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Discussioni - Giacomo da Centa

#61
Ciao raga,
riporto qui i valori di oggi 21 luglio 2015 e del celebre 11 agosto 2003 per quattro stazioni di Meteotrentino:

38.6° Rovereto (11/08/2003: 42.4°)
36.1° Trento Roncafort (11/08/2003:39.8°)
36.0° Trento Laste (11/08/2003: 39.0°)
31.2° Centa San Nicolò (11/08/2003: 37.0°)

Come si vede in realtà siamo lontani dal 2003 sulle massime (poi ci sono le minime, ci darò un occhio più avanti, e le medie integrali), beh certo si era trattato di una giornata di portata plurisecolare.
Chi vuole e ha dati risalenti al 2003, potrebbe riportare qui il suo valore di quel 11 agosto e il valore più alto di questa ondata (cioè la massima di ieri o di oggi, per molti).


#62
Avete visto?
Qualcosina di nuovo rispetto a quanto c'era finora, tipo gli spaghi Ecmwf anche se spartani, e poi di altri modelli.

http://www.lineameteo.it/spaghi.php?lati=46&longi=11#
#63
Ciao amici,
stasera sono a casa a smaltire gare di corsa :-) e viste le previsioni del modellino Gfs (non ho visto Ecmwf) per domenica che vedrebbero su di noi la 500 hPa a 592 decametri (5920 m):



ho pensato di fare un confronto fra le massime over 29° registrate a Centa negli ultimi 3 anni (da quando ho la Davis) e le mappe di reanalisi del giorno alle ore 12 UTC.
I giorni con massima oltre i 30° sono stati solo 14, per questo ho abbassato la soglia a 29° per avere una maggiore numerosità: 28 giorni in 3 anni.
Per ognuno di questi giorni over 29° ho riportato la data, il valore di temperatura massima a Centa, la quota in decametri dei 500 hPa sul Trentino alle 12 UTC, la pressione al livello del mare sul Trentino alle 12 UTC, la posizione dell'asse di promontorio (se a est del Trentino o ad ovest e dove, eventualmente indicando una regione sulla stessa latitudine) ed infine il flusso a 500 hPa sempre stimato sulla nostra regione, il tutto appoggiandomi alle reanalisi disponibili per la Mitteleuropa su wetter3.de.

Spero che la statistica sia interessante essendo riferita ad una zona di versante, quindi teoricamente più correlata alla "libera atmosfera" rispetto appunto a Trento o altre località di fondovalle.

Ecco i risultati:







Alcune osservazioni:

1. Naturalmente il superamento della soglia dei 29° è correlato non solo ai geopotenziali ma anche ad altri parametri (umidità del suolo, nuvolosità, etc).
2. Si osserva come il coefficiente di correlazione r2 fra le temperature massime e la quota di geopotenziale a 500 hPa sia piuttosto buono, mentre sia pressochè nullo per la pressione al suolo. Si potrebbe dire quindi che il tempo è "comandato dall'alto", nel senso che la presenza di un anticiclone dinamico in quota è correlata con temperature alte, mentre la pressione al suolo non mostra una correlazione chiara con la temperatura massima.
3. La posizione dell'asse del promontorio risulta più spesso ad est del Trentino (57% dei casi), solo nel 18% dei casi ad ovest (peraltro mai più lontano del Piemonte), nel restante 25% dei casi l'asse risulta praticamente su di noi. Per avere caldo a Centa, quindi, l'asse dell'anticiclone può variare lungo un range che va dal Piemonte alla Romania, un intervallo quindi nettamente sbilanciato verso oriente.
Nessuno dei 28 giorni considerati ha visto un anticiclone con asse sulla Francia o sulla Spagna: in quel caso il richiamo caldo sul fianco occidentale dell'alta pressione rimane troppo ad occidente.
4. Considerando la direzione dei flussi a 500 hPa (effetto del punto 3) si ha quindi una prevalenza dei quadranti meridionali (57%), solo nel 18% dei casi si ha provenienza da settentrione (in tal caso sono probabili effetti favonici). Nei restanti casi il flusso è da ovest o assente.
Attenzione però perchè è evidente l'assoluta prevalenza della componente occidentale (nessuno dei 28 giorni over 29° a Centa ha visto correnti a 500 hPa da oriente): potrebbe trattarsi di una particolarità locale; a Centa infatti si tende ad avere stau (e più facilmente nuvolosità, che riduce le massime) proprio con correnti orientali. Mi aspetterei risultati per la valle dell'Adige e Trento anche molto diversi a riguardo.
5. Giocando con la retta di regressione, una 600 dam darebbe a Centa una temperatura massima di 37.1° :o ;D
Mentre la retta intercetta i 30° a 586.6 dam.
6. Viceversa, con la 592 dam prevista per domenica, la retta di regressione restituisce un valore di 32.9° che sarebbe il record per la mia stazione, anche se in due casi abbiamo raggiunto temperature inferiori con 593 dam.

