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14 settembre 2010: finalmente apre il primo forum esclusivamente dedicato ai meteoappassionati del Trentino - Alto Adige / Südtirol!

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Discussioni - ross

#1
Qui il pezzo https://www.bbc.com/future/article/20210215-winter-grief-how-warm-winters-threaten-snowy-cultures


Molto bello e sentimentalmente molto vicino a quello che sentiamo noi (i finlandesi chiamano "lumiahdistus" l'ansia di aspettare invano la neve in inverno.....il disagio locale ;D )


Io in particolare mi ritrovo molto nella parte "But being aware that the heavy snowfall was an anomaly, I became anxious. "Was I making the most of it?" I wondered, nibbling some snow as I walked along. I wished I had blown off work and spent more time outside and wondered if I'd have time to take the sledges out of the cellar."

Ma direi che la settimana passata me la sono goduta tutta, questo weekend tra albe, giri su laghi ghiacciati, slittate e un giro in MTB di 30km a -8C sulla neve con mani congelate non ho rimpianti ;D ;D
#2
Del più e del meno / Simulazione di volo e Meteoblue
Sab 03 Ottobre, 2020, 17:18:37
Una cosa un poco diversa, non so se c'e' qualcuno interessato al volo/simulatori di volo. Il nuovo simulatore della Microsoft, uscito in Agosto (e sotto rodaggio ancora) ha una partnership con Meteoblue per ricreare le condizioni meteorologiche "live" globali. Da quello che ho capito sono derivate in 3D dal modello di Meteoblue, penso a scala un po' grossolana per ridurre il volume di dati. E' interessante come le situazioni meteo sono ricreate abbastanza fedelmente. Ovviamente non sono proprio live perche' dipendono dall'ultima uscita previsionale, ma abbastanza reali da divertircisi un po'. Ma la resa delle luci e l'interazione del vento con le montagne e' notevole.


Ho fatto una prova per vedere come sono rese le condizioni attuali attraverso le Alpi. Sono partito da un campetto di volo vicino Fuessen e sono andato a Bolzano, via Innsbruck.
Si badi bene, un volo del genere sarebbe impossibile con regole di volo a vista come fatto qui, ameno che uno non si voglia spiaccicare su un versante ed infrangere qualche migliaio di regole :)


Questa teconologia potrebbe essere usata per rendere le previsioni meteorologiche in qualche modo immersive, tempo fa ad ECMWF mi ricordo c'e' stato un hackathon dove uno dei progetti era proprio la creazione di visuali cosi' dati dei parametri di previsione!


Un paio di fermi immagine. Qui la situazione sul versante N delle Alpi, con Neuschwanstein in primo piano




Qui poco a NW di Innsbruck, a sinistra e' Sud con nubi inspessite, e a destra e' Nord con nubi piu' alte






Sopra Innsbruck, con nubi ancora alte ma rovesci di pioggia intermittenti






Contravvenendo alle piu' basilari regole del buonsenso e infrangente un bel numero di regole di traffico aeronautico VFR, mi son poi diretto verso il Brennero con pioggia sempre piu' fitta e autobrennero appena visibile.
Brennero raggiunto a filo della base delle nubi, sui 5500 piedi






Condizioni un po' migliori su Bressanone






Ma nuovamente pioggia forte e turbolenza verso Bolzano. Su bolzano condizioni francamente impossibili, pure qualche tuono mentre atterravo sulla pista 19 di S Giacomo







#3
Alla fine di maggio una spedizione di National Geographic ha installato una serie di stazioni meteo lungo la via di ascesa all'Everest. La piu' alta e' a quota 8430m, 400m sotto la cima.
E' unteressante leggere l'avventura, articolo lunghetto ma con pezzi interessanti (qui https://www.nationalgeographic.com/adventure/2019/06/mount-everest-highest-weather-station/)
Deprimente in particolare il racconto dell'intasamento di persone (in larga parte non qualificate per stare lassu') lungo la via e della quantita' di rifuti ed escrementi umani che hanno reso impossibile fare carotaggi nel ghiaccio  >:( :-X

