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Nowcasting Lunigiana-Nord Toscana

Aperto da Debia, Sab 18 Settembre, 2021, 21:30:36

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Debia

Ciao a tutti!
[/size]Ho pensato di aprire un nowcasting dedicato alla Lunigiana e alla zona delle Alpi Apuane, l'avamposto nord del territorio toscano che forma la provincia di Massa/Carrara, il mio focus principale sarà il comune di Pontremoli capoluogo dell'estesa Lunigiana dove per vari motivi mi ritrovo a trascorrere molto tempo durante l'anno.[/size] Spero possa interessarvi dare di tanto in tanto un occhiata a questa pagina dove racconterò il clima e la natura che per molti aspetti è davvero simile ma allo stesso tempo diversa ed "esotica" per gente come noi abituata al nostro clima.

Debia

Qui di seguito descrivo velocemente il contesto climatico della zona che è decisamente vario e per molti aspetti estremo. Sopratutto per quanto riguarda le precipitazioni monsoniche che lo caratterizza in certi periodi dell' anno.
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[/size]Come città capoluogo questa provincia ne ha ben due Massa e Carrara situate una affianco all'altra nella pianura che divide il mare dalle le Alpi Apuane. Le città sono situate nella parte Nord-Occidentale della Toscana, allo sbocco della valle del Fiume Frigido e vallate secondarie provenienti dalle cave di marmo, a circa 65 metri sul livello del mare. Sorgono alle pendici delle Alpi Apuane, con rilievi che nelle immediate vicinanze della città toccano i 1900 metri. Il mare, con il rinomato litorale della Versilia, dista poco meno di 5 km dal centro città. La presenza di questi due elementi, mare e monti, a così poca distanza, rende Massa e tutta la sua provincia una zona unica. Il clima di Massa si può definire quasi sicuramente il PIÙ MITE dell'intera Italia Centro-Settentrionale. Basti pensare che a Massa, in centro, sono tantissimi gli alberi di arancio che crescono come ornamento in piazze e viali. Ma perché un clima così mite? I fattori che lo rendono tale sono parecchi: prima di tutto le Alpi Apuane, con vette fino a 1947 metri, che fungono da vera e propria barriera naturale contro i venti freddi da Nord-Est. In secondo luogo, ovviamente la vicinanza del mare, che mitiga specie in inverno, tutta la zona; la sua capacità mitigatrice non si limita solo al litorale, ma seppur meno accentuata s'inoltra fino a 20-30 Km nell'interno (basti pensare a tutto il versante marittimo delle Alpi Apuane e dell'Appennino).
[/size]Nella zona di Massa e sul litorale Apuo-Versiliese, le nevicate sono un evento eccezionale. In media una ogni 20 anni. L'ultima nevicata significativa infatti risale al lontano gennaio 1985. E' abbastanza raro,  nelle mattinate d'inverno, anche assistere a temperature minime prossime o lievemente inferiori allo zero. In inverni normali, mediamente non si superano i 5 giorni con temperatura minima pari o inferiore allo 0°. Un'altra caratteristica del clima di Massa e della sua zona è l'elevata piovosità. Abbiamo detto prima che le Alpi Apuane fungono da barriera ai venti freddi settentrionali...ma non solo: lo stesso infatti accade con le correnti molto umide che provengono da Sud-Ovest. Questo determina un maggiore stazionamento delle nubi, cariche di pioggia dopo aver attraversato il Mar Tirreno, e quindi una piovosità decisamente maggiore del normale.
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[/size]A Massa e nella vicina Carrara la media pluviometrica annua si aggira intorno ai 1200 mm, ma sui crinali e in alcune particolari vallate particolarmente esposte la media raggiunge i 4000 mm annui, facendo spesso queste due località le PIU PIOVOSE D'ITALIA assieme alle Alpi Carniche, in Friuli. In mesi più piovosi si concentrano in autunno e sono generalmente ottobre e novembre.