Se non ho colto qualcosa, aggiungete pure idee o commenti!
Ciaooo!



#64
Ciao ragazzi,
propongo questo topic perchè in questo inizio d'estate ho letto sul forum molte teorie sulla (presunta) differente frequenza dei temporali fra Trento e Bolzano, teorie che, non nego, talvolta mi hanno lasciato perplesso (lo dico senza polemica).
Fortunatamente in meteorologia e climatologia abbiamo il supporto dei numeri e solo questi vorrei utilizzare.
In particolare, mi sono quindi chiesto se fosse reale o presunta la declamata differenza nell'incidenza temporalesca fra le due città.

Premetto che la letteratura che conosco (dal Fliri, ad atlanti climatici di varie regioni alpine) indica che durante il progredire della stagione calda la formazione dei temporali si spinge progressivamente dall'esterno verso il centro delle Alpi. Se a inizio estate (maggio/giugno) l'incidenza è maggiore nelle Prealpi (poichè si liberano prima dalla neve e hanno un clima più mite a parità di quota), nella piena estate (luglio/prima metà di agosto) i massicci centrali delle Alpi si liberano anch'essi dalla neve con i versanti soggetti a riscaldamento diurno fino a quote molto elevate, fatto che li favorisce nell'avvio della convezione rispetto alle meno elevate Prealpi. C'è poi l'effetto dei fronti freddi in transito a nord delle Alpi, i cui effetti spesso si limitano all'Alto Adige.

Questi sono i dati, disponibili online sui siti di Meteotrentino e dell'Idrografico di Bolzano:



Come visibile, si viene a scoprire che nel trimestre estivo a Trento e a Bolzano piove all'incirca uguale, con una diversa distribuzione mensile che conferma quanto detto sopra: a giugno a Trento piove di più (probabilmente per un maggior contributo convettivo ed un altro, ancora non trascurabile, legato a fenomeni di sollevamento/stau), mentre a luglio e in minor misura ad agosto, quando l'incidenza delle precipitazioni convettive diventa massima, a Bolzano piove più che a Trento.
Supponendo che una larga parte delle precipitazioni in questi mesi sia di natura convettiva, potrebbe essere lecito dire che a luglio e agosto i temporali colpiscono un pochino di più Bolzano che Trento.

Focalizzando l'analisi su un periodo più breve e meno significativo ma più recente (2001-2010), quanto detto sopra viene sostanzialmente confermato specie per luglio, il mese tipicamente estivo e con la maggior incidenza di precipitazioni convettive.
Facendo entrare nell'analisi anche Merano su questo ultimo periodo (per il 1960-1990 i dati che ho scovato sul sito dell'Idro erano pieni di buchi) si scopre che la sua piovosità nel trimestre è del tutto paragonabile alle altre due città, e che nel mese di luglio essa è inferiore a quella di Bolzano ma superiore a Trento.




#65
Notizie dal resto del mondo / Botte di caldo mondiali
Ven 29 Maggio, 2015, 15:18:14
No, ma avete sentito in India?
Temperature qualche ora fa, così, 45° diffusi.


#66
Ragazzi, alcune ipotesi su oggi. Scrivo questo post ai limiti dell'eretico.
La giornata sta mostrando due distinte fasi di precipitazione per quanto riguarda distribuzioni e intensità, come accade spesso con queste "rodanate".
Le descriverei così:

FASE 1 (fase prettamente convettiva: stanotte e stamattina)
Le precipitazioni aumentano repentinamente a nord di una linea che collega le propaggini meridionali del Brenta a quelle del Lagorai, esattamente come nella perturbazione di sabato scorso 9 maggio. Le due zone (precipitazione intensa e precipitazione scarsa) sono separate in val d'Adige all'altezza di Trento.

