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Italia paese razzista? No, accogliente ma impreparato.

Aperto da MrPippoTN, Gio 09 Maggio, 2013, 08:56:08

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MrPippoTN

«L'Italia non è un Paese razzista, ha una cultura dell'accoglienza ben radicata, ma c'è una non conoscenza dell'altro, non si capisce la diversità è una risorsa»: lo ha detto il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, dopo gli attacchi subiti nei giorni scorsi. «Da questi attacchi - ha concluso - ho imparato tante cose».

Salve ragazzi.

Per la gioia del Franz, approfitto dell'apposita stanza del nostro forum per dare il via a quello che potete tranquillamente considerare un regolamento di conti tra il sottoscritto e il signor Giacomo Poletti in relazione alla questione razzismo emersa ieri nella stanza del nowcasting a seguito di una querelle partita su Facebook.

Premessa. Per chi non avesse seguito l'attualità, nei giorni scorsi il neo ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge ha fatto una serie di dichiarazioni a mio avviso molto importanti. La prima è stata che bisogna smettere di utilizzare la formula "di colore" per definire le persone con la pelle nera, in quanto simili giri di parole denotano una sorta di imbarazzo nel chiamare le cose con il loro nome. La Kyenge, infatti, ha detto IO SONO NERA E SONO ORGOGLIOSA DI ESSERLO, dimostrando immediatamente un'enorme personalità e polverizzando anni di finto buonismo all'italiana.

http://www.leggo.it/NEWS/POLITICA/il_ministro_kyenge_quot_fiera_di_essere_nera_quot_._letta_e_alfano_quot_orgogliosi_di_lei_quot_foto/notizie/275951.shtml

Cito testualmente:

«Sono nera e italo-congolese e ci tengo a sottolinearlo. Dentro di me ci sono due Paesi. Non sono di colore, sono nera, lo dico con fierezza»: è quanto ha detto il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, nella sua prima conferenza stampa, sottolineando la necessità di «cominciare ad usare le parole giuste».

Dopodiché, la Kyenge ha sottoposto all'attenzione dei media il problema del "reato di clandestinità" legato a quel pasticcio legislativo che va sotto il nome di Legge Bossi-Fini, quanto segue:



Ecco il link alla notizia: http://www.huffingtonpost.it/2013/05/05/il-ministro-dellintegrazione-cecile-kyenge-ospite-a-in-mezzora_n_3218369.html?utm_hp_ref=tw

L'argomento è stato ulteriormente approfondito durante la trasmissione Z di Gad Lerner, dove è emerso che attualmente
"Un milione di bambini nati in Italia non sono cittadini italiani":

http://www.gadlerner.it/2013/05/04/un-milione-di-bambini-nati-in-italia-non-sono-cittadini-italiani

Questa è la premessa. Perché io e Giacomo ci siamo accapigliati su sta questione? Semplice. Perchè a seguito di un mio post in merito alla proposta di abrogazione del reato di immigrazione clandestina del neoministro Kyenge, Giacomo è intervenuto con la classica argomentazione da leghisti (il che non significa che lui lo sia, parlo del ragionamento) in base alla quale "se si da la cittadinanza a cani e porci poi non lamentiamoci se siamo invasi dai delinquenti".

A seguito di questo suo intervento, io non gli ho affatto dato nè dell'imbecille nè dell'ignorante come lui ha scritto in questo post:

Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 08 Maggio, 2013, 20:23:01mi hai dato dell'"imbecille" e dell'"ignorante" prima ancora di cominciare: non mi sembra un atteggiamento nè maturo nè costruttivo, ma fai pure

Quel che invece ho scritto è stato:

Leggo solo ora gli interventi di Giacomo e prendo atto che il livello del dibattito è davvero allo stato embrionale. Come quando si tenta di parlare di meteo con uno che dice "fa troppo freddo perché nevichi", non sai nemmeno da che parte cominiciare a spiegargli le cose, è proprio completamente a digiuno della materia... Mani nei capelli...

Al che Giacomo mi ha risposto:

"Infatti so di essere inferiore, scusa. Anzi cancello gli interventi per non sporcare la discussione" (ed effettivamente ha pure cancellato quei post, come a dire: sei tu quello che insulta, ma nel dubbio cancello quel che ho scritto per non rischiare di passare per razzista).

A quel punto io, piuttosto irritato, gli ho risposto: "No, lasciali lì, sono un monumento all'incompetenza." INCOMPETENZA. Impariamo a dare il giusto perso al significato delle parole. Ribadisco che io non ho dato dell'imbecille e dell'ignorante a nessuno, perché non era mia intenzione offendere, anzi. Sono io che mi ritengo offeso quando qualcuno, per contestare il mio punto di vista su una questione di attualità, interviene a gamba tesa ridicolizzandolo.