[/size]In estate invece le temperature massime, al contrario, sono tra le più fresche della regione: la vicinanza del mare e quindi la vivace brezza, riescono a rinfrescare anche i più caldi pomeriggi di agosto. Quando invece, per particolari condizioni, la brezza marina è quasi assente, ecco che la colonnina di mercurio sale. E' raro comunque che si riescano, in estati nella norma, a superare i 35°. Da maggio a settembre sulle Alpi Apuane si posso generare, nelle ore più calde della giornata, temporali termoconvettivi talvolta intensi e che posso sconfinare fino al litorale. E' stato il caso del 19 giugno del 1996, quando in un sol giorno nell'Alta Versilia caddero fino a 600 mm di pioggia, causando così un'alluvione che portò alla morte di decine di persone e alla completa distruzione di alcuni paesi della vallata a Nord di Seravezza. Ma purtroppo questo non è l'unico caso di grave dissesto idrogeologico: l'elevata piovosità e la particolarissima morfologia dei rilievi apuani fanno si che le alluvioni, anche gravi, si verifichino con una certa frequenza.
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[/size]Massa e provincia si può definire una zona piuttosto ventosa: in inverno infatti la Tramontana, quando è forte, riesce a filtrare alle spalle della città, e ad incanalarsi nella valle del Frigido, giungendo in città con parecchia forza. Capita di tanto in tanto che la Tramontana, soffi fino a 90-100 Km/h, causando ingenti danni ai boschi alle spalle della città, con centinaia e centinaia di alberi divelti dalla furia del vento. Anche il Libeccio spesso raggiunge velocità notevoli, causando mareggiate lungo il litorale. Durante il giorno, come dicevo prima, è attiva la brezza di mare che solitamente raggiunge i 25-30 Km/h. Dopo il tramonto invece è la volta della brezza di monte; quest'ultima talvolta raggiunge velocità decisamente notevoli per una brezza: non sono rarissimi i casi in cui si toccano i 50-60 Km/h nella tarda serata. Ho parlato del clima della città di Massa, del litorale Apuo-Versiliese e dei rilievi apuani ma più dei 2/3 della provincia di Massa-Carrara sono occupati dalla Lunigiana. La Lunigiana è la punta più settentrionale della Toscana, stretta tra i confini di 2 regioni: la Liguria con la provincia di La Spezia a Sud-Ovest e l'Emilia-Romagna a Nord-Est con Parma e Reggio Emilia.
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[/size]La Lunigiana non è altro che una vallata attraversata dal Fiume Magra e dai suoi numerosi affluenti che scendono dalla'Appennino. All'interno di questa zona si può trovare un notevole numero di microclimi. La parte "bassa" della vallata, con i paesi di Aulla, Podenzana e Villafranca, è la più vicina al mare, ma non per questo la più mite: protetta dal flusso mitigatore a Ovest dalle propaggini Sud-orientali dell'Appennino Ligure e refrigerata dal Magra, questa zona è parecchio fredda e  MOLTO NEBBIOSA in inverno e afosa in estate; presenta un clima non molto differente da quello che caratterizza la Pianura Padana. Rilevante anche l'elevata escursione termica sia giornaliera che annuale. Poco più a Nord, nei pressi di Pontremoli, troviamo la parte più alta della vallata: qua il clima è ancora più freddo nella stagione invernale ma in estate il refrigerio è maggiore, anche grazie alla presenza quasi costante di una vivace brezza. Piuttosto frequente, in tutta la bassa vallata del Magra, il fenomeno della nebbia, specie nelle mattine invernali e dopo le abbondanti piogge d'autunno. Queste due zone sono circondate e sovrastate da una sorta di fascia "pedemontana" dell'Appennino, dove troviamo i paesi di Fivizzano, Licciana Nardi, Bagnone e proprio sotto i rilevi tosco-emiliani Comano e Casola. Qua a causa dell'altitudine ovviamente più elevata gli inverni sono generalmente abbastanza nevosi e rigidi; le estate fresche. Nella stagione invernale i giorni di gelo si aggirano intorno ai 30/40. Infine troviamo l'ultima fascia climatica: la zona appenninica. Si parte da 600 metri per arrivare ai 2000 metri di alcune vette del crinale. Quassù le precipitazione nevose sono frequenti e spesso abbondanti da novembre ad aprile; in quota si può arrivare ad avere anche 5/6 metri di accumulo mentre in alcuni punti ben protetti (canaloni ombrosi) accumuli di neve, piccoli nevai, posso resistere fino a tardo giugno-primi di luglio. In questa fascia non a caso sono sorte alcune note località sciistiche: Zum-Zeri nella Lunigiana Nord-Occidentale e Cerreto Laghi e PratoSpilla sul crinale appenninico, appena al di là dei dei confini provinciali con Reggio Emilia e Parma.

