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Nowcasting ottobre 2019

Aperto da Lorenz1982, Mar 01 Ottobre, 2019, 11:27:19

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Brok

Sono a bz , partito stamattina presto così ( foto sotto ) al mio arrivo a bz ? Be meglio che lascio perdere sia sui colori autunnali , atmosfera , temperature ... una mite serata di agosto a Stoccolma
Nato a Bolzano, residente a Stoccolma

Giacomo da Centa

Un anno fa esatto la serata di vento distruttivo di Vaia. A casa mia 108 km/h di raffica massima alle 20.44, ho calcolato circa 375 km di vento sfilato (media 75 km/h) in sole 5 ore, un valore straordinario.



Heinrich

Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 29 Ottobre, 2019, 23:23:54
Un anno fa esatto la serata di vento distruttivo di Vaia. A casa mia 108 km/h di raffica massima alle 20.44, ho calcolato circa 375 km di vento sfilato (media 75 km/h) in sole 5 ore, un valore straordinario.




Follia! 400km quasi di aria trascorsa sulle Alpi ad alta velocità. Quanto è rara la combo di Vaia, tanto è sospetta la sua interazione coi mari caldi dell'anno scorso. Quasi 978hPa sono valori bassissimi d'altronde.

stefanocucco83

#108
Riguardo a Vaia, mi chiedo sempre cosa dev'essere stato per chi, sfortunatamente, si trovava magari a passare in quelle zone esattamente nel momento in cui cadevano in pochi istanti tutti quegli alberi..il rumore di migliaia di alberi che cadono...pazzesco, da cagarsi addosso
Sono stato su al passo Lavazè...ecco, uno che magari stava salendo su di la durante quelle raffiche di vento...

Giacomo da Centa

#109
Citazione di: stefanocucco83 il Mer 30 Ottobre, 2019, 10:22:12
Riguardo a Vaia, mi chiedo sempre cosa dev'essere stato per chi, sfortunatamente, si trovava magari a passare in quelle zone esattamente nel momento in cui cadevano in pochi istanti tutti quegli alberi..il rumore di migliaia di alberi che cadono...pazzesco, da cagarsi addosso
Sono stato su al passo Lavazè...ecco, uno che magari stava salendo su di la durante quelle raffiche di vento...

Non saprei sulla questione rumore, oddio lo shock ci dev'essere stato eh. Però in realtà nell'esperienza che ho vissuto a casa mia, il buio, il fragore mostruoso del vento con la pioggia fitta, impedivano di vedere scenari nel loro complesso ma pure di sentire gli schianti degli abeti che pur vedevo dal balcone (riparato da un muro) a non più di 30/40 m di distanza. E' come se gli alberi fossero caduti senza un rumore proprio, che era sovrastato dall'ululato delle raffiche. Anche i pompieri sulle strade vedevano le piante cadere o adagiarsi sui guard-rail, una dopo l'altra ma con una visibilità limitata dalla bufera e senza quasi rumore aggiuntivo dicevano. E' come se si fossero adagiate ruotando nel fango, anche se per quello molte si sono spaccate a 5, 10 o più metri da terra. Di fatto le piante si adagiavano sradicate una sull'altra. Personalmente ero uscito a mezzanotte di casa proprio per capire cosa era successo sopra casa, però è stato necessario aspettare l'alba del 30 per capire la portata complessiva del disastro di Vaia pur vivendo in mezzo a zone schiantate.

stefanocucco83

Grazie per la testimonianza. In effetti la caduta dei vari alberi è stata nella maggior parte dei casi rallentata dall'apparato radicale.. diversa è la caduta di un albero spezzato di colpo..

AltoGardameteo

Meglio non ricordare quei momenti ... mamma che raffiche e che acqua quel lunedì sera ...


Intanto afflusso da est che si fa sentire: temperatura praticamente bloccata, anzi in calo da mezzanotte, con DP anche in calo e venticello da sud.

Nel veronese DP sui 7°/8° mentre in Ticino sono ancora sui 13°/15°, entrata da est evidente.