Tu, Giacomo, hai risposto al mio post esattamente come il Presidente leghista della Regione Veneto Zaia ha risposto alla Kyenge:

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/05/02/news/zaia-kyenge-venga-a-visitare-la-vittima-dello-stupro-di-un-immigrato-1.6988244

Zaia: «Kyenge venga a visitare la vittima dello stupro di un immigrato»

Quel che io ti contesto è il fatto di essere venuto sulla mia bacheca di Facebook utilizzando un'argomentazione razzista per ridicolizzare il sacrosanto diritto di un immigrato, riconosciuto in tutti i paesi civili, di rivendicare la propria dignità di essere umano.

Nel fare questo, Giacomo, prima mi hai provocato e poi hai fatto finta di risentirti del fatto che io ti abbia risposto per le rime.

Il fatto è, caro Giacomo, che tu hai fatto ricorso alla più becera delle associazioni di idee in base alla quale gli immigrati non devono permettersi di reclamare diritti fino a quanto esisterà qualcuno di loro che delinque. Questa è un'idea che combatto da sempre con tutte le mie forze perchè è xenofoba e poco importa se nasce in buona fede. E' tempo che questo Paese si sprovincializzi in questa come in tante altre materie e lo dico a te, così come lo dico a Bernie e a Matteo che - o qui o su Facebook - hanno dimostrato di condividere il tuo punto di vista.

L'argomento è lungo ed ora devo scappare, avremo modo di approfondirlo.

PS: Giacomo, rimando a Facebook l'invito a prendere anche atto di come hai liquidato la discussione con sufficienza (con la scusa di un navigatore da vendere) vantandoti tra l'altro di aver fatto ricorso a un pdf di oltre 70 pagine che evidentemente non hai nemmeno letto e si è rivelato un clamoroso autogol dato che confermava la mia tesi. Non appena infatti ho iniziato a copiarne degli stralci in quella discussione ti sei volatilizzato. Allora vogliamo parlarne? Parliamone.

:ciao:

MrPippoTN

#1
Aggiungo solo una cosuccia:

Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 08 Maggio, 2013, 20:23:01
Ti ho dato l'occasione della vita buttandomi in mischia vecio: sfruttala, vai di "meni" e scatenati, ora che puoi! Sii felice!!!  ;) ;) ;) E poi lo sai che io sono permaloso e quando mi attaccano non lesino le rappresaglie...hi hi hi! :P

Uh, mi hai quasi spaventato.  :ninja: :ninja: :ninja:

Citazione di: Giacomo da Centa il Mer 08 Maggio, 2013, 20:23:01
Comunque tranquillo dai, do risposte piccate e sembro incazzato, ma in realtà fa lo stesso. Stavolta il forum non perderà un iscritto come già successo dopo altre diatribe (ops...  ;D).

Ride bene chi ride ultimo. Se credi di impaurirmi con lo spauracchio di farmi passare per quello che allontana forumisti mi fai solo galvanizzare.
Fatti sotto. :spadaccini: :spadaccini: :spadaccini:

Thomyorke

Premesso che il vero nemico è facebook, finché non si esprime Giacomo, credo di non poter dire di avere ben chiaro quale sia l'oggetto del contendere. Quindi aspetto di sentire la sua versione e poi interverrò attivamente nella discussione!
Una cosa, in che senso la risposta di Giacomo è simile alla reazione di Zaia nei confronti della Kyenge!? Mi pare che fra le due esternazioni ci passi una differenza incommensurabile...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Giacomo da Centa

#3
Ah ah...ci sono eh...ma avrò tempo solo stasera di ribattere, ma non credo servirà.
Peraltro per ora vi dirò che, leggendo quanto ha detto Pippo, a parte la questione strettamente relativa alla nostra diatriba, in tutta onestà io...sono anche d'accordo con quello che dice!

Credo che, se si pone una questione precisa, alla fine magari ci scopre di essere anche d'accordo.

Credo poi (almeno da parte mia) che tutto sia nato dal titolo che Pippo aveva dato al suo post, in maniera volutamente provocatoria (lo dico senza sarcasmo: Pippo ha il Vernacoliere come incipit, e se ha una dote è senza dubbio quella di saper "provocare", anche in senso buono, intendo) che inizialmente mi era parsa come un "oh finalmente era ora di far entrare tutti indiscriminatamente".
La questione poi si è rivelata invece leggermente diversa, su temi (lo "ius soli") sui quali Pippo è senza dubbio più informato di me, mentre io credevo che la discussione fosse incentrata su altro. Quindi non ha senso io intervenga ulteriormente sulla questione cittadinanza e ius soli, non essendo ben informato.