Giacomo da Centa


Debia

Inizio questo nowcasting dopo un lunghissimo periodo di noia meteo in questa zona dove l'unica cosa che faceva notizia era l'enorme siccità durata davvero parecchi mesi (cosa inusuale per la zona).
Sono qui a Pontremoli da giovedì sera e da allora il sole non si è mai fatto vedere se non per qualche minuto ieri tra un acquazzone e l'altro. Da venerdì mattina ad ora sono caduti a scrosci più o meno intensi e duraturi 128 millimetri di pioggia. In pochissimi giorni i prati secchi stanno tornando verdi e la natura sembra davvero tirare un sospiro di sollievo.
Temperatura che si aggira in questi giorni tra i 13 e i 24ºC quindi ancora fattibile per un abbigliamento estivo.

Al momento piove leggermente 23 millimetri dalla mezzanotte, 18.2ºC


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MrPippoTN


Flavioski

Molto interessante, grazie! Qualche anno fa ho fatto un pezzo della via Francigena partendo proprio da Avenza alle porte di Carrara per poi passare da Massa, e con gli occhi da "meteoleso" immaginavo qualcosa di simile riguardo al suo clima vista la sua posizione, con un mare "caldo" a W-SW, colline a N e vere e proprie montagne a E e NE. Ho pensato subito che per un amante della neve dovrebbe essere un po' un tormento vivere lì, ma anche al poderoso effetto Stau che possono provocare le Alpi Apuane messe così subito alle spalle nel caso di correnti di libeccio.


Nella mia infanzia ho passato alcune estati in Versilia ma più a sud, fra Viareggio e Torre del Lago, e ricordo come le Alpi Apuane si stagliassero nitide verso NE col marmo che sembrava neve da come rifletteva il sole, anche se ovviamente da laggiù si vedevano molto più in lontananza che non guardandole da Massa o Carrara; ricordo però anche che molto spesso si coprivano di cumuli durante le assolate giornate estive, e a volte lassù ci scappava il temporale mentre sulle spiagge versiliesi si stava tranquillamente a prendere il sole, soprattutto dopo la metà di agosto.


E la particolare posizione geografica in determinate condizioni offre però occasione per fenomeni estremi, come sottolinei anche tu; nei miei soggiorni estivi ricordo un paio di potenti libecciate (almeno quando le estati non erano ancora dominate dall'anticiclone africano, si parla di circa 40 anni fa, e c'era spazio per qualche sortita atlantica anche in estate non solo sulle Alpi ma pure in Toscana) e soprattutto il tornado dell'agosto 1977 che seminò distruzione fra il Cinquale e Forte dei Marmi, poco più a sud di Massa ma ben più a nord di dove mi trovavo io: da Torre del Lago ricordo il cielo quasi illuminato a giorno dai lampi verso N-NW e invece più verso sud il bordo meridionale dell'altissimo CB, ancora illuminato dal sole in cima nonostante fosse ormai sera quasi fatta, doveva superare i 10.000 m e pure di parecchio immagino!! Laggiù dove mi trovavo io non piovve nemmeno, ma mi è rimasto in mente il vento (lì per fortuna non particolarmente forte) dapprima molto caldo e poi quasi gelido una volta passato il grosso. Ricordo dalle cronache locali di aver letto di un aereo sollevato di peso e scaraventato dal tornado sulla vicina autostrada, solo per un miracolo non ci furono morti.


Non conosco invece le zone più interne come la Lunigiana, almeno non direttamente, ma avevo già sentito parlare di queste differenze notevolissime anche nel giro di pochi km, un po' come accade anche nella vicina Liguria del resto. Ma ricordo bene l'evento del 19 giugno 1996 anche grazie ai miei appunti meteo, un temporale autorigenerante provocato da un CB semi-stazionario di circa 15-20 km di diametro e alto oltre 12.000 m che generò fenomeni estremi purtroppo con molte vittime, come giustamente ricordi; sugli appunti meteo trovo scritto "caduti localmente fino a 145 mm in un'ora e 450 mm in 4 ore!!"; il tutto mentre sulle vicine coste c'era a tratti il sole.


Mi permetto di allegare alcune foto di Massa scattate durante il mio cammino, rispettivamente verso E-NE (1 e 2), verso N-NW (3 e 4) e verso SW.