I dati delle stazioni sono online qui https://staging-cache.nationalgeographic.org/earth-pulse/everest/widget/16?embed=true
#4
Se vi interessa, la BBC, MetOffice e ECMWF hanno interessanti articoli sul ruolo delle analisi meteorologiche che riuscirono a garantire, con un po' di fortuna, le condizioni ideali per permettere lo sbarco alleato in Normandia. L'intelligence militare richiedeva condizioni precise per l'attacco, con luna piena e marea in fase di ritiro....e il tempo fu capriccioso fino all'ultimo. Si narra che fu l'intuizione di un meteorologo britannico che permise di posticipare l'invasione al 6 giugno, durante una breve fase stabile tra due tempeste che colpirono la Manica in quei giorni!

https://www.metoffice.gov.uk/about-us/who/our-history/d-day-75th-anniversary/?utm_campaign=75th+Anniversary+of+D-Day&utm_source=twitter&utm_medium=organic&fbclid=IwAR1F8HxM66yEFOSmQGa0wGYWhHokb4zvqocYK11qw6x3z9svR05-BbBhtaw

https://www.bbc.com/news/uk-scotland-48498383

Qui le reanalisi di ECMWF fatte apposta per il 70mo anniversario 5 anni fa:
https://www.ecmwf.int/.../projects/era-clim/d-day-analyses
#5
Notizie dal resto del mondo / Mt. Agung
Mar 26 Settembre, 2017, 20:39:46
Cominciano a sentirsene parecchie in giro. Sarebbe bello se fosse la volta buona, e' dal 1991 che un vulcano tropicale non erutta in maniera significativa. Sarebbe un'eruzione che potrebbe essere osservata come non mai e aiuterebbe a chiarire alcune delle domande cui non si riesce a rispondere con le uniche 3 grandi eruzioni dell'epoca moderna (Pinatubo, 1991, El Chichon 1982 e ancora Agung nel 1963). Il tema mi interessa perche' ci lavorai quando ero ad Edinburgh (qui per chi e' interessato http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/2012JD017607/abstract).

Leggo in giro (ma non ho trovato nulla da siti scientifici per ora, sono piu' che altro testate giornalistiche quindi prendo tutto con le pinze) che potrebbe essere una eruzione di VEI 4 o 5. L'indice VEI e' uno degli indici per misurare l'intensita' di un'eruzione vulcanica. Da tenere conto che e' una scala su base 10 quindi passare da 4 a 5 significa avere un'eruzione 10 volte piu' potente.
Il Pinatubo fu un VEI 6, il Tambora (1815) si stima fosse di VEI 7. L'eruzione dell'Agung del '63 fu un VEI 5 (ma si stima erutto' quasi la stessa quantita' di solfati del Pinatubo)

Non ci si aspettino effetti eclatanti sul clima: a meno che non sia qualcosa come il Tambora (cui e' attribuito l'anno senza estate) l'effetto principale sara' un transitorio debole calo delle temperature medie globali per il periodo in cui l'eventuale carico di aerosol solfati rimarra' in stratosfera (~2 anni) riducendo un po' la radiazione solare in arrivo al suolo. Potrebbe esserci anche un aumento delle temperature della bassa stratosfera tropicale (~1K) dovuto all'assorbimento di radiazione solare ed infrarossa dallo strato di aerosol.

L'eruzione potrebbe anche avere effetti sulle previsioni del tempo nel senso che potrebbe disturbare l'assimilazione di dati satellitari (e quindi il calcolo delle condizioni inizialidella previsione) se non si tiene debitamente conto dello strato di aerosol nel modello.

vediamo che succede, in caso ci aggiorniamo  :ciao:
#6
Meteodidattica regionale / Luna e tempo atmosferico
Ven 30 Dicembre, 2016, 00:37:40
Visto che la questione era gia' stata sollevata tempo fa, riassumo qui un po' di informazioni in caso venga sollevata ancora.

In realta' la domanda se la luna possa influenzare il tempo atmosferico e' interessante anche se, come vedremo, ha ricadute pratiche limitate.

