevolezza di quotidiani come La Repubblica. E, per la cronaca, ti faccio presente che anche tu sei un webnauta, ma non per questo ti accuso di essere presuntuoso perché la vedi in modo diverso da me. Al limite ti accuso di presunzione nel momento in cui tendi a snobbare un punto di vista diverso dal tuo per il semplice fatto che ricorre a contributi trovati su una piattaforma, Facebook, che tu giudichi in modo superficiale.

Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 12:07:13
Citazione di: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 11:19:52
Citazione di: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 11:15:15
Vedi, come tanti novelli scrittori/opinionisti webnauti hai il difetto di assolutizzare e di essere presuntuoso. Ripeto, questa sera replico.

Io non assolutizzo nulla, semplicemente esprimo un'opinione riguardo alle analisi di Scalfari ed individuo una crisi dell'autorevolezza di quotidiani come La Repubblica. E, per la cronaca, ti faccio presente che anche tu sei un webnauta, ma non per questo ti accuso di essere presuntuoso perché la vedi in modo diverso da me. Al limite ti accuso di presunzione nel momento in cui tendi a snobbare un punto di vista diverso dal tuo per il semplice fatto che ricorre a contributi trovati su una piattaforma, Facebook, che tu giudichi in modo superficiale.

La presunzione è un atteggiamento di carattere puramente formale che prescinde dai contenuti: "E' come se nel suo cervello convivesse una parte razionale ed una completamente annebbiata dai comizi di Salvini."
Mi sembra quantomeno esagerato questo giudizio nei confronti di Scalfari.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Giacomo da Centa il Lun 16 Novembre, 2015, 12:11:31
Condivido:

http://www.corriere.it/cultura/15_novembre_16/battaglia-culturale-db4528e2-8c29-11e5-b416-f5d909246274.shtml
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 12:17:18
Ripeto: Io non assolutizzo nulla, Franz, anzi: mi pare anche di avere scritto cose del tipo "Come si combatte sta cosa? Io non lo so", oppure "il mio non è buonismo, è ricerca della tattica più efficace. Sono pronto a mettere in discussione le mie ricette ma sto cercando di individuare una strategia percorribile". Non sono tra quelli che dicono bisognerebbe fare così, basterebbe fare colà, l'Islam è così, la religione cristiana invece è colà.

Io mi sono completamente immerso nell'analisi di quel che sta succedendo e sto passando ore ed ore a documentarmi, ascoltare e leggere opinioni più o meno autorevoli con la massima spregiudicatezza. Tra l'altro, non appartengo neppure a coloro che cercano di strumentalizzare Oriana Fallaci, attribuendole doti profetiche da una parte o sfumature xenofobe dall'altra. Io credo che il mondo sia complesso e non amo chi lo semplifica, per questo esprimo un'opinione personale riguardo alle analisi di Scalfari ed individuo in esse alcuni segni della crisi di autorevolezza che negli ultimi anni sta conoscendo la nostra carta stampata.

Ribadisco che anche tu sei un webnauta, ma non per questo ti accuso di essere presuntuoso perché trovi interessante quell'editoriale. Al limite ti accuso di presunzione nel momento in cui tendi a snobbare un punto di vista diverso dal tuo per il semplice fatto che ricorre a contributi trovati su una piattaforma, Facebook, che tu giudichi in modo superficiale.

Facebook, tra l'altro, è la piazza virtuale dove l'opinione sull'Islam che tu hai espresso l'altro ieri su Whatsapp va per la maggiore, ovvero quell'idea secondo cui l'Islam racchiuda in sè una dottrina violenta ed aggressiva. Tuttavia ti faccio notare che, sempre su Facebook, a simili punti di vista si contrappongono repliche altrettanto interessanti:

(https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpf1/t31.0-8/s960x960/12244562_10206808458763366_5623787908643213314_o.jpg)

Insomma, è una piattaforma che offre spunti di riflessione ed approfondimento, nè più nè meno. Spetta a noi selezionarli e condividerli.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Giacomo da Centa il Lun 16 Novembre, 2015, 12:32:27
Carina la vignetta ma come ho avuto modo di scrivere nessuna religione oggi segue l'Antico Testamento.
I Cristiani seguono il Vangelo (Nuovo Testamento), che è la storia di Gesù, senza peraltro prendere  il testo alla lettera.

Francamente a me fanno paura le religioni che nel 2015 prendono alla lettera scritture antiche, come stanno facendo i musulmani estremisti o i testimoni di Geova, secondo i quali ad esempio entreranno 144.000 persone nel paradiso, perchè sta scritto così, e per le altre non ci sarà posto. In società abbiamo un un ragazzino che non può mai giocare le partite al sabato perchè i genitori lo chiudono in casa essendo il sabato "giorno del riposo"...

