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Siccità 2021-2022

Aperto da Flavioski, Lun 27 Giugno, 2022, 22:57:32

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MrPippoTN

Citazione di: EttodiNeve il Dom 14 Agosto, 2022, 08:45:51
Prego ;) ...immagino che bisogna sapere che pianta è per apprezzare la velocità di ripresa, anche rispetto alla pianta a fianco (foto sotto) e a molte altre che sono ancora secche...




(ps: se le robe che posto servono a spiegare qualcosa usale/usatele pure)

A me sembra un rovere e sono francamente sbigottito.

Dr_House

Sopra a torbole la situazione ad oggi è ancora questa. Si riprenderà mai la vegetazione o ormai è andata?

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Dicembre chiuderà sopra media. Gennaio anche. Febbraio pure. Se indovino almeno 2 mesi su 3 sono un Longer?
23/11/2015

Flavioski

A proposito di siccità, ho fatto una piccola ricerca nel mio archivio dal 1982 delle estati (G-L-A) più secche a Trento Sud, e la 2022 al momento risulta la 2^ più secca della serie dietro al 1983, uniche due estati finora sotto i 200 mm, sempre che da qui a fine agosto non cadano più di 11 mm; ecco di seguito le prime 8 estati meno piovose della serie (totali mm nel trimestre e nei singoli mesi):


1) 1983 = 152.8 mm (45.4+28.0+79.4)
2) 2022 = 188.2 mm (66.0+64.4+57.8*)  * al 22/8/2022
3) 2013 = 201.2 mm (71.2+45.4+84.6)
4) 2015 = 210.8 mm (89.6+37.6+83.6)
5) 2004 = 217.0 mm (95.0+69.0+53.0)
6) 1984 = 220.6 mm (49.2+37.8+97.6)
7) 1994 = 226.2 mm (30.6+135.6+60.0)
8) 2019 = 241.0 mm (20.8+166.0+54.2)


Mi preme far notare come la metà delle estati più secche di questa "top 8" di 41 anni riguardi l'ultimo decennio (2013-15-19 e 2022); spero si tratti solo di una lunga parentesi particolarmente sfavorevole e non sia piuttosto l'inizio di un trend più strutturato, in linea con una certa "mediterraneizzazione" del clima subalpino.



Heinrich

Queste giornate sono tanto belle quanto dannose in un'annata così, pazzesco 'sto clima...


yakopuz

#34

Molto interessante Flavio. Temo i tuoi sospetti siano fondati.


Citazione di: Flavioski il Lun 22 Agosto, 2022, 22:17:41
A proposito di siccità, ho fatto una piccola ricerca nel mio archivio dal 1982 delle estati (G-L-A) più secche a Trento Sud, e la 2022 al momento risulta la 2^ più secca della serie dietro al 1983, uniche due estati finora sotto i 200 mm, sempre che da qui a fine agosto non cadano più di 11 mm; ecco di seguito le prime 8 estati meno piovose della serie (totali mm nel trimestre e nei singoli mesi):


1) 1983 = 152.8 mm (45.4+28.0+79.4)
2) 2022 = 188.2 mm (66.0+64.4+57.8*)  * al 22/8/2022
3) 2013 = 201.2 mm (71.2+45.4+84.6)
4) 2015 = 210.8 mm (89.6+37.6+83.6)
5) 2004 = 217.0 mm (95.0+69.0+53.0)
6) 1984 = 220.6 mm (49.2+37.8+97.6)
7) 1994 = 226.2 mm (30.6+135.6+60.0)
8) 2019 = 241.0 mm (20.8+166.0+54.2)


Mi preme far notare come la metà delle estati più secche di questa "top 8" di 41 anni riguardi l'ultimo decennio (2013-15-19 e 2022); spero si tratti solo di una lunga parentesi particolarmente sfavorevole e non sia piuttosto l'inizio di un trend più strutturato, in linea con una certa "mediterraneizzazione" del clima subalpino.



Dal punto di vista delle precipitazioni nel nostro clima ci sono "cicli" irregolari di 10  20 anni, non é chiara la causa, sole, oscillazioni atlantiche, probabile un mix di queste, dunque dopo un alcuni anni un po umidi ci sta un ciclo secco, che combinato alle temperature piu alte puo essere pericoloso.