Come sappiamo, la Luna interagisce gravitazionalmente con la Terra ed e' alla base delle maree nelle masse d'acqua. Ma lo stesso principio causa anche maree atmosferiche. Isaac Newton e Pierre-Simon Laplace gia' ci spesero un po' di tempo a pensarci e Laplace sviluppo' anche la struttura matematica che descrive le maree marine. La teoria si applica anche alle maree atmosferiche.

Semplificando, l'effetto della luna e' di tirare l'atmosfera verso di se' causando un massimo di altezza della colonna ed un secondo massimo in direzione opposta a 180º. Allo stesso tempo si creano due minimi a 90º dai due massimi. Questo effetto dinamico dovrebbe creare un massimo di pressione atmosferica quando la Luna e' sulla verticale di un luogo ed un secondo massimo 12 ore dopo. Si chiama questo un ciclo semi-diurno.

In teoria il massimo di pressione causa un'anomalia termica positiva per compressione adiabatica e questo ha un impatto diretto sull'umidita' della colonna. Nei tropici variazioni di ~1% nell'umidita' relativa rappresentano all'incirca una variazione del 10% nel rateo di precipitazioni quindi qualunque variazione nell'UR della colonna in teoria puo' avare un impatto nelle precipitazioni. La relazione non e' cosi' semplice e lineare nelle nostre latitudini dominate da disturbi baroclini associati alle normali perturbazioni.

Questa la teoria. Ma si osservano questi effetti? Dove? E quanto sono grandi? Un lavoro recentissimo (gennaio 2016) sembra aver rilavato per la prima volta la relazione luna-precipitazioni in dati osservati. Come prima cosa si deve specificare che gli effetti delle maree atmosferiche lunari sono maggiori nelle zone tropicali dove sono comunque molto piccoli, ma misurabili. I dati misurati sono quelli della Tropical Rainfall Measurement Mission (TRMM) basati su dati ricavati da vari strumenti a bordo dell'omonimo satellite (in orbita dal 1997 al 2015).

I numeri di cosa si sta parlando: l'ampiezza delle perturbazioni alla temperatura della colonna troposferica tropicale sono dell'ordine di 0.0074 Kelvin. L'ampiezza della perturbazione all'umidita' relativa ~0.04% che si traduce in una perturbazione nel precipitation rate tropicale dell'ordine di 0.78 micrometri/h (0.02 mm/day).

E ricordo ancora che questi sono perturbazioni semi-diurne e sono le uniche che hanno mostrato fin'ora di poter essere estratte da dati osservati. Alle medie latitudini stiamo parlando di perturbazioni in tutta probabilita' ancora piu' piccole e annegate nell'enorme rumore di fondo della variabilita' sinottica. Effetti legati alle fasi lunari non mi risulta se ne siano trovati e dovrebbero solo risultare da piccole variazioni a questi gia' minimi effetti.

Voglio anche ricordare che esiste un'altra marea atmosferica, legata al Sole. Questa volta il meccanismo non e' gravitazionale ma diabatico, cioe' legato all'assorbimento diretto della radiazione solare da parte dell'atmosfera, nella zone di massima concentrazione di ozono, in stratosfera a ~25 km di quota. Questo effetto crea anch'esso perturbazioni di temperatura e pressione ed ha un debole impatto sulle precipitazioni tropicali. Le ampiezze delle perturbazioni legate alla marea atmosferica solare sono circa 20 volte piu' grandi di quelle della marea lunare.

Per chi vuole approfondire, qui il riferimento all'articolo (visitabile liberamente) http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/2015GL067342/full

E qui la press release dell'Uni Washington http://www.washington.edu/news/2016/01/29/phases-of-the-moon-affect-amount-of-rainfall/

:ciao:
#7
Lancio la campagna per boicottare le cartoline natalizie nevose  ;D. Mi innervosiscono e rappresentano solo una piccola percentuale degli abitanti di questo continente. O almeno cosi' e' per il clima attuale. Pare Dickens abbia contribuito a lanciare la moda della neve di Natale e magari ai suoi tempi c'era qualche chance in piu', ma dubito in una differenza radicale da quanto abbiamo oggi.