Mi pare ci sia un abisso anche etico oggi fra le aree a radice cristiana e (molte) aree a radice musulmana, dove i pur moltissimi moderati sono sotto ricatto degli estremisti per via di una comune base religiosa (vedasi i migranti, sono in maggiornaza ma fuggono a milioni), dove la donna è spesso discriminata e ritenuta inferiore all'uomo, dove l'analfabetismo è diffuso, dove non sono ammesse traduzioni di libri stranieri.
Detto questo, la soluzione anche per me è vicina a quella di Pippo. Con le bombe si risolve zero. Andrebbe portata la conoscenza, internet, il dialogo...creare nuove generazioni svincolate dalla religione vissuta in quel modo, quindi.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 12:53:09
Citazione di: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 12:07:13

La presunzione è un atteggiamento di carattere puramente formale che prescinde dai contenuti: "E' come se nel suo cervello convivesse una parte razionale ed una completamente annebbiata dai comizi di Salvini."
Mi sembra quantomeno esagerato questo giudizio nei confronti di Scalfari.

Ti sembra esagerato perché sei convinto che il mio atteggiamento prescinda dai contenuti, mentre io i contenuti di Scalfari li ho citati esplicitamente. Ripeto, Scalfari scrive:

"In Francia ci sono 7 milioni di musulmani, in gran parte moderati MA PUR SEMPRE MUSULMANI".

Presa così sembra quasi una dichiarazione della Santanché, Franz. Che sta cosa la scriva il direttore di un quotidiano di sinistra francamente mi scandalizza. Ho come l'impressione che ormai si faccia fatica a mantenere la lucidità e si cominci più o meno esplicitamente a dar ragione a quelli che da anni ci definiscono buonisti, senza capire che il nostro non è buonismo, è civiltà. Fare attenzione a quel che si scrive per non commettere l'errore di incappare in gravi inesattezze è sensibilità nei confronti delle sfumature, non è paura di suscitare reazioni violente, rappresenta piuttosto la differenza tra la nostra cultura, di cui ripeto io sono orgoglioso, e le culture di paesi che io considero arretrati rispetto al nostro.

E vengo al punto: qui si continua a confondere la religione con l'arretratezza culturale dei paesi dove quella religione è presente. La religione, ripeto, non c'entra nulla con questi attentati, o comunque riveste un ruolo marginale, se si capisce cosa intendo. La Russia, per dire, è un paese a maggioranza cristiana ortodossa eppure anche lì i diritti umani sono ai minimi termini, basti pensare ai gay, che sono trattati più o meno come nei paesi arabi. L'Etiopia e l'Eritrea sono paesi a maggioranza cristiana dove la donna è sottomessa tanto quanto in Arabia Saudita... Insomma, la mancanza di diritti, l'arretratezza culturale, la violenza non è un problema di Islam, semmai è un problema di Russia, Arabia, Etiopia ed Eritrea...
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Thomyorke il Lun 16 Novembre, 2015, 12:57:26
Citazione di: Giacomo da Centa il Lun 16 Novembre, 2015, 12:32:27
Carina la vignetta ma come ho avuto modo di scrivere nessuna religione oggi segue l'Antico Testamento.
I Cristiani seguono il Vangelo (Nuovo Testamento), che è la storia di Gesù, senza peraltro prendere  il testo alla lettera.

Francamente a me fanno paura le religioni che nel 2015 prendono alla lettera scritture antiche, come stanno facendo i musulmani estremisti o i testimoni di Geova, secondo i quali ad esempio entreranno 144.000 persone nel paradiso, perchè sta scritto così, e per le altre non ci sarà posto. In società abbiamo un un ragazzino che non può mai giocare le partite al sabato perchè i genitori lo chiudono in casa essendo il sabato "giorno del riposo"...

Mi pare ci sia un abisso anche etico oggi fra le aree a radice cristiana e (molte) aree a radice musulmana, dove i pur moltissimi moderati sono sotto ricatto degli estremisti per via di una comune base religiosa (vedasi i migranti, sono in maggiornaza ma fuggono a milioni), dove la donna è spesso discriminata e ritenuta inferiore all'uomo, dove l'analfabetismo è diffuso, dove non sono ammesse traduzioni di libri stranieri.
Detto questo, la soluzione anche per me è vicina a quella di Pippo. Con le bombe si risolve zero. Andrebbe portata la conoscenza, internet, il dialogo...creare nuove generazioni svincolate dalla religione vissuta in quel modo, quindi.