A questo punto credo che l'unico punto di "scontro" (in senso figurato) tra me e Pippo rimanga la questione: "gli stranieri delinquono più degli italiani?" Io resto dell'idea, numeri alla mano, che sia vero, nettamente, in questa fase storica. Però occhio: come dice Pippo c'è sempre una motivazione (magari delinquerei anch'io eh, se arrivassi dall'Algeria senza lavoro e senza nulla) e qualunque sia la verità, la mia affermazione non è tanto: "ecco gli stranieri delinquono di più quindi via tutti sti stronzi!" ma bensì: "noi italiani non siamo organizzati per far fronte ai criminali, tanto più se sono stranieri clandestini in quanto poco controllabili sul territorio e/o se sono delitti d'impeto, caratteristici di persone di età media bassa; come lo sono la gran maggioranza degli stranieri in arrivo". Questo volevo dire.

In definitiva, credo quindi non ci sia molto da discutere, perchè la questione potrebbe essere risolta semplicemente da dei numeri, dalla STATISTICA delle questure o del ministero o della Polizia. Bisogna mettersi a cercarle, ora non ho tempo.

Chiudo con una storiella. Ogni settimana per lavoro vado alla barriera idraulica qui a Trento Nord (area incolta di fronte al Mediaword) per fare dei prelievi sulle acque della falda (inquinata) che depuriamo. Lì, tra gli alberi, non so se lo sapete, ma c'è una vera e propria cittadella di senza fissa dimora: una sorta di girone infernale di immigrati arrivati qui perlopiù dall'est europa nella speranza di migliorare la propria vita. Andando lì tutti i martedì per i prelievi delle acque, ho conosciuto un po' alla volta un rumeno (di Borsa) che mi ha confessato che, assieme a molti suoi famigliari, fa dei periodi in Italia facendo la carità. Mi ha spiegato che far la carità con un cane rende molto di più che con le stampelle, e che raccoglie fino a 60 euro al giorno. Tutto sommato è pure simpatico. Il suo obiettivo è raccogliere qualche migliaio di euro e tornare a casa per comprarsi una mucca e un pò di animali. "Lavorare qui è impossibile" mi ha detto, non lo assumerebbe nessuno, francamente. Sta qui 4-5 mesi vivendo fra cartoni e nylon, poi se torna a casa. Gli ho spiegato in mille modi che l'acqua del pozzetto non è bevibile: ho attaccato anche cartelli in rumeno, serbo e russo per dirgli "non bevete"...ma loro, temo (anche se non me lo dicono) lo fanno lo stesso. E ogni martedì, mi prende per il culo dicendo che "è perchè voglio cacciarli"...oh, riuscirò mai a farglielo capire? ;)

Ciao!!!


Giacomo da Centa

Comunque il navigatore da vendere ce l'ho davvero: era un affare, non una scusa!
8-)

Bernie

Io non ho dato ragione a nessuno. Ho detto che sei troppo "buonista", che la questione è molto complessa e che a Trento la sicurezza è andata a farsi benedire da 10-15 anni in qua. E anche che l'Italia è un paese incivile sotto tutti i punti di vista.
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

Bernie

.... e che siamo troppo vicini all'Africa, cazzo, qualsiasi cosa provenga, meteo o no, da quel continente.
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