Alessandro de Costa

Giornata uggiosa e fredda con temperatura massima alle 1 e mezza di 8,6 attualmente 6,8

Heinrich

Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 30 Ottobre, 2019, 11:42:20
Citazione di: stefanocucco83 il Mer 30 Ottobre, 2019, 10:22:12
Riguardo a Vaia, mi chiedo sempre cosa dev'essere stato per chi, sfortunatamente, si trovava magari a passare in quelle zone esattamente nel momento in cui cadevano in pochi istanti tutti quegli alberi..il rumore di migliaia di alberi che cadono...pazzesco, da cagarsi addosso
Sono stato su al passo Lavazè...ecco, uno che magari stava salendo su di la durante quelle raffiche di vento...

Non saprei sulla questione rumore, oddio lo shock ci dev'essere stato eh. Però in realtà nell'esperienza che ho vissuto a casa mia, il buio, il fragore mostruoso del vento con la pioggia fitta, impedivano di vedere scenari nel loro complesso ma pure di sentire gli schianti degli abeti che pur vedevo dal balcone (riparato da un muro) a non più di 30/40 m di distanza. E' come se gli alberi fossero caduti senza un rumore proprio, che era sovrastato dall'ululato delle raffiche. Anche i pompieri sulle strade vedevano le piante cadere o adagiarsi sui guard-rail, una dopo l'altra ma con una visibilità limitata dalla bufera e senza quasi rumore aggiuntivo dicevano. E' come se si fossero adagiate ruotando nel fango, anche se per quello molte si sono spaccate a 5, 10 o più metri da terra. Di fatto le piante si adagiavano sradicate una sull'altra. Personalmente ero uscito a mezzanotte di casa proprio per capire cosa era successo sopra casa, però è stato necessario aspettare l'alba del 30 per capire la portata complessiva del disastro di Vaia pur vivendo in mezzo a zone schiantate.

Un resoconto di contadini tirolesi in zona Nova Levante quella notte chiusi nei loro masi è simile, è stato ripubblicato dalla Zett locale ieri: le raffiche prevalevano nel rumore, gli alberi schiantati si facevano sentire di rado solo se cadevano sopra altri già atterrati e se le raffiche cedevano un poco. Il rumore maggiore lo davano le raffiche comunque. Facendo tremare per oltre 4 ore, con picchi oltre i 130km/h le architravi, le pareti e facendo sussultare gli infissi. Dev'essere stato ancor più un tuffo al cuore il risveglio, il the day after. Lo era stato per me, per l'affetto verso certi paesaggi secolari, figurarsi per chi abita quei versanti boscosi. Il 2% della superficie della provincia di Bolzano è stato sradicato. Quasi il 2%, ed essendo la provincia altoatesina la più estesa delle province italiane dà da pensare.

Heinrich

E dà ancor più da pensare la devastazione delle enormi quantità d'acqua precipitata.

I Serrai di Sottoguda, sotto la Marmolada, mangiati via in mezz'ora di colate e frane di melma e rocce grandi come motrici di camion che saltavano giù nella gola dopo un volo di quasi mezzo km.

A Dimaro l'alluvione disastrosa con poche vittime per fortuna.
A Dobbiaco la Drava esondata con 500 evacuati e un evento che non avveniva da almeno 5 secoli.
L'apertura del canale artificiale di Mori-Torbole per far defluire l'Adige nel Garda salvando Verona e non solo.
La notevole implementazione delle nostre infrastrutture idrauliche dopo il 1966 ha dimostrato che anche a fronte di fenomeni estremi, con il totale trimestrale in neanche 3 giorni, può venir con fatica gestito benissimo.
Se Vaia fosse stata nel 1966, altroché alluvione. Spariva metà Trento.
Con portate maggiori rispetto a quell'evento, l'anno scorso, abbiamo retto bene. Similmente nel bellunese, nei limiti concessi da una tempesta comunque destinata a devastare diversi bacini e fiumi. Lago d'Alleghe che uscì ed allagò paese e vallata d'altronde, così come altrettanti torrenti devastarono moltissimi fondovalle.

Epocale, notevole sia passata in secondo piano la gran quantità d'acqua precipitata, ma il vento nel finale ha fatto da solo i danniche le alluvioni evitate non avevano fatto.