Ho davvero pochissimo tempo e mi prudono le dita perchè vorrei scriver3e ma non ho il tempo di argomentare in modo decente e articolato come sarebbe necessario. Condivido il punto di vista di Giacomo e benchè io ritenga che le bombe non siano di per sè uno strumento di liberazione, penso anche che adesso come adesso sia necessario intervenire militarmente via terra. Forse si sta sottovalutando un elemento nuovo all'interno di questo terzo conflitto mondiale: la peculiarità del cosiddetto stato islamico, un gruppo terroristico islamista radicato in Siria e Iraq, più volte attaccato dalle potenze occidentali attraverso bombardamenti aerei ma senza una reale efficacia di azione. Questa è davvero un' organizzazione mostruosa, che gode di parecchi foraggiamenti sia economici che politici, detiene ricchezze inimmaginabili e probabilmente si è sviluppato anche a causa delle politiche estere fallimentari condotte dagli alleati occidentali. L'unica via di uscita è creare una collaborazione fra stati arabi e paesi occidentali in modo da intervenire sul campo per estirpare il fenomeno. Certamente si deve passare attraverso operazioni diplomatiche non semplici visto che la posizione di parecchi paesi arabi (vedi Arabia Saudita) è quantomeno ambigua...
devo andare
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 13:10:28


Citazione di: Giacomo da Centa il Lun 16 Novembre, 2015, 12:32:27
Carina la vignetta ma come ho avuto modo di scrivere nessuna religione oggi segue l'Antico Testamento.

Come no. E l'ebraismo? Eppure non mi risulta esistano organizzazioni di terrorismo ebraico. Quindi, ripeto, non credo sia un problema di religione.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 14:24:01
Riporto qui, a titolo di spunto di riflessione, lo stato Facebook del mio ex compagno di classe, Tristano Scarpetta, oggi giornalista del Corriere del Trentino:

Se la guerra, lo scontro di civiltà di cui parlate, è tra i trogloditi che si fanno saltare in aria per raggiungere le loro sette vergini in paradiso e Gasparri che invita a bombardare l'Isis come fosse una città, io mi dichiaro da subito disertore. Abbiamo cominciato a bombardare il mondo quando andavo ancora alle medie: ricordo il terribile esercito di Saddam che si arrende a una troupe del Tg3. Da allora, abbiamo bombardato ovunque per 24 anni: eserciti, asili, campi di addestramento, ospedali, matrimoni, tutto. Abbiamo creato e deposto dittatori, finanziato e combattuto a giorni alterni il fanatismo religioso, torturato, affamato. Ci siamo girati dall'altra quando i morti erano troppo poveri, o "distanti", per commuovere. Il prezzo del petrolio, in compenso, è stabile, questo va riconosciuto. Ora, siccome gli Usa sono guidati da un bombardatore timido, ci solletica perfino l'idea di affidare la stabilità mondiale a un ex agente del Kgb, raro estimatore di quella democrazia che a tutti i costi vogliamo esportare. È proprio perché non mi va di vivere nella paura, perché non ho nessuna intenzione di mettere in discussione la mia libertà, di dover trattare con il Dio di questo o di quello cosa mi è consentito fare, che mi permetto sommessamente di suggerire che "ammazzarli tutti", chiudere un po' di frontiere, inventarsi qualche legge speciale non risolve il problema.

Inutile dire che condivido al 100% questo punto di vista.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Flavioski il Lun 16 Novembre, 2015, 22:53:45
Citazione di: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 09:47:42
............................................................
Forse stiamo cominciando a realizzare che il nostro benessere si fonda su squilibri planetari e presuppone lo sfruttamento di un numero sempre crescente di persone. Se vogliamo continuare a vivere con questi standard dobbiamo prepararci a combattere a casa loro e a difenderci in casa nostra, altrimenti è il caso di cominciare a ridimensionarli. Ognuno è libero di fare la propria scelta, io fucili non ne imbraccio. Piuttosto cerco di utilizzare la mia arma migliore: il cervello. E in questo senso sono giorni che rifletto su una terza via, ovvero: è possibile un mondo che non si fondi sugli squilibri che hanno caratterizzato la storia dell'umanità? E' immaginabile un mondo senza oppressi ed oppressori? Forse no ma... cosa possiamo fare per costruirlo? Secondo me il primo passo è emanciparsi dal petrolio perché ogni volta che facciamo un pieno alla nostra auto, noi stiamo mettendo un kalashnikov in mano ad un terrorista.

Sono pienamente d'accordo, sarebbe un enorme passo in avanti in termini di civiltà e oltretutto una speranza nuova per tutto il nostro ecosistema, forse mai così minacciato come in questi ultimi anni. In questi giorni, parlando delle possibili prospettive di guerra totale (che sarebbe terrificante, con quasi 8 miliardi di persone in giro per il mondo e con le armi attuali), dicevo che la vera conquista della nostra epoca sarebbe quella di non ricadere nella "solita" guerra pseudo risolvi-problemi come in passato, ma appunto ideare una terza via, che sarebbe non facile, ma certamente molto lungimirante e meno impattante a tutti i livelli.