Ho giocato con un po' di dati e ho calcolato la frequenza dei natali con neve al suolo in Europa negli ultimi 26 anni. Come si puo' vedere, le aree con piu del 50-%-60% di probabilita' sono molto limitate (e tra le meno densamente abitate pure).
Se uno vuole a certezza o quasi della neve al suolo a Natale deve andare in Lapponia (no surprise), ad est di Mosca, sugli altipiani anatolici. Nelle Alpi bisogna stare alti e manco cosi' c'e' la certezza di un bianco Natale.

Sai quanta frusrazione in meno con un bel natale fangoso, nebbioso, piovoso o soleggiato?

Saluti da una perenne nebbiosa, tiepida e fangosa South England  ;) ;)





Nota sui dati per chi e' interessato: non ho usato osservazioni ma analisi modellistiche, che sono una buona approssimazione e hanno il vantaggio di non essere sparse. La risoluzione delle analisi varia tra gli anni 90 ed oggi quindi ci sono un po' di interpolazioni per riportare il tutto ad una griglia comune (0.5º in questo caso). Per definire la copertura nevosa ho preso la frequenza di natali per cui c'era piu' di 5  mm di acqua equivalente in ogni punto di griglia. La soglia mi garantisce una certa sicurezza che una copertura nevosa omogenea sia effettivamente presente.
Occhio che l'orografia non e' dettagliata quindi le montagne sono spalmate, al solito. E anche le coste con orografia complessa non sono dettagliate, per forza di cose. Quindi prendere la cosa come indicativa di massima.

#8
Meteodidattica regionale / Before the flood
Mar 01 Novembre, 2016, 00:28:33
Ragazzi, ieri mi sono visto questo documentario prodotto da Leonardo di Caprio con National Geographic sul Cambiamento Climatico e la nostra societa'. L'ho trovato ben fatto, equilibrato nella complessita' del tema e scientificamente accurato. Un bel lavoro e Di Caprio sta facendo parecchio per diffondere corretta divulgazione sul tema.

E' a disposizione liberamente sul sito di NatGeo qui http://channel.nationalgeographic.com/before-the-flood/ e credo si trovi in giro anche sottotitolato in italiano.

Credo valga la pena se interessa il tema  :ciao:
#9
L'uragano Joaquin che si sta accanendo sulle Bahamas, comincera' a portarsi verso nord nei prossimi giorni. Domanda, colpira' la costa E USA o no? C'e' un po' di marasma tra i maggiori GCM. Da qualche uscita il modello europeo pare sia da solo nell'indicare maggiore probabilita' che l'uragano se ne stia tranquillo in Atlantico mentre GFS vede landfall in Virginia (seguito dal modello canadese e dal MetOffice).

Al solito sui siti usa si divertono a fare la battaglia americani vs europei come successe per Sandy (vinse ecmwf)

Vediamo 'stavolta  :D

http://www.wunderground.com/blog/JeffMasters/comment.html?entrynum=3132
#10
Meteodidattica regionale / archeo-modelli meteo
Mer 20 Maggio, 2015, 15:30:19
Una chicca per chi si interessa di modellistica atmosferica (climatica e meteorologica). Un bel articolo sulla prima visualizzazione di uno dei primi modelli climatici globali.

Siamo nel 1960 e il modello girava presso il Lawrence Livermore National Laboratory (in California vicino S. Francisco) su quello che allora era un "supercomputer" all'avanguardia. Un iphone 6 oggi e' 1000000 volte piu' veloce. Pazzesco.

La visualizzazione venne fatta con l'aiuto di esperti di Hollywood che facevano le animazioni dei titoli di testa dei film di allora. Il video mostra alcuni campi del modello (temp a 600mb, geopotenziale a 500mb, velocita' verticale a 600mb, pressione al suolo e precipitazioni). Tubo catodico of course, colori belli fluo. A detta del fisico che lavoro' alla visualizzazione, fu un'impresa. 

Cosi, giusto per mettere in prospettiva le infinite animazioni colorate che abbiamo ora sottomano :)

http://www.climatecentral.org/news/first-climate-model-video-19007


P.S. "Praise you" di Fatboy Slim e' suggerita come sottofondo  ;D ;D
#11
Strumenti meteo / Combat weathermen
Mar 10 Febbraio, 2015, 14:09:01
Cosa fate ancora li, flaccidi pezzi di pasta lievitata! Questo e' il futuro della meteorologia!