Per me i motivi di questa distribuzione vanno ricercati nella forza delle correnti in alta quota (300 hPa e 500 hPa), soprattutto nelle perturbazioni orografiche a quest'ultimo livello. Al suolo non c'era praticamente vento (850 hPa calmo).
A 300 hPa è transitato il core della corrente a getto nel corso di stanotte. Lo shear (differenza di vento) fra l'alta quota e il suolo è così diventato massimo, favorendo la nascita di celle convettive potenti, inclinate sul piano verticale e stirate verso nord. I sottostanti flussi a 700 e 500 hPa da SW rallentavano da sud a nord per motivi sinottici, soffrendo di un blocking/perturbazione da parte dei massicci di Adamello, Brenta e Lagorai. Mentre in inverno questo pattern fa esaurire le nevicate da sud a Trento, così non è nei mesi estivi, perchè entra in gioco la convezione.
La spinta a 300 hPa ha consentito infatti alla corrente di superare il livello di convezione libera (http://en.wikipedia.org/wiki/Level_of_free_convection) lungo la linea di blocking, scatenando totali di precipitato molto elevati sottovento al flusso da SW ai gruppi montuosi più alti; sottovento al Brenta (bassa val di Non e Rotaliana/lavisano), all'Adamello (Val di Sole) e al Lagorai (Predazzo): ipotesi tutta da verificare eh (se ci sei Ross batti un colpo), ma le misure di precipitazione sul territorio di stamattina erano davvero illuminanti. Ve le riposto:



FASE 2 (stau e sporadica convezione oggi pomeriggio)
Questo pomeriggio i flussi umidi in arrivo sono orientati da sud. In alta quota manca la spinta del getto (ormai andato ad est) e il progressivo spostamento del minimo rallenta i flussi a 500 hPa e smorza le velocità delle avvezioni. Si nota un evidente stau già sui primi contrafforti alpini (Trentino meridionale), sporadicamente laddove sollevate oltre la quota di LFC, le masse d'aria producono temporali in moto verso nord come quello appena transitato da Centa.

Allego radarate delle due fasi (salvate proprio sul "cambio" di regime; se qualcuno ha il radar di stamattina lo posti, che per la fase 1 è più significativo) che spiegano meglio quanto intendo.



#67
Mi permetto di raccogliere qui una serie di cause che possono aver concorso alla grande escursione termica di oggi, che come dice bene Alberto è da record per Lavis almeno dall'ottobre 2006.
Chiedo ai più esperti, in particolare a Yakopuz che lavora nel settore, a Ross e Lorenzo e a tutti voi se conoscete altri fattori che possono aver influito sull'escursione termica di oggi.
A tutti chiedo di postare il proprio valore odierno e di confrontarlo se possibile con altri del passato della propria stazione.

Andamento meteorologico giornaliero - Vento calmo al primo mattino e aria davvero secca che ha permesso un grande raffreddamento del suolo.
Nel pomeriggio, poi, l'ennesima fohnata con geopotenziali in netto aumento e una chiara avvezione mite in quota, unite all'elevata radiazione solare (cielo limpidissimo) hanno fatto impennare le temperature.
Condizione del terreno - Ormai molto secco, i cui pori sono pieni di aria e sfavoriscono quindi la trasmissione (e la dissipazione) di calore verso il sottosuolo. In tal modo i primi cm sono soggetti a grandi sbalzi termici, mancando parte dell'abituale scambio energetico verso il basso. Se il terreno fosse umido, o saturo, le oscillazioni termiche sarebbero assai meno ampie a parità di condizioni meteo grazie alla maggior conducibilità termica dell'acqua.
Astronomica - Siamo in una fase in cui giorno e notte praticamente si equivalgono per durata e ciò immagino possa esaltare al massimo l'oscillazione termica notte-giorno.
Assenza di vegetazione - La traspirazione delle piante favorisce il raffreddamento diurno e il mantenimento di temperature più alte durante la notte: in questa fase manca ancora gran parte della biomassa verde stagionale.

Grazie, ciao!
#68
Ciao carissimi,
la grande fohnata è in attenuazione.
Vista la nostra rete e le nostre stazioni, e la difficoltà nel reperire dati massimi di vento su mappa e/o tabelle, pensavo di riassumere qui sotto il VALORE MASSIMO DI RAFFICA registrato nelle nostre stazioni oggi 5 marzo, e l'ora dell'evento.
Lo scopo è cogliere eventuali particolarità legate alla morfologia del territorio e, con gli orari, verificare se c'è una sorta di contemporaneità delle raffiche massime o meno sul territorio: il flusso di oggi da nord/est è molto didattico perchè si è trattato di una fohnata "pura", con cieli serenissimi e assenza di cuscinetti freddi al suolo che potevano influenzare i flussi.
Comincio io, direi di postarci in graduatoria dalla raffica più forte a quella più debole. Metto già alcune stazioni nostre.