Ma proprio per questo, temo, malvista dai relativamente pochi che veramente alla fin fine detengono il potere economico, e quindi anche politico, e che mirano all'interesse immediato. Perché mi pare piuttosto chiaro che, come più o meno in tutti gli altri casi del passato, la "religione" è solo un paravento e la questione si gioca a livello economico e di risorse, anche se mi rendo conto che forse sto semplificando e banalizzando troppo un problema estremamente complesso e ramificato.

E ho anche paura che ancora non siamo sufficientemente "maturi", a livello generale, per meritarci un finale diverso dal "solito" olocausto, spero vivamente di sbagliarmi...

Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: yakopuz il Mar 17 Novembre, 2015, 11:22:18
Citazione di: Flavioski il Lun 16 Novembre, 2015, 22:53:45
Citazione di: MrPippoTN il Lun 16 Novembre, 2015, 09:47:42
............................................................
Forse stiamo cominciando a realizzare che il nostro benessere si fonda su squilibri planetari e presuppone lo sfruttamento di un numero sempre crescente di persone. Se vogliamo continuare a vivere con questi standard dobbiamo prepararci a combattere a casa loro e a difenderci in casa nostra, altrimenti è il caso di cominciare a ridimensionarli. Ognuno è libero di fare la propria scelta, io fucili non ne imbraccio. Piuttosto cerco di utilizzare la mia arma migliore: il cervello. E in questo senso sono giorni che rifletto su una terza via, ovvero: è possibile un mondo che non si fondi sugli squilibri che hanno caratterizzato la storia dell'umanità? E' immaginabile un mondo senza oppressi ed oppressori? Forse no ma... cosa possiamo fare per costruirlo? Secondo me il primo passo è emanciparsi dal petrolio perché ogni volta che facciamo un pieno alla nostra auto, noi stiamo mettendo un kalashnikov in mano ad un terrorista.

Sono pienamente d'accordo, sarebbe un enorme passo in avanti in termini di civiltà e oltretutto una speranza nuova per tutto il nostro ecosistema, forse mai così minacciato come in questi ultimi anni. In questi giorni, parlando delle possibili prospettive di guerra totale (che sarebbe terrificante, con quasi 8 miliardi di persone in giro per il mondo e con le armi attuali), dicevo che la vera conquista della nostra epoca sarebbe quella di non ricadere nella "solita" guerra pseudo risolvi-problemi come in passato, ma appunto ideare una terza via, che sarebbe non facile, ma certamente molto lungimirante e meno impattante a tutti i livelli.

Ma proprio per questo, temo, malvista dai relativamente pochi che veramente alla fin fine detengono il potere economico, e quindi anche politico, e che mirano all'interesse immediato. Perché mi pare piuttosto chiaro che, come più o meno in tutti gli altri casi del passato, la "religione" è solo un paravento e la questione si gioca a livello economico e di risorse, anche se mi rendo conto che forse sto semplificando e banalizzando troppo un problema estremamente complesso e ramificato.

E ho anche paura che ancora non siamo sufficientemente "maturi", a livello generale, per meritarci un finale diverso dal "solito" olocausto, spero vivamente di sbagliarmi...



D' accordo anche io ... Mi ricordo quando e' iniziata la prima guerra del golfo nel 1993 che avevamo fatto un assemblea delle superiori e avevo detto che secondo me la responsabilità e che tutti usiamo petrolio ... fui aspramente criticato.

E poi anche il cambiamento climatico in realtà e' molto correlato agli squilibri che portano queste atrocità. E una conseguenza e purtroppo non la peggiore come stiamo vedendo in questi giorni.

In questi giorni sento simile a dopo il 11 settembre ... mi sembra proprio un 11 settembre europeo ... e come allora l' emergenza del terrorismo distolse l' attenzione da quelli squilibri nord-sud che sono poi (con)cause importanti di questi problemi ...
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: Giacomo da Centa il Mar 24 Novembre, 2015, 15:14:40
Oh porca vacca. La Turchia è nella Nato...

http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_24/siria-turchia-abbatte-caccia-violato-nostro-spazio-aereo-517de08a-9283-11e5-b7a6-66411f67f00e.shtml
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: El Bonve il Mar 24 Novembre, 2015, 15:17:54
È grossa la faccenda. Come se non ne avessimo già avuto abbastanza di quello che c' è già.
Titolo: Re:La terza guerra mondiale
Inserito da: MrPippoTN il Mar 24 Novembre, 2015, 18:47:49
(https://media.giphy.com/media/isP4TLqhjm3zq/giphy.gif)