Debia

#6
Citazione di: Flavioski il Ven 24 Settembre, 2021, 11:05:29
Molto interessante, grazie! Qualche anno fa ho fatto un pezzo della via Francigena partendo proprio da Avenza alle porte di Carrara per poi passare da Massa, e con gli occhi da "meteoleso" immaginavo qualcosa di simile riguardo al suo clima vista la sua posizione, con un mare "caldo" a W-SW, colline a N e vere e proprie montagne a E e NE. Ho pensato subito che per un amante della neve dovrebbe essere un po' un tormento vivere lì, ma anche al poderoso effetto Stau che possono provocare le Alpi Apuane messe così subito alle spalle nel caso di correnti di libeccio.


Nella mia infanzia ho passato alcune estati in Versilia ma più a sud, fra Viareggio e Torre del Lago, e ricordo come le Alpi Apuane si stagliassero nitide verso NE col marmo che sembrava neve da come rifletteva il sole, anche se ovviamente da laggiù si vedevano molto più in lontananza che non guardandole da Massa o Carrara; ricordo però anche che molto spesso si coprivano di cumuli durante le assolate giornate estive, e a volte lassù ci scappava il temporale mentre sulle spiagge versiliesi si stava tranquillamente a prendere il sole, soprattutto dopo la metà di agosto.


E la particolare posizione geografica in determinate condizioni offre però occasione per fenomeni estremi, come sottolinei anche tu; nei miei soggiorni estivi ricordo un paio di potenti libecciate (almeno quando le estati non erano ancora dominate dall'anticiclone africano, si parla di circa 40 anni fa, e c'era spazio per qualche sortita atlantica anche in estate non solo sulle Alpi ma pure in Toscana) e soprattutto il tornado dell'agosto 1977 che seminò distruzione fra il Cinquale e Forte dei Marmi, poco più a sud di Massa ma ben più a nord di dove mi trovavo io: da Torre del Lago ricordo il cielo quasi illuminato a giorno dai lampi verso N-NW e invece più verso sud il bordo meridionale dell'altissimo CB, ancora illuminato dal sole in cima nonostante fosse ormai sera quasi fatta, doveva superare i 10.000 m e pure di parecchio immagino!! Laggiù dove mi trovavo io non piovve nemmeno, ma mi è rimasto in mente il vento (lì per fortuna non particolarmente forte) dapprima molto caldo e poi quasi gelido una volta passato il grosso. Ricordo dalle cronache locali di aver letto di un aereo sollevato di peso e scaraventato dal tornado sulla vicina autostrada, solo per un miracolo non ci furono morti.


Non conosco invece le zone più interne come la Lunigiana, almeno non direttamente, ma avevo già sentito parlare di queste differenze notevolissime anche nel giro di pochi km, un po' come accade anche nella vicina Liguria del resto. Ma ricordo bene l'evento del 19 giugno 1996 anche grazie ai miei appunti meteo, un temporale autorigenerante provocato da un CB semi-stazionario di circa 15-20 km di diametro e alto oltre 12.000 m che generò fenomeni estremi purtroppo con molte vittime, come giustamente ricordi; sugli appunti meteo trovo scritto "caduti localmente fino a 145 mm in un'ora e 450 mm in 4 ore!!"; il tutto mentre sulle vicine coste c'era a tratti il sole.


Mi permetto di allegare alcune foto di Massa scattate durante il mio cammino, rispettivamente verso E-NE (1 e 2), verso N-NW (3 e 4) e verso SW.




Mi fa piacere sapere che trovare interessante questo nowcasting. Come dici tu è una zona di grandi contrasti e a livello meteo li non ci si annoia mai.
Peccato che non hai fatto il pezzo di francigena dal passo della Cisa, io lo reputo il pezzo più bello tra i tratti che ho fatto perché è pieno di Borghi montani sperduti, ponti romani a schiena d'asino e foreste davvero incontaminate.

Parlando di nowcasting sta mattina la minima a Massa è stata di 17ºC conferma del clima molto mite della zona. Al contrario a Pontremoli la minima è stata di 6.8ºC ricordo che siamo comunque a pochi chilometri dal mare e a 130 m s.l.m ma l'inversione termica ha lavorato bene. Massime ovunque superiori ai 25/26ºC

Domenica penso che in Lunigiana farà 30/40 millimetri non di più.