Flavioski

Giornata che uggiosa è dir poco, con cappa di nubi basse da stanotte (base oscillante a occhio fra 600 e 900 m) e pioviggini intermittenti che cmq per ora qui a Trento Sud non hanno fatto scattare il pluviometro, a differenza della zona nord; di conseguenza escursione termica ridottissima, con una max di 14.5°c dopo una minima di 13.1°c (quest'ultima piuttosto oscena per essere quasi a novembre, ma ormai ci siamo abituati; forse se ne rende più conto chi arriva dalla Svezia come Brok).

Anche ieri l'escursione era stata piuttosto contenuta (12.1°/16.5°) nonostante la parziale presenza del sole nel pomeriggio, ma del resto questa è una caratteristica abbastanza tipica del periodo autunnale non fosse per i relativamente alti valori delle temperature, soprattutto minime direi.

Attualmente registro 13.3°/87% con la coperta di nubi basse (in arrivo da S) che non accenna a smuoversi e qualche rada gocciolina di pioviggine ogni tanto; l'unica novità è data dal lieve calo del dew-point passato in un paio d'ore da 13° a 11°c dopo esser rimasto a lungo stabile, possibile sintomo che l'aria più fresca e secca sta lentamente risalendo la Val d'Adige da sud.

AltoGardameteo

Bello quando la temperatura scende durante il giorno.

Al momento +12.8° in minima e 82%, coperto

yakopuz

Citazione di: Heinrich il Mer 30 Ottobre, 2019, 15:54:30
E dà ancor più da pensare la devastazione delle enormi quantità d'acqua precipitata.

I Serrai di Sottoguda, sotto la Marmolada, mangiati via in mezz'ora di colate e frane di melma e rocce grandi come motrici di camion che saltavano giù nella gola dopo un volo di quasi mezzo km.

A Dimaro l'alluvione disastrosa con poche vittime per fortuna.
A Dobbiaco la Drava esondata con 500 evacuati e un evento che non avveniva da almeno 5 secoli.
L'apertura del canale artificiale di Mori-Torbole per far defluire l'Adige nel Garda salvando Verona e non solo.
La notevole implementazione delle nostre infrastrutture idrauliche dopo il 1966 ha dimostrato che anche a fronte di fenomeni estremi, con il totale trimestrale in neanche 3 giorni, può venir con fatica gestito benissimo.
Se Vaia fosse stata nel 1966, altroché alluvione. Spariva metà Trento.
Con portate maggiori rispetto a quell'evento, l'anno scorso, abbiamo retto bene. Similmente nel bellunese, nei limiti concessi da una tempesta comunque destinata a devastare diversi bacini e fiumi. Lago d'Alleghe che uscì ed allagò paese e vallata d'altronde, così come altrettanti torrenti devastarono moltissimi fondovalle.

Epocale, notevole sia passata in secondo piano la gran quantità d'acqua precipitata, ma il vento nel finale ha fatto da solo i danniche le alluvioni evitate non avevano fatto.
Aggiungo che la protezione civile ha stimato che il picco di piena a Trento è  stato di 2000 invece che 2500 m 3 al secondo senza invasi dei bacini sarebbe stato un altro 66
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

El Bonve

con un ottobre in norma pluvio fino a quel momento, Vaia sarebbe stata alluvionale per il fondovalle...




Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Flavioski

Citazione di: El Bonve il Mer 30 Ottobre, 2019, 19:29:05
con un ottobre in norma pluvio fino a quel momento, Vaia sarebbe stata alluvionale per il fondovalle...




Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Probabilmente sì, per fortuna prima di Vaia erano caduti solo 15 mm scarsi a ottobre e 29 a settembre: cosa che avrà anche creato problemi per l'impatto di così tanta acqua sui terreni secchi, ma facilmente questo fatto ha evitato conseguenze ben peggiori sul territorio!

Intanto qui sono in minima di giornata con 12.8°/86% (non che ci volesse poi tanto) nonostante il cielo sempre coperto; anzi da qualche minuto ha ripreso a piovigginare, col pluviometro che finalmente ha fatto il primo scatto di 0,2 mm.