Costa di Folgaria (Ale da Costa) 104.6 km/h NNE alle 7.00
Gardolo (Dany) 85.3 km/h
Centa San Nicolò (3 m, versante, riparato verso nord e ovest): 53 km/h NW ore 13.37Costa di Folgaria (Ale da Costa) 104.6 km/h NNE alle 7.00
#69
Meteodidattica regionale / Ghiacciai in avanzamento?
Sab 21 Febbraio, 2015, 20:41:48
Notizia un po' strampalata perchè nel titolo gli ettari guadagnati sono 5, nel testo 100...e non si capisce dove.
Comunque qualche input alla cosa deve esserci stato:

https://www.ladige.it/territori/dolomiti/2015/02/19/crescono-ghiacciai-veneti-5-anni-pi-cinque-ettari
#70
Ciao ragazzi,
come sa già chi c'era alla cena a casa mia ormai qualche mese fa, a fine ottobre avevo fatto un esperimento di monitoraggio delle temperature delle acque dell'Adige e dell'Avisio durante una settimana con notevole escursione termica (l'unica settimana serena e fredda dell'autunno).

Come noto, il regime termico dei fiumi in regione non è particolarmente studiato o monitorato.

Ho messo tutto in un pdf che a breve iniverò a Pippo per renderlo disponibile sul sito dell'associazione; intanto qui vi anticipo qualche risultato e qualche immagine.

Cosa dire...una cosa diversa per sviarci un po' dalla delusione del superfreddo mancato; come vedete, in pratica l'andamento termico dell'Adige è del tutto artificiale e legato ai rilasci di acqua "tiepida" (eravamo a fine ottobre) da Santa Giustina.
Effetti meno pronunciati ma comunque rilevabili per il bacino di Stramentizzo sull'Avisio.
Ecco a voi alcune immagini e un po' di testo preso dal mio pdf.


OBIETTIVO e DESCRIZIONE DELLO STUDIO                                                

L'obiettivo del monitoraggio è di indagare l'eventuale esistenza di un ciclo termico giornaliero nelle acque di corsi d'acqua di diversa portata come l'Adige e l'Avisio, durante una fase di tempo stabile con escursione termica giornaliera ampia e regolare. Il livello dei corsi d'acqua è rimasto sostanzialmente invariato per l'intero periodo.

Sono stati posizionati tre datalogger "Tempstick", programmati per la registrazione con cadenza di 10 minuti, attivi dalle ore 0.00 del 27 ottobre fino alle ore 10.30 del 1° novembre (5 giorni e 10,5 ore, 784 valori misurati per punto).



ADIGE – Il "Tempstick" è stato inserito in un contenitore plastico stagno di 5 litri, zavorrato al suo interno da pietre e collegato a riva da una corda per il recupero, inabissato sul fondo del fiume a circa 1,5 m di profondità ed a circa 5/6 m dalla sponda destra. Il punto si trova a monte della discarica di Ischia Podetti. Il sensore non risulta schermato ma il contenitore plastico ha superficie opaca. Si valuta che la torbidità, la profondità e l'elevata velocità delle acque rendano trascurabili gli effetti della radiazione solare diretta.

AVISIO – Il "Tempstick" è stato inserito in un contenitore plastico stagno di circa 1 litro, zavorrato al suo interno da pietre, collocato sul fondo del torrente a 0,3 m di profondità ed a circa 3 m dalla sponda sinistra. Il punto si trova nell'ampio conoide terminale, in una zona aperta fra Lavis e il Ponte dei Vodi. Per eliminare gli effetti di radiazione solare diretta il contenitore è stato riparato con delle pietre a loro volta immerse sotto il pelo dell'acqua.

ARIA – Il "Tempstick", schermato con piatti polimerici, è stato posizionato a 2 m dal suolo lungo il lato nord dell'argine sinistro dell'Avisio. Il punto risulta a circa un metro dal muro arginale (alto circa 3 m), al margine di una vasta area prativa. Per prevenire l'interazione da parte di terzi, è stato posizionato all'interno di un cespuglio.



