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Il Festivalmeteorologia 2016 è alle porte!

Aperto da MrPippoTN, Ven 21 Ottobre, 2016, 11:34:48

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Giacomo da Centa

Io purtroppo come detto a Pippo devo saltare tutto il Festival (un dramma per me) perchè domani e sabato faccio il corso di meteorologia alle aspiranti guide alpine 2016! Non c'era proprio alternativa con le date.
Sarò presente (ahimè) solo al brindisi di chiusura del Festival, sabato alle 18.30.
Ciaooo e fatevi valere ragazzi!

MrPippoTN

Evento memorabile, chi non viene si sta perdendo qualcosa di davvero storico.












Lorenz1982



MeteoBorgo www.meteoborgo.it

Dati MeteoBorgo in tempo reale: www.meteoborgo.it/dati.html

Twitter: www.twitter.com/MeteoBorgo

bantu86

Io purtroppo ho la figlia malata e mi tocca rimanere a Bz. Peccato.

Aus Bozen


Flavioski

Non riesco ad esserci neppure io a 'sto giro e mi dispiace; spero di esserci alla prossima, e son davvero contento che la manifestazione stia avendo così successo!

E' importante far breccia nella <gente comune>, visti i tempi grami a livello climatico e non solo...

:ciao:

yakopuz

Io ci sono stato ieri pomeriggio ... non male soprattutto la parte aziende e professionisti meteo ma devo dire mi era piaciuto di. più quello dell anno scorso. Cerano interventi scientifici piu di alto livello e più entusiasmo da parte delle associazioni.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

MrPippoTN

Citazione di: yakopuz il Sab 12 Novembre, 2016, 19:49:46
Io ci sono stato ieri pomeriggio ... non male soprattutto la parte aziende e professionisti meteo ma devo dire mi era piaciuto di. più quello dell anno scorso. Cerano interventi scientifici piu di alto livello e più entusiasmo da parte delle associazioni.

Mah. Io di entusiasmo da parte delle associazioni ne ho respirato di più quest'anno...
http://www.emiliaromagnameteo.com/lesperienza-di-asmer-emilia-romagna-meteo-al-2-festival-della-meteorologia/

MrPippoTN

Un'altra esperienza a caso, Giacomo... http://www.meteoinmolise.com/festival-meteorologia-report-completo/
Tra l'altro c'è solo da imparare, qui. Gente che si è fatta i km e che ha scritto fior fior di report con tanto di fotografie sul proprio sito associativo. Così si fa, prendiamo esempio!

MrPippoTN

Il mio articolo sul Bollettino della Fondazione Museo Civico di Rovereto:

Quanto vale la meteorologia?

A far luce su questa inestimabile ricchezza, nei giorni scorsi a Rovereto, la seconda edizione del Festivalmeteorologia.

di Filippo Orlando, responsabile Area Meteorologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto


Qual è il valore - non solo economico - delle previsioni meteorologiche, delle reti di monitoraggio, delle analisi climatologiche, degli osservatori storici? Senza informazioni riguardanti il tempo atmosferico e il clima non potremmo costruire in sicurezza, né in modo economicamente sostenibile, ponti, edifici, strade, ferrovie. Né potremmo condurre aerei e navi. Non avremmo un riferimento per valutare l'intensità dei fenomeni, la straordinarietà o meno di particolari periodi caldi o freddi. Non potremmo valutare come il clima stia cambiando, né adattare i nostri comportamenti agli effetti del riscaldamento globale. Insomma, le conoscenze legate al tempo atmosferico e al clima rappresentano un autentico patrimonio.

Proprio per far luce su questa inestimabile ricchezza, nei giorni scorsi si è tenuta a Rovereto la seconda edizione del Festivalmeteorologia, un'occasione unica per favorire l'incontro, la conoscenza reciproca e l'interazione tra le diverse realtà della meteorologia italiana. La manifestazione ha riunito operatori dei servizi meteorologici (istituzionali e privati), realtà associative ed aziendali che operano nel settore, ricercatori, utenti dei servizi meteorologici, insegnanti e studenti, semplici appassionati e, naturalmente, ha saputo attirare anche una considerevole fetta del cosiddetto grande pubblico, quello dei semplici curiosi che hanno contribuito ad affollare il festival e le sue conferenze, trasformandolo in un magnifico successo.

Cito volentieri il responsabile scientifico Dino Zardi dell'Università di Trento, per ribadire le finalità del Festivalmeteorologia, con il quale si intende "proporre un contributo alla diffusione e al consolidamento di una cultura meteorologica di base, attualmente carente in Italia, ma sempre più necessaria per poter comprendere e interpretare la mole di informazioni meteorologiche quotidianamente diffusa dai vari mezzi di comunicazione".