Scherzi a parte, proprio come il servizio meteo dell'aeronautica nostrana :p

http://www.nbcnews.com/pages/weathermen

"Those guys were s**t-hot. They could swing like Tarzan, think like Einstein and climb like Spider-Man" yeah

E' un servizio sulle forze speciali dell'esercito USA che hanno un corpo speciale di combat-weathermen. L'articolone e' lungo, ma se vedere l'ultimo video in fondo, mostrano i requisiti per essere arruolati  8-)  ;D (quelle 48 flessioni in 2 minuti cazzarola.... ::) )
#12
Un'esempio del livello di ignoranza scientifica da parte di alcuni politici negli Stati Uniti...tutti hanno il loro Scilipoti a quanto pare.
Purtroppo e' solo in inglese, dovrebbe essere abb facile anche per chi non ha l'orecchio abituato. Il meglio parte dal minuto 3:00. Divertente, nella sua realta' deprimente.

Si tratta di un incontro tra i rappresentanti del "United States House of Representatives Committee on Science Space and Technology", credo una sorta di commissione parlamentare su scienza e tecnologia, e John Holdren che e' il consigliere di Obama su questioni scientifiche (e che grazie al cielo parla con cognizione di causa).

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=lPgZfhnCAdI
#13
Notizie dal resto del mondo / Anomalie d'agosto - MODIS
Mar 26 Agosto, 2014, 09:48:17
Le anomalie nella temperatura al suolo ricavata dalle misure di radianza da MODIS sul satellite Terra per la prima settimana d'agosto. Sono anomalie rispetto alla media disponibile per gli anni coperti dalle osservazioni di MODIS, 2005-2013.

Ha fatto caldo in Russia occidentale, Siberia, Scandinavia, parte dell'Artico Canadese e Alaska. Freddo piu' a sud

http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=84150&src=share



#14
vi segnalo questo incontro, nell'ambito della manifestazione "tra le rocce e il cielo" in Vallarsa 21-24 agosto. Il 23 agosto, sabato, ci saranno un paio di incontri su cambiamenti climatici e montagna. Alle 14:30 al teatro di S. Anna ci sara' un convegno su abitare in montagna e cambiamenti climatici, con Roberto Barbiero.

Alle 21 a Riva di Vallarsa ci sara' Luca Mercalli che terra' una conferenza su montagna e cambiamenti climatici.

Qui http://www.tralerocceeilcielo.it/ il sito della manifestazione.

Per chi e' interessato a fotografia di paesaggio, segnalo anche la mostra di un mio caro amico, da visitare passeggiando nei boschi la mattina di sabato 23  :ciao:
#15
Venerdi' ricorre il 70mo anniversario dello sbarco alleato in Normandia e qui in UK si moltiplicano le iniziative della commemorazione. Per l'occasione, il MetOffice ha una interessante paginetta sul ruolo che le previsioni meteo ebbero nella pianificazione dello sbarco (http://www.metoffice.gov.uk/news/in-depth/D-Day-70th-anniversary). In particolare trovo interessante che gli alleati, grazie al fatto che il codice  ENIGMA era stato crakkato, disponevano dei dati di molte piu' stazioni (anche in Germania) rispetto ai tedeschi, che non avevano dati dall'UK per esempio. In fondo all'articolo ci sono anche due esempi di carte di pressione al suolo dell'epoca, molto interessanti.

In particolare sembra che il tempo nel giugno '44 sulla Manica fosse orrido e gli e' andata di culo a beccare una finestra buona tra due tempeste (e con la marea favorevole), altrimenti non ce l'avrebbero mai fatta (e a sentire le testimonianze dei soldati sopravvissuti allo sbarco, il mare era comunque tutt'altro che calmo e piu' del 50% dei soldati soffri di mal di mare durante la traversata).