Thomyorke

Sarò molto breve, ho pochissimo tempo...io lavoro a stretto contatto con giovani extracomunitari e devo dire che c'è una differenza abissale fra generazioni! I bambini e i ragazzini sono integrati e, pur non denigrando le loro tradizioni e le loro radici culturali di provenienza, hanno imparato ben presto a far proprie le regole del nostro paese. Rispettarle è in fondo un modo per sentirsi parte di un gruppo, un prerequisito per poter entrare genuinamente in contatto con i coetanei e con gli adulti. Spesso sono proprio i bambini che "mediano" la comunicazione fra i loro genitori, i quali sono sovente in difficoltà con la lingua e con lo stile di vita occidentale (parlo soprattutto di pakistani ma anche di sudamericani e nordafricani) e noi del centro. Ciò che noto è che l'inerzia positiva si instaura sempre quando gli si dà l'opportunità di sentirsi alla pari con i "locali": organizza un pranzo etnico e stai tranquillo che si fanno in quattro pur di dimostrare la loro amicizia e il loro apprezzamento per l'interesse che è stato dimostrato nei loro confronti. Certo, non bastano le agevolazioni e gli aiuti tout court. Molto spesso l'aiuto sottoforma di "carità" non fa che peggiorare il rapporto fra paese ospitante ed extracomunitari: il punto è sempre lo stesso, integrazione significa diritti ma anche obblighi; ci deve essere una simmetria nel rapporto!Io sono convinto che l'errore più grande è quello di favorire la ghettizzazione degli stranieri in aree isolate rispetto al centro della vita sociale: i fenomeni di delinquenza si alimentano a partire dalla formazione di gruppi che si sentono in contrasto con lo stile di vita del nostro paese e che fanno del crimine uno strumento paradossale di emancipazione. Bisogna fare in modo che tutti possano avere la percezione di potercela fare, di poter essere cittadini italiani, altrimenti l'impulso distruttivo non potrà che prevalere. Ciò riguarda soprattutto la popolazione adulta degli immigrati perché fortunatamente i più giovani hanno l'obbligo scolastico ed è provato che la coesistenza fra stranieri ed italiani favorisce l'apprendimento linguistico e con esso gli scambi culturali necessari per una integrazione vera. Davvero, il quadro della popolazione giovanile degli immigrati è piuttosto positivo: sono convinto che le prossime generazioni, i figli dei figli, saranno più "italiani" di noi...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Giacomo da Centa

Citazione di: Vassallo del Grande Re Atlantico il Gio 09 Maggio, 2013, 12:11:32
Sarò molto breve, ho pochissimo tempo...io lavoro a stretto contatto con giovani extracomunitari e devo dire che c'è una differenza abissale fra generazioni! I bambini e i ragazzini sono integrati e, pur non denigrando le loro tradizioni e le loro radici culturali di provenienza, hanno imparato ben presto a far proprie le regole del nostro paese. Rispettarle è in fondo un modo per sentirsi parte di un gruppo, un prerequisito per poter entrare genuinamente in contatto con i coetanei e con gli adulti. Spesso sono proprio i bambini che "mediano" la comunicazione fra i loro genitori, i quali sono sovente in difficoltà con la lingua e con lo stile di vita occidentale (parlo soprattutto di pakistani ma anche di sudamericani e nordafricani) e noi del centro. Ciò che noto è che l'inerzia positiva si instaura sempre quando gli si dà l'opportunità di sentirsi alla pari con i "locali": organizza un pranzo etnico e stai tranquillo che si fanno in quattro pur di dimostrare la loro amicizia e il loro apprezzamento per l'interesse che è stato dimostrato nei loro confronti. Certo, non bastano le agevolazioni e gli aiuti tout court. Molto spesso l'aiuto sottoforma di "carità" non fa che peggiorare il rapporto fra paese ospitante ed extracomunitari: il punto è sempre lo stesso, integrazione significa diritti ma anche obblighi; ci deve essere una simmetria nel rapporto!Io sono convinto che l'errore più grande è quello di favorire la ghettizzazione degli stranieri in aree isolate rispetto al centro della vita sociale: i fenomeni di delinquenza si alimentano a partire dalla formazione di gruppi che si sentono in contrasto con lo stile di vita del nostro paese e che fanno del crimine uno strumento paradossale di emancipazione. Bisogna fare in modo che tutti possano avere la percezione di potercela fare, di poter essere cittadini italiani, altrimenti l'impulso distruttivo non potrà che prevalere. Ciò riguarda soprattutto la popolazione adulta degli immigrati perché fortunatamente i più giovani hanno l'obbligo scolastico ed è provato che la coesistenza fra stranieri ed italiani favorisce l'apprendimento linguistico e con esso gli scambi culturali necessari per una integrazione vera. Davvero, il quadro della popolazione giovanile degli immigrati è piuttosto positivo: sono convinto che le prossime generazioni, i figli dei figli, saranno più "italiani" di noi...

Si può mettere "mi piace"?  :)
Bellissimo post!
Ciao!

MrPippoTN

Stamattina ho avuto da fare, risponderò a tutti con calma.

MrPippoTN

Prima di replicare vorrei dire che mi vergogno di essere concittadino delle bestie che hanno attaccato in giro sta roba:



MrPippoTN

#11
Parto con una serie infinita di multiquote, ocio.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
Ah ah...ci sono eh...ma avrò tempo solo stasera di ribattere, ma non credo servirà.
Peraltro per ora vi dirò che, leggendo quanto ha detto Pippo, a parte la questione strettamente relativa alla nostra diatriba, in tutta onestà io...sono anche d'accordo con quello che dice!