Accanto ad Università di Trento, Comune di Rovereto e Trentino Sviluppo, la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha giocato, per il secondo anno consecutivo, un ruolo fondamentale nell'organizzazione del festival, trasformando la propria sede nel polo dedicato alle attività didattiche legate al festival, contribuendo ad allestire una serie di mostre sparse in giro per la città, coordinando il concorso fotografico amatoriale "Meteoclick", nonché fornendo all'Università supporto logistico e preziosa manodopera.

I protagonisti del convegno sono stati gli esperti di livello internazionale invitati a tenere delle brevi conferenze di fronte al pubblico del festival. Da Luca Mercalli (noto presidente della Società Meteorologica Italiana) a Luigi Iafrate (esimio ricercatore dell'ente governativo CREA), da Filippo Thiery (meteorologo della trasmissione televisiva GEO, in onda su Rai3) a Matteo Cattadori (insegnante del Liceo Fabio Filzi di Rovereto, protagonista del progetto "Reset - Una classe alle Svalbard"), non mi è possibile qui fare menzione di tutti i relatori e di tutti gli interventi: basti dire che non vi è – in Italia – un'occasione di confronto capace di coinvolgere tali e tanti rappresentanti del settore.

Nell'ambito della kermesse ha poi trovato spazio un interessante collegamento in diretta con la Base Concordia, una stazione di ricerca italo-francese posizionata nel cuore dell'Antartide, in un luogo davvero inospitale (-25°C in estate, fino a -80°C in inverno). Inoltre, durante la seconda giornata del convegno, Andrea Giuliacci, noto meteorologo di Canale 5 e del sito web Meteo.it, ha moderato un'interessante incontro dal titolo "Professione meteorologo: fornazione, addestramento, opportunità di lavoro" dove sono intervenuti alcuni illustri protagonisti della meteorologia italiana come Raffaele Salerno, Daniele Izzo, Flavio Galbiati, Filippo Thiery, Serena Giacomin, Carlo Cacciamani, Mara Altieri e Dino Zardi.

Come l'anno scorso, accanto alle conferenze sono state allestite alcune mostre (dislocate tra Biblioteca Civica, Palazzo dell'Istruzione ed Urban Center), mentre presso il Polo Tecnologico di Rovereto il pubblico del festival ha potuto visitare gli stand espositivi delle aziende e degli istituti di ricerca che di fatto hanno sponsorizzato il convegno: Vaisala, Hortus, Enav, Centro Epson Meteo, Cisma, Lombard & Marozzini, ProAmbiente, Aeronautica Militare, APPA, CNR, CREA-CMA, Fondazione Edmund Mach e IAC. Inutile nasconderci l'enorme rammarico legato all'assenza di Meteotrentino, che a quanto pare quest'anno ha declinato l'invito ma che speriamo di ritrovare nelle prossime edizioni del Festival.

Consentitemi infine una particolare menzione alle quattordici realtà associative intervenute al festival da tutta Italia, prima fra tutte l'Associazione di Promozione Sociale "Meteo Trentino Alto Adige", che dal 2010 opera sul nostro territorio regionale collaborando, tra i vari enti, con la Fondazione Museo Civico di Rovereto nel campo dell'offerta didattica in ambito meteorologico.

trentinodoc

Citazione di: MrPippoTN il Lun 28 Novembre, 2016, 23:38:19
Il mio articolo sul Bollettino della Fondazione Museo Civico di Rovereto:

Quanto vale la meteorologia?

A far luce su questa inestimabile ricchezza, nei giorni scorsi a Rovereto, la seconda edizione del Festivalmeteorologia.

di Filippo Orlando, responsabile Area Meteorologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto


Qual è il valore - non solo economico - delle previsioni meteorologiche, delle reti di monitoraggio, delle analisi climatologiche, degli osservatori storici? Senza informazioni riguardanti il tempo atmosferico e il clima non potremmo costruire in sicurezza, né in modo economicamente sostenibile, ponti, edifici, strade, ferrovie. Né potremmo condurre aerei e navi. Non avremmo un riferimento per valutare l'intensità dei fenomeni, la straordinarietà o meno di particolari periodi caldi o freddi. Non potremmo valutare come il clima stia cambiando, né adattare i nostri comportamenti agli effetti del riscaldamento globale. Insomma, le conoscenze legate al tempo atmosferico e al clima rappresentano un autentico patrimonio.