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Debia

Peggioramento che non doveva essere nulla di che ma dalle 10 ha cominciato a piovere deciso e continua in maniera ottimale. Forse sono io abituato alla stiticita bolzanina ma in Lunigiana al momento le stazioni meteo sono per la maggior parte tra i 50 e i 60 millimetri quindi io la reputo una bella passata e visto che il vero peggioramento è atteso nel pomeriggio.


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Debia

Verso le 16 un violentissimo temporale ha attraversato la zona costiera con un intensa attività elettrica. Sono stati segnalati parecchi danni dovuti dalle fortissime raffiche di vento fino a 140 km/h che hanno interessato sopratutto la zona di Massa.
Per quanto riguarda la pioggia è caduta abbondantemente su tutta la provincia causando qualche smottamento sulle strade secondarie. Equi Terme è stato il paese più bagnato di oggi con 177.8 millimetri di pioggia.

Ecco uno scorcio della parte più arroccata del paese termale.



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Flavioski

Dalla mappa delle fulminazioni di Blitzortung mi sembra ci siano dei bei temporali in atto da un po' di tempo da quelle parti, anche se forse un po' più spostati verso l'Appennino Emiliano (la mappa è un po' grossolana). Non sembrerebbe comunque roba esagerata tipo domenica scorsa, speriamo...

Debia

Citazione di: Flavioski il Mer 29 Settembre, 2021, 19:32:19
Dalla mappa delle fulminazioni di Blitzortung mi sembra ci siano dei bei temporali in atto da un po' di tempo da quelle parti, anche se forse un po' più spostati verso l'Appennino Emiliano (la mappa è un po' grossolana). Non sembrerebbe comunque roba esagerata tipo domenica scorsa, speriamo...
Si esatto ha colpito sopratutto l' Appennino parmense con leggeri sconfinamenti tra passo Cisa e Cirone.
Arcobaleno di quel temporale sulla Valdantena ( ho addestrato molte persone a tenermi aggiornato sul meteo della zona e mi mandano foto all'occorrenza).



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Debia

Oggi da previsioni non doveva piovere ma nuclei di pioggerellina continuano a risalire e a forza di sole acqua sole acqua siamo già a 5 millimetri. Vento da sud in rinforzo con raffica massima sui 27 kmh che mantiene la temperatura costante da ieri sui 15/17ºC
Il cielo non promette nulla di buono verso SE anche se vedo solo un piccolo nucleo in risalita. Domani dal pomeriggio qui in zona si ballerà un po'.
Vi terrò aggiornati



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Flavioski

Mi auguro che nelle prossime ore non si formi più ad est una linea di convergenza come quella che sta flagellando da ore il Savonese; speriamo che quel sistema scarichi parecchia energia in modo che in Lunigiana arrivino solo piogge "normali".

yakopuz


Ora forti rigeneranti in Liguria Occidentale con oltre 400 mm e danni.
Questo il radar della PC.
Interessante come le forti pioggie in Ticino (é la zona sud alpina piu piovosa dopo il Friuli) sembrano legate ai rigeneranti sulla Liguria.
E infatti nonstante che da noi in regione sia sereno ha cominciato anche gia in Friuli.
Effetto stau di chi ha il mare vicino.

Ho come l´impressione che se non ci fosse l´Appennino emiliano la nostra regione sarebbe molto piu piovosa.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Giacomo da Centa

#14
Citazione di: yakopuz il Lun 04 Ottobre, 2021, 12:12:23

Ora forti rigeneranti in Liguria Occidentale con oltre 400 mm e danni.
Questo il radar della PC.
Interessante come le forti pioggie in Ticino (é la zona sud alpina piu piovosa dopo il Friuli) sembrano legate ai rigeneranti sulla Liguria.
E infatti nonstante che da noi in regione sia sereno ha cominciato anche gia in Friuli.
Effetto stau di chi ha il mare vicino.

Ho come l´impressione che se non ci fosse l´Appennino emiliano la nostra regione sarebbe molto piu piovosa.

Spettacolare l'effetto di "innesco" delle precipitazioni sull'aria condizionatamente instabile operato da alcune cime liguri. Come dici e come si vede dai lam, questo innesco di fatto si riverbera fin sulle Alpi vista la formazione sottovento alla Liguria di lunghissime bande di forte precipitazione.

La nostra fortuna è che a sud non abbiamo il mare o lo abbiamo molto molto lontano su quella direttrice. Non è un caso che le alluvioni di Trento e Firenze (che sono praticamente sullo stesso meridiano) siano avvenute nello stesso giorno (4 novembre 1966).