ANDAMENTO METEOROLOGICO

Per effettuare il monitoraggio si sono individuati cinque giorni consecutivi con previsione di tempo stabile.
Il periodo si è rivelato in linea con la prognosi dei principali modelli; si sono avuti iniziali afflussi freschi da est al suolo ed in quota (legati a un minimo sui paesi balcanici) che hanno fatto diminuire le temperature fino al 29 ottobre. Nei giorni successivi il minimo è andato colmandosi, spostandosi verso est. Sul Trentino si è così affermato un cuneo anticiclonico di matrice mediterranea e le temperature sono risalite. Il cielo è rimasto pressochè sereno per l'intero periodo, come da previsioni iniziali.



Il resto (la parte più importante) del testo lo trovate sul pdf, qui vi metto altre immagini:









Ciao!
#71
Meteodidattica regionale / Mostra sulla nevicata del 1985
Sab 27 Dicembre, 2014, 08:59:32
Ehi amici, avete sentito la novità?
Il 16 gennaio a Trento (via Cavour, sala della Tromba) aprono una mostra sulla grande nevicata del 1985.

La mostra viene aperta il 16 gennaio alle 20, nell'ora in cui smise di nevicare nel 1985!
Iniziativa davvero carina, oggi è su L'Adige in prima pagina! (Taglio basso).

A presto, io credo ci andrò, potremo trovarci!
Ciaooo!
#72
Strumenti meteo / Richiesta intervento...con cena
Dom 12 Ottobre, 2014, 22:03:28
Ciao raga,
vista la vostra esperienza vi chiedo un consiglio/favore per due problemi:

1. La batteria (pila) nella mia stazione Davis si scarica sempre prima, ormai devo cambiarla ogni mese (!). E' come se il pannellino non riuscisse più a ricaricarla...cosa devo fare? Cambiare il condensatore, giusto? Qualcuno di voi sa come fare a reperirne uno e a cambiarlo?
2. Come vedete (allego foto) a fare una lezione a dei bimbi ho spaccato il sostegno in plastica della consolle (quello che la tiene su inclinata quando la si appoggia su un piano, e io la terrei su un tavolo...). Come prima, chiedo se qualcuno di voi ne ha uno (sono due pezzi di plastica con uno snodo, praticamente) o sa dove andare a comprarlo.



Volendo, se qualcuno di voi fosse in grado di rispondere e intervenire (soprattutto sul punto 1) potremmo con la scusa organizzare una seratina e cena qui a casa mia.
Con l'occasione vi chiedo scusa se la prevista cena che avevo ipotizzato a fine settembre è andata a monte, ma ero davvero troppo pieno di impegni e incasinato. A breve propongo una data che, in caso di risposte positive, potrebbe coincidere con la "riparazione" della stazioncina.

A presto e ciao!

#73
Buongiorno amici del forum, vi segnalo che oggi è stato pubblicato su L'Adige un mio articolo (nato su stimolo del professor Dino Zardi che qualcuno di voi ha conosciuto) sul più grande climatologo trentino, Albert Defant, scomparso 40 anni fa.
Fu lui, tra l'altro, il primo a parlare di Ora del Garda in un testo scientifico.

A presto, buona giornata: vi allego i file.
#74
Ciao amici, volevo proporvi l'analisi dei temporali di stanotte, molto particolari per la grande disomogeneità spaziale dei totali.
Attendo ovviamente integrazioni e/o critiche da chi ne sa di più o da chi nota incongruenze...solo confrontandoci miglioriamo tutti le nostre conoscenze.
Vi propongo un'analisi che parte da lontano...da molto molto in alto, direi ;-)
Partiamo infatti con il raffreddamento di stanotte in alta quota avvenuto a 300 hPa (a 9440 m). Allego le mappe delle 6 di stamattina. Nella (1) si nota l'angolo esistente sul Trentino (zoomando) fra le isoterme (colori) e la isopotenziale (linea nera) di 944 dam.