Tuttavia cé una tendenza climatica chiara di aumento della frequenza di estati siccitose e contemporaneamente un aumento delle precipitazioni annuali totali.
Qui un bellissimo lavoro in revisione riferito all´Austria ma valido anche da noi: https://egusphere.copernicus.org/preprints/2022/egusphere-2022-191/
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Flavioski

Citazione di: yakopuz il Mar 23 Agosto, 2022, 10:22:07
Molto interessante Flavio. Temo i tuoi sospetti siano fondati.


Dal punto di vista delle precipitazioni nel nostro clima ci sono "cicli" irregolari di 10  20 anni, non é chiara la causa, sole, oscillazioni atlantiche, probabile un mix di queste, dunque dopo un alcuni anni un po umidi ci sta un ciclo secco, che combinato alle temperature piu alte puo essere pericoloso.

Tuttavia cé una tendenza climatica chiara di aumento della frequenza di estati siccitose e contemporaneamente un aumento delle precipitazioni annuali totali.
Qui un bellissimo lavoro in revisione riferito all´Austria ma valido anche da noi: https://egusphere.copernicus.org/preprints/2022/egusphere-2022-191/


E' vero, questi mini-cicli più secchi e più umidi li avevo notati anch'io; per esempio ci fu un famoso ciclo secco a cavallo fra anni '80 e '90 e un altro nei primi anni 2000, mentre fra il 2008 e il 2014 invece un ciclo fortemente piovoso, con 6 anni su 7 (unica eccezione il 2011) chiusi fortemente sopramedia, per tornare ad anni più secchi dal 2015 ad oggi con la parentesi 2018-2019.

E mi ritrovo in effetti anche con i dati austriaci, con l'aumento graduale delle prp medie annuali ma nel contempo una diminuzione e/o maggior irregolarità delle piogge estive ed un aumento di quelle invernali; il tutto senza tener conto dell'evaporazione, che soprattutto nel semestre caldo con temperature in costante aumento non può che aumentare, aggravando le situazioni siccitose quando queste si presentano.

yakopuz

Qui un link a un articolo sul faggio che si dice molto rischio in Europa.  "Long-term soil water limitation and previous tree vigor drive local variability of drought-induced crown dieback in Fagus sylvatica": https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969722050252

Strano però qui in zona il faggio non sembra patito. Molto peggio carpino e roverella.
A me sembra che i danni massimi siano si versante sud e suolo poco profondo.  Dove il faggio non ci poteva gia stare nei nostri climi.
Mi sembra che i danni maggiori sono nelle zone dove ha fatto piu caldo, quasi che la cosa peggiore quest´anno per i boschi non é stata tanto la siccita ma le temperature massime mostruose.





Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

AltoGardameteo

In effetti anche qui in Busa sui versanti le macchie "bruciate" sono ad occhio quasi totalmente di carpino e roverella.

yakopuz

Citazione di: AltoGardameteo il Gio 25 Agosto, 2022, 14:51:34
In effetti anche qui in Busa sui versanti le macchie "bruciate" sono ad occhio quasi totalmente di carpino e roverella.
Ci sarà una forte spinta di evoluzione di quel bosco termofilo verso il leccio o la macchia mediterranea. Adattamento al cambio climatico.  Personalmente trovo la macchia mediterranea molto più bella dei boschi di roverella che trovo un po insulsi.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Giacomo da Centa

Citazione di: yakopuz il Sab 27 Agosto, 2022, 11:18:20
Ci sarà una forte spinta di evoluzione di quel bosco termofilo verso il leccio o la macchia mediterranea. Adattamento al cambio climatico.  Personalmente trovo la macchia mediterranea molto più bella dei boschi di roverella che trovo un po insulsi.

Ciao, oggi sono uscito su l'Adige con un articolo particolare ma legato alla siccità e cito anche (con il beneplacito di Pippo) i famosi dati della Specola pubblicati da Alessio!


Flavioski

Citazione di: Giacomo da Centa il Lun 12 Settembre, 2022, 23:27:17
Ciao, oggi sono uscito su l'Adige con un articolo particolare ma legato alla siccità e cito anche (con il beneplacito di Pippo) i famosi dati della Specola pubblicati da Alessio!



Riguardo la doppia fioritura degli ippocastani in realtà qui a Trento (non so a Rovereto onestamente) sono già anni che si verifica, soprattutto al termine di periodi caldi e secchi; personalmente la prima volta la notai alla fine del 2006, alla vigilia del nefasto inverno '06-'07, ma da allora è accaduto sempre più spesso, mi sorprende la sorpresa di cui si parla...