Ma infatti, Giacomo, la ragione per cui mi hai fatto così incazzare su FB è che sei intervenuto solo per far polemica gratuita, perché se davvero non fossi d'accordo con quel che intendevo dire io fidati che non saresti nemmeno nella mia cerchia di contatti di Facebook (e questo perchè significherebbe che sei un nazi). Quindi concentriamoci non sui grossi principi, ma sulle sfumature, perché è tutto lì il bandolo della matassa.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
Credo che, se si pone una questione precisa, alla fine magari ci scopre di essere anche d'accordo.

Come sopra.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
Credo poi (almeno da parte mia) che tutto sia nato dal titolo che Pippo aveva dato al suo post, in maniera volutamente provocatoria (lo dico senza sarcasmo: Pippo ha il Vernacoliere come incipit, e se ha una dote è senza dubbio quella di saper "provocare", anche in senso buono, intendo) che inizialmente mi era parsa come un "oh finalmente era ora di far entrare tutti indiscriminatamente".

Ed ecco la mia provocazione secondo te:



Siamo prevenutini, eh?  ;)


Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58

La questione poi si è rivelata invece leggermente diversa, su temi (lo "ius soli") sui quali Pippo è senza dubbio più informato di me, mentre io credevo che la discussione fosse incentrata su altro. Quindi non ha senso io intervenga ulteriormente sulla questione cittadinanza e ius soli, non essendo ben informato.


Lo farò io tra poco, nel frattempo andiamo avanti.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
A questo punto credo che l'unico punto di "scontro" (in senso figurato) tra me e Pippo rimanga la questione: "gli stranieri delinquono più degli italiani?" Io resto dell'idea, numeri alla mano, che sia vero, nettamente, in questa fase storica.

Mentre io no, perché io cerco di dare un senso ai numeri, cercando di contestualizzarli. Le statistiche infatti, devono essere lette con serietà altrimenti torna sempre in ballo il solito discorso del pollo di Trilussa:

LA STATISTICA
di Trilussa

Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:

e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.



In altre parole la statistica può trarre in inganno, come tra l'altro il paper che tu stesso mi hai sottoposto dice, dandomi ragione. E tra poco lo chiamerò in causa.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
Però occhio: come dice Pippo c'è sempre una motivazione (magari delinquerei anch'io eh, se arrivassi dall'Algeria senza lavoro e senza nulla)

In realtà non è esattamente quel che dico io... Perché io non giustifico mai la delinquenza, io mi domando quale sia la migliore strada della PREVENZIONE. Stiamo per toccare il nocciolo della questione, ora ci arriviamo...

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
e qualunque sia la verità, la mia affermazione non è tanto: "ecco gli stranieri delinquono di più quindi via tutti sti stronzi!" ma bensì: "noi italiani non siamo organizzati per far fronte ai criminali, tanto più se sono stranieri clandestini in quanto poco controllabili sul territorio e/o se sono delitti d'impeto, caratteristici di persone di età media bassa; come lo sono la gran maggioranza degli stranieri in arrivo". Questo volevo dire.

Giacomo... Quando scrivi "noi italiani non siamo organizzati per far fronte ai criminali" dici una sacrosanta verità e questo è esattamente quel che intendo dire nel momento in cui posto su Facebook la neoministra Kyange che dichiara "dobbiamo abolire il reato di clandestinità". Il vero problema, infatti, è proprio quello. Nel momento in cui, infatti, la legge Bossi-Fini ha introdotto il reato di clandestinità in italia (per motivazioni RAZZISTE travestite da motivazioni di ordine pubblico), si è venuto a creare un pasticcio incredibile. Ora... Se ogni tanto la gente cercasse di ascoltare il parere di chi la pensa come me, probabilmente non bollerebbe come "buonista" (quando non addirittura "comunista") il mio modo di vedere le cose. E questo lo dico anche a Bernie. Quale buonismo. REGOLE CERTE = GIUSTIZIA PER TUTTI. Nessuna coda di paglia. Chi delinque deve essere sanzionato ma deve delinquere, non può finire in galera per colpa di un errore legislativo che prevede il REATO DI CLANDESTINITA'. Il mio non è affatto buonismo, il mio è senso di giustizia. Io sono stanco di mantenere coi soldi delle mie tasse delle persone che sono finite in galera per il semplice fatto di non aver ottenuto un permesso di soggiorno e di essere state COSTRETTE DALLA LEGGE ad agire nell'illegalità.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
In definitiva, credo quindi non ci sia molto da discutere, perchè la questione potrebbe essere risolta semplicemente da dei numeri, dalla STATISTICA delle questure o del ministero o della Polizia. Bisogna mettersi a cercarle, ora non ho tempo.