Proprio per far luce su questa inestimabile ricchezza, nei giorni scorsi si è tenuta a Rovereto la seconda edizione del Festivalmeteorologia, un'occasione unica per favorire l'incontro, la conoscenza reciproca e l'interazione tra le diverse realtà della meteorologia italiana. La manifestazione ha riunito operatori dei servizi meteorologici (istituzionali e privati), realtà associative ed aziendali che operano nel settore, ricercatori, utenti dei servizi meteorologici, insegnanti e studenti, semplici appassionati e, naturalmente, ha saputo attirare anche una considerevole fetta del cosiddetto grande pubblico, quello dei semplici curiosi che hanno contribuito ad affollare il festival e le sue conferenze, trasformandolo in un magnifico successo.

Cito volentieri il responsabile scientifico Dino Zardi dell'Università di Trento, per ribadire le finalità del Festivalmeteorologia, con il quale si intende "proporre un contributo alla diffusione e al consolidamento di una cultura meteorologica di base, attualmente carente in Italia, ma sempre più necessaria per poter comprendere e interpretare la mole di informazioni meteorologiche quotidianamente diffusa dai vari mezzi di comunicazione".

Accanto ad Università di Trento, Comune di Rovereto e Trentino Sviluppo, la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha giocato, per il secondo anno consecutivo, un ruolo fondamentale nell'organizzazione del festival, trasformando la propria sede nel polo dedicato alle attività didattiche legate al festival, contribuendo ad allestire una serie di mostre sparse in giro per la città, coordinando il concorso fotografico amatoriale "Meteoclick", nonché fornendo all'Università supporto logistico e preziosa manodopera.

I protagonisti del convegno sono stati gli esperti di livello internazionale invitati a tenere delle brevi conferenze di fronte al pubblico del festival. Da Luca Mercalli (noto presidente della Società Meteorologica Italiana) a Luigi Iafrate (esimio ricercatore dell'ente governativo CREA), da Filippo Thiery (meteorologo della trasmissione televisiva GEO, in onda su Rai3) a Matteo Cattadori (insegnante del Liceo Fabio Filzi di Rovereto, protagonista del progetto "Reset - Una classe alle Svalbard"), non mi è possibile qui fare menzione di tutti i relatori e di tutti gli interventi: basti dire che non vi è – in Italia – un'occasione di confronto capace di coinvolgere tali e tanti rappresentanti del settore.

Nell'ambito della kermesse ha poi trovato spazio un interessante collegamento in diretta con la Base Concordia, una stazione di ricerca italo-francese posizionata nel cuore dell'Antartide, in un luogo davvero inospitale (-25°C in estate, fino a -80°C in inverno). Inoltre, durante la seconda giornata del convegno, Andrea Giuliacci, noto meteorologo di Canale 5 e del sito web Meteo.it, ha moderato un'interessante incontro dal titolo "Professione meteorologo: fornazione, addestramento, opportunità di lavoro" dove sono intervenuti alcuni illustri protagonisti della meteorologia italiana come Raffaele Salerno, Daniele Izzo, Flavio Galbiati, Filippo Thiery, Serena Giacomin, Carlo Cacciamani, Mara Altieri e Dino Zardi.

Come l'anno scorso, accanto alle conferenze sono state allestite alcune mostre (dislocate tra Biblioteca Civica, Palazzo dell'Istruzione ed Urban Center), mentre presso il Polo Tecnologico di Rovereto il pubblico del festival ha potuto visitare gli stand espositivi delle aziende e degli istituti di ricerca che di fatto hanno sponsorizzato il convegno: Vaisala, Hortus, Enav, Centro Epson Meteo, Cisma, Lombard & Marozzini, ProAmbiente, Aeronautica Militare, APPA, CNR, CREA-CMA, Fondazione Edmund Mach e IAC. Inutile nasconderci l'enorme rammarico legato all'assenza di Meteotrentino, che a quanto pare quest'anno ha declinato l'invito ma che speriamo di ritrovare nelle prossime edizioni del Festival.

Consentitemi infine una particolare menzione alle quattordici realtà associative intervenute al festival da tutta Italia, prima fra tutte l'Associazione di Promozione Sociale "Meteo Trentino Alto Adige", che dal 2010 opera sul nostro territorio regionale collaborando, tra i vari enti, con la Fondazione Museo Civico di Rovereto nel campo dell'offerta didattica in ambito meteorologico.

grande Pres!!! come sempre hai una capacità dialettica invidiabile  :)
www.meteolavis.it



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