C'è da dire che gli ippocastani da molti anni soffrono di una malattia che fa seccare precocemente le foglie, a volte già verso luglio-agosto, per cui se il clima mite resiste particolarmente a lungo si possono notare nuove foglie e nuovi fiori spuntare tipo a settembre se non inizio ottobre, solitamente però non su tutta la pianta ma solo su alcuni rami, almeno da quanto ho potuto osservare (a suo tempo avevo fatto anche alcune foto, se le dovessi trovare le allego).

Piuttosto al termine di questa pazza estate è un fenomeno che ho osservato anche su diverse altre piante e che in precedenza non avevo notato, certo questi ripetuti segnali di squilibrio della natura non è che siano troppo rassicuranti..

Giacomo da Centa

#41
Citazione di: Flavioski il Mar 13 Settembre, 2022, 00:17:25
Riguardo la doppia fioritura degli ippocastani in realtà qui a Trento (non so a Rovereto onestamente) sono già anni che si verifica, soprattutto al termine di periodi caldi e secchi; personalmente la prima volta la notai alla fine del 2006, alla vigilia del nefasto inverno '06-'07, ma da allora è accaduto sempre più spesso, mi sorprende la sorpresa di cui si parla...

C'è da dire che gli ippocastani da molti anni soffrono di una malattia che fa seccare precocemente le foglie, a volte già verso luglio-agosto, per cui se il clima mite resiste particolarmente a lungo si possono notare nuove foglie e nuovi fiori spuntare tipo a settembre se non inizio ottobre, solitamente però non su tutta la pianta ma solo su alcuni rami, almeno da quanto ho potuto osservare (a suo tempo avevo fatto anche alcune foto, se le dovessi trovare le allego).

Piuttosto al termine di questa pazza estate è un fenomeno che ho osservato anche su diverse altre piante e che in precedenza non avevo notato, certo questi ripetuti segnali di squilibrio della natura non è che siano troppo rassicuranti..

Grazie Flavio...ma dai, che storia, e pensare che i botanici erano particolarmente stupiti tanto da approvarmi così come scritta la bozza dell'articolo, che quindi è stato completamente concordato con loro. Ieri ho ricevuto in effetti una foto anche dal lungo Fersina a Trento dove per ora c'è un solo esemplare rifiorito. Nell'articolo cito la malattia che dici, dovuta alla farfalla minatrice.

Aggiorno: la botanica mi ha mandato altri audio dove spiega che la cosa a Rovereto non era mai stata osservata e conferma che quest'anno è dipesa non solo dallo stress (che a suo dire darebbe i risultati visti a Trento finora di fioriture estemporanee limitate ai rami colpiti dal patogeno) ma anche dalle condizioni climatiche che hanno portato a una fioritura massiccia e "completa"...vediamo. Curioso comunque che tu le avessi viste già 15 anni fa e loro zero...siamo utili sentinelle di ciò che ci circonda ;-P

Flavioski

#42
Ecco, ho scovato due foto al riguardo proprio di settembre 2006, fatte credo nella zona del Fersina o Corso 3 Novembre.

Quanto a quest'anno in effetti la situazione non mi sembra così tragica, almeno riguardo agli ippocastani lungo il Fersina, nel senso che osservandoli da anni li avevo visti ridotti anche peggio in altre annate come precocità di essiccamento delle foglie; anzi ho notato che quest'anno in alcuni esemplari le foglie sono rimaste piuttosto verdi, forse stanno trovando le contromisure alla malattia.

Però come dicevo ho osservato fenomeni simili su altre piante, magari non fioritura ma ricrescita di foglie nuove, come per esempio su alcuni aceri; più tardi se riesco metto alcune foto anche di quelli.

Intanto ecce le due foto del 2006:



EttodiNeve

Eh per me è difficile notare se le piante si comportano diversamente dal solito, invece il lago di terlago è rimasto (prevedibilmente) ancora basso, anche se non come a luglio. 


17 e 31 agosto - 7 e 8 settembre


 




Flavioski

Ecco qualche foto di questi giorni, spero si riescano a vedere perché non sono il massimo. Nelle prime due si può notare una nuova fioritura qua e là e nuove foglie più verdi su uno "sfondo" di foglie più vecchie e almeno in parte secche, ma sinceramente non so di che piante si tratti; nell'ultima uno degli aceri di via Degasperi con le foglie seccate da almeno una paio di mesi e che nei rami che le avevano già perse (in alto a sinistra) sta rimettendo nuove foglie verdi.