Io ne ho viste a quintali in questi anni. Ed ora ti riporto cosa ti avevo scritto su Facebook, citando lo stesso paper che tu stesso mi hai linkato:

http://transcrime.cs.unitn.it/tc/fso/pubblicazioni/IS/Infosicurezza_5-Gli_stranieri_in_carcere_tra_esclusione_e_inclusione.pdf

Cito testualmente e siccome la pappardella è piuttosto corposa, ti evidenzio i punti salienti:

I PERCHÉ DELLA SOVRARAPPRESENTAZIONE DEGLI STRANIERI NELLE CARCERI TRENTINE

L'analisi del perché di questa sovrarappresentazione degli stranieri in Trentino ha messo in evidenza le seguenti cause:

Cause migratorie sociali ed economiche
- Anche in Trentino come in Italia gli immigrati sono in maggioranza
giovani e sovente sono clandestini non identificati, privi di parenti o di
qualsiasi tipo di legame affettivo in Italia.
- In Trentino, come in altre zone ricche del Nord Italia, gli stranieri
possono sentire maggiormente la privazione relativa connessa al loro
status e il peso della delusione delle loro aspettative non corrisposte.
Cause legate alla normativa sull'immigrazione
- Anche in Trentino come in Italia, a detta degli osservatori privilegiati
ascoltati, le leggi sull'immigrazione e lo status di irregolarità dei migranti
hanno influito ed influiscono sul grado di devianza di questi e sul
conseguente numero di detenuti.

- Gli stranieri con il permesso in scadenza o non valido, in provincia di
Trento, non possono fruire di alcune condizioni sull'alloggio a carattere
agevolato.
- Secondo gli esperti trentini, l'impossibilità di rinnovare il permesso di
soggiorno all'immigrato detenuto costituisce un problema della
normativa nazionale.

- Le paure del post indulto possono a ver fatto diminuire il senso di
sicurezza dei trentini, aumentare i controlli e, conseguentemente,
incrementare i contatti tra extracomunitari e forze dell'ordine.

Cause penali e processuali
- In Trentino gli stranieri sono sovrarappresentati tra denunciati,
condannati e in carcere anche perché molti sono perseguiti per
violazione delle norme sull'immigrazione, delitti che ovviamente gli
italiani non possono commettere.

- I delinquenti stranieri in Trentino si concentrano soprattutto sui reati
connessi agli stupefacenti, in particolare sullo spaccio di droghe. Proprio
queste attività delinquenziali creano particolare allarme sociale nella
comunità trentina e su di esse le autorità locali sembrano concentrarsi
più che in altre zone d'Italia. Si tratta inoltre di reati ad alta visibilità.
- Anche in Trentino, come nel resto di Italia, gli stranieri possono avere
problemi ad esercitare il loro diritto alla difesa, anche a causa della
carenza di una rete di rapporti famigliari e/o amicali stabili.
- La scarsa conoscenza della lingua italiana può penalizzare gli stranieri
durante l'intero processo penale.
- Anche in Trentino, come nel resto di Italia, agli stranieri sono concessi
raramente gli arresti domiciliari (ciò è legato principalmente allo stato di
irregolarità).

- Anche in Trentino, come nel resto di Italia, agli stranieri sono concesse
molto più raramente misure alternative alla detenzione (ciò è legato
principalmente allo stato di irregolarità e di non identificazione).

- In provincia di Trento un ostacolo alla concessione delle misure
alternative alla detenzione per gli stranieri è rappresentato dalla disponibilità di poche strutture lavorative e/o abitative per gli
extracomunitari.
- In provincia di Trento un ulteriore ostacolo alla concessione delle misure
alternative alla detenzione per gli stranieri è costituito dai tempi
estremamente lunghi della giustizia che non coincidono con quelli del
mercato.
- In provincia di Trento, a differenza degli italiani, gli immigrati raramente
ottengono trattamenti disintossicanti al di fuori dell'ambiente carcerario.
Questo dipende sia dal tipo di dipendenza verso la droga che essi
sviluppano, sia dal loro stato di irregolarità o clandestinità che non
permette la copertura sanitaria al di fuori del carcere.
- Una delle motivazioni principali del sovraffollamento di stranieri nelle
carceri trentine è infine il trasferimento dei detenuti, in gran parte
stranieri, da altre realtà in cui sono in soprannumero.

Etc. etc. etc.

IL PUNTO DEL DISCORSO E' TUTTO QUI: gli stranieri sono sovrarappresentati tra denunciati,
condannati e in carcere anche perché in larga parte sono perseguiti per violazione delle norme sull'immigrazione, delitti che ovviamente gli italiani non possono commettere.