Limitandosi all'analisi a 500 hPa (2) si sarebbe colto poco o nulla: sostanziale paralellismo fra isoterme e le isopotenziali (no avvezioni) in una saccatura peraltro molto lasca:



Curioso come salendo più in alto, a 200 hPa (12000 m) si colga nettamente il limite della tropopausa (3). A quella quota si è già in piena stratosfera sopra alle basse pressioni dinamiche, piene d'aria fredda nei bassi strati, che abbassano il limite della tropopausa, oltre il quale la temperatura non scende più, ma sale con la quota per via essenzialmente dell'eccitazione delle molecole di ozono:



A tal proposito allego i radiosondaggi di Dublino (4) e Madrid (5), dove si vede che a 200 hPa (curva di stato, la più a destra) nel primo caso si è già in piena stratosfera e la temperatura è quindi più calda! A 12000 m Dublino è praticamente sempre molto più calda di Madrid. Anche a 200 hPa si coglie l'abbassamento della tropopausa su di noi, indice di saccatura dinamica in entrata:





La situazione di stanotte ha prodotto nuclei violenti ma poco mobili per la portante assai fiacca a 500 hPa.
I totali rivelano questa situazione (6):



Le previsioni non possono prescindere dall'alta quota, tantopiù in estate...ma molti previsori si fermano ai 500 hPa...in sintesi, una situazione ad alto rischio che poteva essere in buona parte prevista, magari individuando, con un Lam e sulla base delle correnti nei medio/bassi strati, le zone di "innesco" (impinging, sollevamento).
A presto!
#75
Ciao ragazzi, copio pari pari il post che ho messo sulla mia bacheca facebook; ho preso dati della rete Meteotrentino:

Luglio eccezionale per piovosità? SI!

Vediamo l'osservatorio storico di Trento Laste, attivo dal 1921.
Il luglio più piovoso finora era quello del 1960 con 151.8 mm.
Il luglio 2014 supera tutti: ad oggi siamo a 186.4 mm!

Risultati analoghi anche per le altre stazioni trentine: il luglio 2014 (e non è finito!) è primo o nei primi tre posti per piovosità negli ultimi 90 anni (molti osservatori hanno cominciato a rilevare negli anni '20).

La mappa dei totali 2014 (vedi figura, fonte Iasma) mostra che dal 1° gennaio a sud di Trento e in Valsugana si è già superato il metro di acqua caduta (1000 mm). A nord (valli Non e Sole, Fiemme e Fassa) piove di norma meno.
Ricordo che la media dell'intero anno (1° gennaio - 31 dicembre) a Trento Roncafort è di 1021 mm!
Praticamente a fine luglio l'abbiamo già quasi raggiunta!

Compreso il 2014, ben 6 degli ultimi 7 anni hanno chiuso al di sopra (molti largamente) della media di precipitazione (periodo 1921-2001)!


Allego l'immagine della mappa Iasma dei totali annuali al 27 luglio, Valsugana e valli a sud di Trento in pole position come da consueti pattern climatici, su valori notevolissimamente sopramedia...se guardate le statisticeh sui "bollettini locali" di Meteotrentino pare davvero che luglio e in generale il 2014 finora stiano battendo tutti i precedenti record.

La cosa che mi lascia più basito è il fatto che  è il 6° anno degli ultimi 7 che chiuderemo sopra media pluvio: praticamente da quando mi sono trasferito a Centa continua a piovere :-)


#76
25 luglio 2014, la salita al nevaio della Val Sella (Val Frassinera)

Ciao ragazzi,
come promesso ecco il reportage della mia piccola scarpinata di stamattina alla ricerca di quel nevaio visibile da Borgo Valsugana. Come già detto, l'eccezionalità del deposito sta nella quota incredibilmente bassa, soprattutto vista la stagione avanzata!


IL PUNTO DI PARTENZA





Per arrivarci bisogna risalire la Val Sella: da Borgo si va verso Olle, all'altezza del paese si gira a sinistra superando il ponte; dopo 50 metri (al capitello) si gira a destra imboccando la strada del versante destro della Val Sella (quindi non la strada "solita" che si fa per andare ad Arte Sella, ma quella sull'altro versante. Le due strade peraltro si ricongiungono più a monte). Vedendo il nevaio e avendo la mappa Trekkart – quelle del Cavazzani, qui sopra – sono salito in macchina fin che la strada incrociava la "Val Frassinera", quindi ho parcheggiato a lato di un ponticello, a circa 780 m.


LA SALITA A PIEDI (CIRCA 45'/1 ORA)

A piedi si va su subito molto ripidi, il percorso è impegnativo perché il bosco è pure pieno di ramaglie abbandonate: comunque niente di eccezionale se uno è un filo abituato a camminare. A un certo punto la valle si fa molto incisa e stretta, per salire bisogna seguire il corso d'acqua. A partire dai 900 m di quota si vedono le prime piante divelte dalle valanghe. Le piante stese sono tante, lo spessore della neve nel canalone per me ha toccato punte di 8/10 metri in questo ultimo inverno. Le piante divelte sono perlopiù giovani ma non mancano esemplari di diversi anni di età.