Un altro interessante commento viene da Anders Persson, famoso fisico dell'atmosfera che ha lavorato a lungo qui all'ECMWF, molto piu' critico sul contributo dei previsori per il D-Day: secondo lui e' stata solo una coincidenza fortunata che abbiano beccato tempo favorevole. Coi mezzi di allora non avrebbero potutto produrre una previsione accurata neanche per il giorno dopo date le particolari condizioni meteorologiche in Atlantico in quei primi giorni del giugno 1944. Pare abbiano fatto la previsione giusta ma cannando clamorosamente l'analisi del tempo! Qui l'articoletto in pdf http://www.rmets.org/sites/rmets.org/files/d-day-article.pdf

:ciao:
#16
Cominciano ad arrivare un po' di statistiche della stagione meteorologica che si conclude in questi giorni.
Questa e' dallo ZAMG austriaco. Per loro e' stato il secondo inverno piu' caldo da 247 anni, il primo resta il 2006/07 mentre il terzo e' il 1997/98.

Spaventoso il divario di precipitazioni tra il versante sud e quello nord delle Alpi: fino quasi 1500mm in 3 mesi sono caduti ai 1100m del Loiblpass in Carinzia e solo 17mm a Schöngrabern in Niederösterreich. Un sacco di neve in montagna (ma solo nelle zone a sud) ma appena nella media nelle valli, soprattutto verso est (Graz solo 17cm, 60% meno della media).

precipitazioni http://www.zamg.ac.at/cms/de/images/klima/bild_klima-news/medien_aussendungen_2014/winter_2013-14_niederschlag-abweichung_zamg/image_view_fullscreen

temperature http://www.zamg.ac.at/cms/de/images/klima/bild_klima-news/medien_aussendungen_2014/winter_2013-14_temperatur-abweichung_zamg/image_view_fullscreen

e il link all'articolo per chi mastica il tedesco :) http://www.zamg.ac.at/cms/de/klima/news/zweitwaermster-winter-der-messgeschichte
#17
Video splendido ed ipnotico da Eumetsat. Il tempo del 2013 visto dai vari satelliti e ricucito assieme, 8 minuti per 365 giorni.

Si vedono le eruzioni dei temporali della zona di convergenza tropicale, la neve che si espande e si ritira nell'emisfero nord, la zona delle tempeste nelle medie latitudini, il verde in Africa che segue lo spostamento delle piogge. Da settembre parte la stagione dei tifoni nel Pacifico occidentale. Splendido

C'e' anche un interessante commento, ma solo in inglese.

https://www.youtube.com/watch?v=m2Gy8V0Dv78
#18
Meteodidattica regionale / Google Earth and global climate
Gio 06 Febbraio, 2014, 23:20:17
Volevo segnalarvi questa chicca interessante. La Climate Research Unit (CRU) dell'Universita' dell'East Anglia, che cura uno dei database mondiali per il monitoraggio dei cambiamenti climatici, ha messo a disposizione i dati sovrapposti a Google Earth.

Basta scaricarsi questo file http://www.cru.uea.ac.uk/cru/data/crutem/ge/CRUTEM4-2013-03_gridboxes.kml e aprirlo con G. Earth.
Apparira' un layer sovrapposto al globo e si puo' clikkare su qualunque box e vedere la serie temporale delle temperature per quella regione. Se poi si va su "stations" si vedono le serie per le singole stazioni.

Se si clikka sulla regione che prende dentro il Trentino si possono vedere i dati della stazione di Trento sud e Trento (Laste?) e tutte le varie stazioni del NE italiano e Austriache usate per il database.

Qui un esempio delle stazioni del NE italiano





E questa la serie temporale delle temperature annuali nella zona Austria-NE italia





Altre info qui http://www.skepticalscience.com/news.php?n=2398
#19
...equivalente a 4 bombe atomiche di Hiroshima al secondo...

Simpatica grafica qui http://4hiroshimas.com/ che riporta il calore in eccesso accumulato dalla Terra per effetto dell'aumento dei gas serra....espresso in:

-bombe di Hiroshima
-uragani Sandy
-terremoti di 6 grado Richter
-lampi
-Big Bens pieni di dinamite

per piangerci su in maniere diversa  ;D
#20
Fotografia / e un giretto in Lapponia
Dom 29 Dicembre, 2013, 21:35:40
...dopo il Canada del Colbricon, un paio di scene dalla Lapponia di Campomolon (al confine con Vicenza invero)  ;D