In altre parole, la presenza di immigrati nelle nostre carceri è percentualmente superiore a quella degli italiani proprio in virtù di una legislazione arretrata e inefficace. Spesso gli stranieri vengono arrestati per il semplice fatto di essere clandestini, oppure vengono arrestati per reati legati alla microcriminalità proprio perché non essendo regolarizzati per dei vuoti legislativi NOSTRI, finiscono per delinquere (ad esempio spacciare) per sopravvivere. In altre parole il vero problema siamo noi che non abbiamo un sistema legislativo all'altezza per impedire loro di delinquere. Ergo, ABOLIRE IL REATO DI CLANDESTINITA' SUBITO.

Questo non significa che noi siamo l'uomo bianco cattivo e loro sono i buoni (MA QUALE BUONISMO, BERNIE? CALCI NEL CULO A CHI DELINQUE), significa che prima di pretendere che gli immigrati si guadagnino la loro pagnotta dobbiamo metterli in condizione di poterlo fare attraverso REGOLE. REGOLE. REGOLE.

La legge Bossi-Fini è una legge di merda: http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Bossi-Fini

Perché è una legge di merda? Perché estremizza la funzione dei CPT (Centri di Permanenza Temporanea, come quello di Lampedusa) trasformandoli in autentici lager dove vengono mantenuti in condizioni subumane e a spese di NOI CONTRIBUENTI dei disperati che fuggono dalle guerre. Cito testualmente Wikipedia:

[La legge Bossi-Fini] prevede che l'espulsione, emessa in via amministrativa dal Prefetto della Provincia dove viene rintracciato lo straniero clandestino, sia immediatamente eseguita con l'accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. Gli immigrati clandestini, privi di validi documenti di identità, vengono portati in centri di permanenza temporanea, istituiti dalla legge Turco-Napolitano, al fine di essere identificati.

Qual è il problema? Semplice. Che questa legge non si applica. Non abbiamo abbastanza sbirri, fondi, tribunali per riaccompagnare alla frontiera tutti i clandestini. E poi quale frontiera? A Nord non li vuole nessuno, a sud c'è il mare... Li buttiamo in acqua? La cosa è un filino contro i diritti dell'uomo e dimostra che la nostra legislatura in materia di immigrazione non è all'altezza di un paese occidentale, moderno e democratico, ma è una cagata terzomondiale che nasce da presupposti xenofobi e produce delinquenza, alimentando un pericolosissimo circolo vizioso. E infatti Wikipedia affronta la questione:

Diritto di Asilo

Come Amnesty International ha evidenziato nel Rapporto Annuale 2006 nonostante l'Italia aderisca alla Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati, la legge Bossi-Fini (che ha emendato la precedente normativa sull'immigrazione) non è considerabile una legge specifica e completa sul diritto di asilo, in quanto si limita a modificare taluni aspetti [...]

L'istituzione dei centri di identificazione per la detenzione dei richiedenti asilo e di una procedura veloce per la determinazione del diritto di asilo per i richiedenti detenuti, "genera preoccupazione" per

1) l'accesso alle procedure di asilo, per la detenzione dei richiedenti asilo in violazione degli standard previsti dalla normativa internazionale e per la violazione del principio del non-refoulement (non respingimento) che vieta di rimpatriare o espellere forzatamente i richiedenti asilo verso Paesi in cui potrebbero essere a rischio di gravi abusi dei diritti umani;

2) la possibilità che molte delle migliaia di migranti e richiedenti asilo giunti in Italia via mare, principalmente dalla Libia, siano stati respinti verso Paesi in cui erano a rischio di violazioni dei diritti umani (tra gennaio e ottobre 2005 almeno 1425 persone sono state trasferite in Libia).


Noiosa la pappardella, vero? Eh, lo so. Problemi complessi, spiegazioni complesse. E il dramma è che potrei andare avanti per ore, perché sto veramente semplificando.

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 09 Maggio, 2013, 11:40:58
Chiudo con una storiella. Ogni settimana per lavoro vado alla barriera idraulica qui a Trento Nord (area incolta di fronte al Mediaword) per fare dei prelievi sulle acque della falda (inquinata) che depuriamo. Lì, tra gli alberi, non so se lo sapete, ma c'è una vera e propria cittadella di senza fissa dimora: una sorta di girone infernale di immigrati arrivati qui perlopiù dall'est europa nella speranza di migliorare la propria vita. Andando lì tutti i martedì per i prelievi delle acque, ho conosciuto un po' alla volta un rumeno (di Borsa) che mi ha confessato che, assieme a molti suoi famigliari, fa dei periodi in Italia facendo la carità. Mi ha spiegato che far la carità con un cane rende molto di più che con le stampelle, e che raccoglie fino a 60 euro al giorno. Tutto sommato è pure simpatico. Il suo obiettivo è raccogliere qualche migliaio di euro e tornare a casa per comprarsi una mucca e un pò di animali. "Lavorare qui è impossibile" mi ha detto, non lo assumerebbe nessuno, francamente. Sta qui 4-5 mesi vivendo fra cartoni e nylon, poi se torna a casa. Gli ho spiegato in mille modi che l'acqua del pozzetto non è bevibile: ho attaccato anche cartelli in rumeno, serbo e russo per dirgli "non bevete"...ma loro, temo (anche se non me lo dicono) lo fanno lo stesso. E ogni martedì, mi prende per il culo dicendo che "è perchè voglio cacciarli"...oh, riuscirò mai a farglielo capire? ;)