A causa delle piante a terra la salita è lenta (bisogna passare sotto o sopra un sacco di tronchi e rami) ma tutto sommato sempre fattibile: sono salito con mia mamma che non è certo una montanara, anche se con la sua flemma penso arriverebbe anche sul K2. Salendo si passano 3-4 briglie senza mai vedere il nevaio.



A un certo punto si supera una briglia divelta dalle valanghe (!) e, dopo un cumulo di ghiaia si vede la lingua di neve!


IL NEVAIO







A naso la lunghezza del deposito è di almeno 200/250 metri, ovviamente risulta molto incassato e in ombra per quasi tutto il giorno, anche in estate. Probabilmente è lo sbocco naturale di diversi canali di valanga che scaricano alla testa della Val Frassinera dopo un salto di 200/300 metri. Stamattina tirava una brezzolina pazzesca, il mio termo a mercurio segnava 8° un metro sopra alla neve, in ombra. La neve è stra-compatta come su un ghiacciaio, ci sono persino buchi tipo crepacci-bonsai!



Nei punti di massimo spessore ci sono direi almeno 3/4 metri di neve dura (se si guarda alle mie spalle si vede un "muro", lassù in cima), striata per il moto delle valanghe. Guardando gps e mappe, la neve inizia a circa 1080 m, mentre la testa del nevaio sarà sui 1150/1200 m. Pazzesco: la massa del nevaio non è da poco. Per me, arriva almeno fino a ottobre, poi bisognerà vedere quando arriverà la prima "rimpinguata"!

Tutto qui...buone foto e a presto!



Giacomo
#77
Strumenti meteo / Stazione Giacomo chiede aiuto :-)
Lun 12 Maggio, 2014, 20:58:09
Ciao ragazzi!
Problema: la batteria della mia stazione wireless si scarica sempre più velocemente. La prima pila è durata quasi un anno e mezzo. Da allora, ogni batteria che metto dura sempre di meno e con quella di oggi è la terza (!!!) negli ultimi due mesi. L'ultima è durata dieci giorni.
Aiuto ragazzi, cos'è che sta andando in tilt secondo voi?
E poi una domanda da profanissimo: il pannellino solare riesce anche a caricare una eventuale batteria ricaricabile? O fa trasmettere i dati solo quando c'è il sole, e nelle altre ore si arrangia la pila? Le ultime duracell che ho messo erano NON ricaricabili e mi viene il dubbio che magari la scarsa durata sia dovuta a questa caratteristica.

Ragazzi, urgono spiegazioni. Chi mi può dare un consiglio? Non posso cambiar pila ogni due settimane...
#78
Strumenti meteo / Wind profiler di Meteotrentino
Gio 27 Marzo, 2014, 16:05:16
Avete visto?

http://www.meteotrentino.it/dati-meteo/windprofiler/windprofiler.aspx?ID=228

Molto interessante, almeno in linea teorica. Si vede molto bene il cambio di direzione fra la valle, dove prevale il vento di drenaggio da nord, e la quota, dove c'è componente sinottica da sud.
#79
Ciao ragazzi,
ieri sera ho assistito (insieme a Yakopuz) ad una interessante serata dedicata alla neve alla sede Sat di Pergine.
Fra le altre cose, è emersa l'esistenza di questo bel sito, una modellazione del manto nevoso esistente sul territorio sulla base dei dati meteorologici rilevati da centinaia di stazioni nelle Alpi Orientali. Le info sul modello, il modello stesso e gli autori sono ben esposti nel sito che vi giro:

http://www.snowmaps.eu/wordpress/


Come vedete, potremmo dare anche un contributo in termini di rilevazione sul campo (basta misurare e inviare il dato con le coordinate, anche con gps tipo quello del cell, in modo da dare un valore georeferenziato!).

Essendo questo il settore di Yakopuz, credo che interverrà anche lui in questo topic per darvi info migliori delle mie!

Ciao!
#80
Uè ragassi, chi viene? Io quasi quasi vado, non sono uomo da incontri pubblici ma stavolta potrei anche sbilanciarmi...

http://www.climatrentino.it/primo_piano/pagina33.html