Ciao!!!


Questa storiella, seppur interessante, non ha nulla a che vedere con la questione sollevata da me. Io sono per la LEGALITA', non per il buonismo. No regole, situazioni spiacevoli. Vado avanti nei prossimo post perché ho una montagna di cose da aggiungere.

MrPippoTN

#12
Aggiungo che l'attuale normativa sull'immigrazione comporta un piccolissimo problema di incostituzionalità. Citando sempre Wikipedia:

I tribunali di Genova, Torino, Bologna, Ancona (sezione distaccata di Jesi), Gorizia, Trieste, Milano, Terni e Verona avevano sollevato una questione sulla legittimità costituzionale della norma chiedendo un giudizio di legittimità costituzionale in merito alla pena della reclusione da 1 a 4 anni prevista per gli stranieri che non rispettano i decreti di espulsione e rimangono illegalmente sul territorio italiano.

Il problema è di inapplicabilità. Innanzi tutto perché il reimpatrio COSTA e se dovessimo reimbarcarli tutti spenderemmo una cifra esorbitante che, ovviamente e specie in questo periodo di crisi, non ci possiamo permettere. Per cui la retorica del "rispediamoli a casa loro" è una stronzata da leghisti, perché costa a noi se è a carico nostro ed è improponibile al disperato che arriva qua con le pezze al culo. Il risultato è che non viene reimpatriato quasi nessuno e infatti, nel 99% dei casi, sti poveri cristi o fuggono dai lager (CPT) o in qualche modo riescono a girare per l'Italia dove o delinquono o vengono assunti IN NERO SPESSO DAGLI ITALIANI (specie nel settore agricolo al Sud e in quello edile al Nord dove vengono ridotti in SCHIAVITU').

Quindi sono sottopagati e ricattabili (della serie "se parli ti ammazzo, tanto non se ne accorge nessuno perché non esisti", oppure "se parli perdi il lavoro, quindi accontentati di 3 euro l'ora e non pretendere sicurezza sul lavoro, se non hai le scarpe antinfortunistiche sali sul ponteggio scalzo e non mi rompere i coglioni").

QUINDI: CI SONO ANCHE DEI SIMPATICI IMPRENDITORI ITALIANI (e non solo mafiosi, e non solo al sud ma anche nel profondo Nord come hanno dimostrato tante inchieste giornalistiche), E TANTI, CHE CI SPECULANO SOPRA. Capisci quanti problemi derivano da questi pasticci legislativi?

Vado avanti? (domanda retorica, ovvio che vado avanti)  ;D

MrPippoTN

#13
Faccio uno step ulteriore.

Qualcuno mi dirà: "Ma cosa pretendono di trovare sti qua? In tempi di crisi non c'è lavoro nemmeno per noi".

Eppure, statistiche alla mano, i cittadini d'origine straniera sono il 10% degli occupati e incidono per l'11,1% sul prodotto interno lordo, dichiarando al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi di euro. Eppure l'equazione migrazione/criminalità è ancora dura a morire, mentre spessissimo stiamo parlando di gente che PAGA LE TASSE, QUINDI PAGA LE PENSIONI AI NOSTRI GENITORI, PAGA GLI STIPENDI STATALI, LE FORZE DELL'ORDINE, LA SANITA' E NON VOTA perché non ha la cittadinanza.

Alessio, per caso puoi rispondere a questa domanda? Dopo quanti mesi hai iniziato a votare, quando sei andato a vivere in Scozia?

ross

in effetti volevo dare il mio contributo alla discussione, vivendo da immigrato (di serie A per mia fortuna), ma ora sn strapreso. Comunque in Scozia ti danno il diritto di voto al parlamento di Edinburgh quasi subito, una volta che hai un lavoro, una casa e la previdenza sociale, sei cittadino a tutti gli effetti. Ho anche partecipato al censimento scozzese.
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary